Ematemesi

gentili Dottori

scrivo per sottoporvi il caso delicato di mia nonna, lei ha 93 anni un anno fa ha avuto un ictus cerebrale , fortunatamente senza alcuna sequela importante. da allora ha fatto cardioaspirin 1/die dopo i pasti fino a qualche settimana fa, quando ha avuto una forte ematemesi ed è stata pertanto ricoverata d'urgenza. sottoposta ad EGDS , è emersa la presenza di 3 lesioni ulcerose sanguinanti allo stomaco , i colleghi endoscopisti e geriatri sono stati concordi nell'evitare di effettuare prelievo bioptico in quanto " inutile a questa età sarebbe caratterizzare l'eventuale malignità delle lesioni", hanno però detto informalmente che molto probabilmente è stata l'aspirina. trattata con esopral endovena è stata dimessa dopo una settimana in buone condizioni generali a parte un pò di anemia (ora prende ferro) . le è stata prescritta calcieparina sottocute (probabilmente perchè è stata completamente allettata una settimana) ma senza specificare la durata del trattamento, le è stata rimossa la cardioaspirina e prende esopral e riopan. ora il punto è il seguente : il curante asserisce che il trattamento con calcieparina sottocute non può essere protratto vita natural durante, e non è da intendersi quale sostituto della cardioaspirina , a questo punto non sappiamo quale strategia attuare anche perchè i vari medici (a ragione) hanno un po timore "a metterci mano": riprendere cardioaspirina o altri antitrombotici la esporrebbe ad altri episodi emorraggici, non effettuare profilassi antitrombotica la esporrebbe ad altri episodi ischemici. voi cosa congliereste?

grazie mille in anticipo per la risposta
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.1k 1.1k
Ovviamente, non conoscendo la storia clinica e non potendo visitare la paziente, mi terrò su linee teoriche mentre la decisione deve essere presa dal curante.
E' corretto che l'eparina deve essere interrotta.
Si può riprendere la terapia con ac. acetilsalicilico sotto protezione gastrica con IPP ed alginati.
COME PREMESSO QUESTO NON E' UN CONSIGLIO MA SOLO UNA LINEA TEORICA. SOLO IL CURANTE PUO' DECIDERE IL MIGLIOR APPROCCIO TERAPEUTICO AVENDO LA POSSIBILITA' DI VISITARE LA PAZIENTE E CONOSCENDO LA STORIA CLINICA OLTRE CHE GLI ESITI DEI VARI ESAMI!

Resto a sua disposizione!
cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

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Utente
Utente
Egregio dottore

Inanzi tutto GRAZIE per la cortese risposta, il fatto è che il curante non sa che pesci prendere e si è chiaramente capito che aspettava da noi parenti una decisione in merito. Per quanto riguarda la storia clinica di mia nonna si ferma esattamente a quanto ho detto...le sembrerà strano ma in 93 anni è stata ricoverata in ospedale per la prima volta l'anno scorso a causa dell'ictus !! (Spero di aver preso da lei..hahaha) Per il resto prende da moltissimi anni acediur per la pressione e nulla più...ha sofferto di mal di stomaco anni addietro (minimo 30) ed ebbe un leggero sanguinamento che non richiese neppure il ricovero si risolse tutto in fretta.. il curante si è consultato con un suo amico cardiologo ed è del parere di non fare più alcuna terapia antitrombotica...sinceramente io non sono tranquillo ...è chiaro che una emorragia non è meno grave di una ischemia ma da ignorante penso che un altro attacco ischemico potrebbe lasciarle meno scampo di un altro sanguinamento...concorda? capisco che ormai ha una certa età..ma anche se avesse 180 anni vorrei assicurarle le più opportune cure.. anche perché a parte queste ultime vicende sta bene e gode di una qualità di vita che molte "colleghe" 90enni non hanno
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.1k 1.1k
non posso che rispondere in modo analogo a quanto le ho detto precedentemente!
Cordialmente!
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Utente
Utente
Cosa mi dice della ticlopidina? In questi casi è da preferire all'ASA?
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.1k 1.1k
E' una via possibile.
La scelta spetta al curante!
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Utente
Utente
Il vecchio curante alle soglie della pensione ha già scelto (per modo di dire) non vuole darle più nulla.
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Utente
Utente
Non fa discorsi rischio/beneficio ma la butta sulla giurisprudenza e sulla medicina legale...noi non siamo però quei parenti che vogliono lucrare e ricavare qualcosa dalla morte della nonnina denunciando di qua e di la...so che però ce ne sono molti in giro...e per colpa loro i medici non hanno più il coraggio di prendere decisioni
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