Possibile gastroenterite e conseguenze
Gentili dottori,
Vi scrivo in quanto di recente sto accusando dei sintomi al livello intestinale che hanno però ripercussioni anche sul piano psichico e generale.
A tal proposito ho infatti già pubblicato un post nella sezione psichiatria, ma preferisco farne un riferimento anche qui data l'incerta origine del problema, considerato che in questi giorni sto nuovamente sperimentando sintomi simili a quelli avuti circa un mese fa, quando ebbi una gastroenterite.
Parallelamente a borborigmi e feci molli e acquose avverto infatti un senso di disequilibrio, spossatezza e irritabilità che mi impedisce di vivere serenamente, tale da rendermi difficile svolgere qualsiasi attività.
È possibile che passata la gastroenterite verso fine luglio abbia avuto ripercussioni fino ad oggi per poi sfociare in una ricomparsa della stessa in un così breve tempo?
Non so davvero da dove cominciare per risolvere una volta per tutte questi problemi, in quanto non riesco a capire se si tratti di un problema che parte dal l'intestino o una somatizzazione dovuta a uno squilibrio psichico, e quindi se rivolgermi di persona a uno psichiatra o a un gastroenteologo.
Sono davvero sfiduciato e confido in un vostro parere e indirizzamento.
Grazie anticipatamente
Vi scrivo in quanto di recente sto accusando dei sintomi al livello intestinale che hanno però ripercussioni anche sul piano psichico e generale.
A tal proposito ho infatti già pubblicato un post nella sezione psichiatria, ma preferisco farne un riferimento anche qui data l'incerta origine del problema, considerato che in questi giorni sto nuovamente sperimentando sintomi simili a quelli avuti circa un mese fa, quando ebbi una gastroenterite.
Parallelamente a borborigmi e feci molli e acquose avverto infatti un senso di disequilibrio, spossatezza e irritabilità che mi impedisce di vivere serenamente, tale da rendermi difficile svolgere qualsiasi attività.
È possibile che passata la gastroenterite verso fine luglio abbia avuto ripercussioni fino ad oggi per poi sfociare in una ricomparsa della stessa in un così breve tempo?
Non so davvero da dove cominciare per risolvere una volta per tutte questi problemi, in quanto non riesco a capire se si tratti di un problema che parte dal l'intestino o una somatizzazione dovuta a uno squilibrio psichico, e quindi se rivolgermi di persona a uno psichiatra o a un gastroenteologo.
Sono davvero sfiduciato e confido in un vostro parere e indirizzamento.
Grazie anticipatamente
[#1]
Con i limiti della distanza,
il problema appare principalmente di natura ansiogena,
pertanto sarebbe opportuno incidere terapeuticamente soprattutto in tal senso.
il problema appare principalmente di natura ansiogena,
pertanto sarebbe opportuno incidere terapeuticamente soprattutto in tal senso.
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
Grazie mille della risposta dott. Quatraro.
Ho notato in particolare come questi episodi si aggravino quando vado incontro al caldo...
Crede quindi che sia più opportuno visitare un gastroenterologo o uno psichiatra?
Qualora fosse un problema di carattere ansiogeno, per sua esperienza, crede che intervenendo sulla psiche, magari con farmaci, potrei anche non avere più sintomi di tipo intestinale?
Ho notato in particolare come questi episodi si aggravino quando vado incontro al caldo...
Crede quindi che sia più opportuno visitare un gastroenterologo o uno psichiatra?
Qualora fosse un problema di carattere ansiogeno, per sua esperienza, crede che intervenendo sulla psiche, magari con farmaci, potrei anche non avere più sintomi di tipo intestinale?
[#4]
Utente
Grazie mille ancora!
A volte, sebbene sappia che le due cose sono collegate, trovo così difficile credere che le somatizzazioni possano essere così forti da non pensare a un problema organico i funzionale...
Sempre per sua esperienza, in quanto immagino che abbia avuto casi che poi si siano risolti con l'intervento psichiatrico, sa se un intervento solo psicoterapico, senza farmaci, a volte possa dare dei risultati?
Ho infatti un pò timore di prendere psicofarmaci...
A volte, sebbene sappia che le due cose sono collegate, trovo così difficile credere che le somatizzazioni possano essere così forti da non pensare a un problema organico i funzionale...
Sempre per sua esperienza, in quanto immagino che abbia avuto casi che poi si siano risolti con l'intervento psichiatrico, sa se un intervento solo psicoterapico, senza farmaci, a volte possa dare dei risultati?
Ho infatti un pò timore di prendere psicofarmaci...
[#6]
Utente
Grazie ancora.
Crede quindi che i sintomi che le descrivo siano riconducibili a un colon irritabile?
In tal caso il gastroenterologo può aiutare?
A volte penso infatti che fattori fisici, come una gastroenterite o anche una influenza, scatenino i miei sintomi di ansia, il che mi fa anche presupporre che curare il sintomo (ad es. il colon irritabile) mi aiuterebbe a curare o almeno contenere l'ansia.
Crede quindi che i sintomi che le descrivo siano riconducibili a un colon irritabile?
In tal caso il gastroenterologo può aiutare?
A volte penso infatti che fattori fisici, come una gastroenterite o anche una influenza, scatenino i miei sintomi di ansia, il che mi fa anche presupporre che curare il sintomo (ad es. il colon irritabile) mi aiuterebbe a curare o almeno contenere l'ansia.
[#8]
Utente
Credo che comunque visiterò prima un gastroenterologo...
Ieri sera ho avuto due scariche tipo diarrea dopo i pasti, avevo mangiato del pollo al forno e una insalata.
Possibile che possa essere presente una intolleranza?
Informandomi ho anche notato come i miei sintomi siano sovrapponibili a quelli della SIBO...
Poi ho osservato una cosa bizzarra: se mangio carne magari accompagnata da condimenti come maionese e ketchup (che avevo quasi eliminato da anni), non accuso i soliti disturbi.
Inizialmente ho pensato a una casualità, ma poi questa coincidenza si ripeteva troppo spesso: esiste un nesso o una ragione?
Ieri sera ho avuto due scariche tipo diarrea dopo i pasti, avevo mangiato del pollo al forno e una insalata.
Possibile che possa essere presente una intolleranza?
Informandomi ho anche notato come i miei sintomi siano sovrapponibili a quelli della SIBO...
Poi ho osservato una cosa bizzarra: se mangio carne magari accompagnata da condimenti come maionese e ketchup (che avevo quasi eliminato da anni), non accuso i soliti disturbi.
Inizialmente ho pensato a una casualità, ma poi questa coincidenza si ripeteva troppo spesso: esiste un nesso o una ragione?
[#15]
Utente
Rieccomi con un aggiornamento.
Lunedì scorso, col repentino e sostanzioso calo delle temperature, mi sono sentito magicamente meglio specie sul fronte dell'irritabilità :)
Tuttavia, da ieri avverto nuovamente borborigmi e movimento di liquido, con conseguente scarica diarrea acquosa, ma solamente una ieri e una oggi.
Ne consegue senso di spossatezza.
Sto quindi mangiando in bianco (pasta condita con solo olio, oppure riso con limone o minestra in brodo semplice), aggiungendo eventualmente pane tostato e prosciutto crudo o anche yogurt.
Sto soprattutto bevendo molta acqua.
Oggi poi, per la prima volta da tanto tempo, sforzandomi leggermente, ho anche vomitato (poco e in una sola occorrenza): di solido ho notato solo il grasso del prosciutto, mentre il resto era liquido giallo paglierino dal sapore acido.
Dico "sforzandomi" in quanto in genere quando ho queste specie di enteriti sento solo nausea leggera e il vomito sostanzialmente sale appena e non lo espello.
Invece stavolta mi sono reclinato per agevolare l'uscita: ho fatto bene? Voglio dire, è sempre meglio far fuoriuscire?
Detto tutto ciò... Devo preoccuparmi?
Lunedì scorso, col repentino e sostanzioso calo delle temperature, mi sono sentito magicamente meglio specie sul fronte dell'irritabilità :)
Tuttavia, da ieri avverto nuovamente borborigmi e movimento di liquido, con conseguente scarica diarrea acquosa, ma solamente una ieri e una oggi.
Ne consegue senso di spossatezza.
Sto quindi mangiando in bianco (pasta condita con solo olio, oppure riso con limone o minestra in brodo semplice), aggiungendo eventualmente pane tostato e prosciutto crudo o anche yogurt.
Sto soprattutto bevendo molta acqua.
Oggi poi, per la prima volta da tanto tempo, sforzandomi leggermente, ho anche vomitato (poco e in una sola occorrenza): di solido ho notato solo il grasso del prosciutto, mentre il resto era liquido giallo paglierino dal sapore acido.
Dico "sforzandomi" in quanto in genere quando ho queste specie di enteriti sento solo nausea leggera e il vomito sostanzialmente sale appena e non lo espello.
Invece stavolta mi sono reclinato per agevolare l'uscita: ho fatto bene? Voglio dire, è sempre meglio far fuoriuscire?
Detto tutto ciò... Devo preoccuparmi?
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 2.1k visite dal 25/08/2014.
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