Occlusione del coledoco: recidiva?
Circa sei anni fa, dopo aver mangiato una pizza con capperi e acciughe fui colpito da un attacco di pancreatire acuta.
Nonostante i dolori fui dimesso dal primo ospedale perchè da una 3D non risultò alcuna problematica alle vie biliari.
Passati altri quattro mesi, passando da un'ospedale all'altro, finalmente un gastroenterologo con una semplice T.A.C. con contrasto diagnosticò la presenza di fango biliare che in pratica ostruiva il coledoco.
Il medico quindi disponeva l'intervento chirurgico che, chissà per quale ragione era in pratica rifiutato dal reparto apposito.
A quel punto dopo ben cinque mesi dal primo attacco, uscii dall'ospedale e da Cagliari mi recai a Verona dal prof. Cavallini.
Lo stesso sorpreso del mio viaggio, segnalò genericamente a mezzo scritto la necessità urgente dell'intervento per l'asportazione della coleciste e la pulizia integrale del coledoco.
Tornato a cagliari dopo ben sei mesi di dolori, presso una clinica di nuova apertura, riuscii a farmi operare risolvendo tutti i miei problemi.
Dopo ben cinque anni ho iniziato ad avere un prurito al palmo della mano sinistra talmente intenso che cui sento il bisogno di grattarla letteralmente su superfici ruvide; questo per due anni sempre alla mano sinistra con la comparsa di pustolette e successiva desquamazione e distacco della pelle superficiale.
A distanza di sei anni ho riprovato a mangiare la pizza con capperi e acciughe;
La notte mi è gonfiata la mano destra con una regressione spontanea durata una giornata.
Dopo qualche giorno ho rimangiato lo stesso tipo di pizza; il risultato è stato il rigonfiamento della mano sinistra.
Ho smesso di mangiare pizza ma dopo qualche giorno e durante una settimana mi è gonfiato prima il labbro inferiore, internamente,, poi la lingua, poi il labbro sinistro; poi nuovamente la mano destra ed infine la parte inferiore delle natiche fino allo scroto.
Per questo ho fatto ricorso al pronto soccorso ed infine al ricovero presso l'ospedale.
Sono stato dimesso con la diagnosi recante ipertensione arteriosa (regredita) dislipidemia e suggestiva allergia alimentare, quest'ultima ipotesi senza alcun esame specifico.
In realtà non mi hanno detto nulla.
Preciso che per mè è un periodo di fortissimo stress per cause di lavoro e che la ipertensione 170/110 si è ripresentata accompagnata da dolori colicali fortissimi tipo inserimento di lama di coltello al lato destro dello sterno.
Vorrei sapere se dopo l'intervento subito potrebbe nuovamente ripresentarsi l'occlusione del coledoco e se tale motivo potrebbe essere causa degli edemi.
Da circa una settimana non ho avuto più rigonfiamenti di nessun genere ma i primi episodi alla bocca mi hanno lasciato una sorta di limitata insensibilità al labbro inferiore.
Cosa mi potete suggerire?
Grazie Saverio
Nonostante i dolori fui dimesso dal primo ospedale perchè da una 3D non risultò alcuna problematica alle vie biliari.
Passati altri quattro mesi, passando da un'ospedale all'altro, finalmente un gastroenterologo con una semplice T.A.C. con contrasto diagnosticò la presenza di fango biliare che in pratica ostruiva il coledoco.
Il medico quindi disponeva l'intervento chirurgico che, chissà per quale ragione era in pratica rifiutato dal reparto apposito.
A quel punto dopo ben cinque mesi dal primo attacco, uscii dall'ospedale e da Cagliari mi recai a Verona dal prof. Cavallini.
Lo stesso sorpreso del mio viaggio, segnalò genericamente a mezzo scritto la necessità urgente dell'intervento per l'asportazione della coleciste e la pulizia integrale del coledoco.
Tornato a cagliari dopo ben sei mesi di dolori, presso una clinica di nuova apertura, riuscii a farmi operare risolvendo tutti i miei problemi.
Dopo ben cinque anni ho iniziato ad avere un prurito al palmo della mano sinistra talmente intenso che cui sento il bisogno di grattarla letteralmente su superfici ruvide; questo per due anni sempre alla mano sinistra con la comparsa di pustolette e successiva desquamazione e distacco della pelle superficiale.
A distanza di sei anni ho riprovato a mangiare la pizza con capperi e acciughe;
La notte mi è gonfiata la mano destra con una regressione spontanea durata una giornata.
Dopo qualche giorno ho rimangiato lo stesso tipo di pizza; il risultato è stato il rigonfiamento della mano sinistra.
Ho smesso di mangiare pizza ma dopo qualche giorno e durante una settimana mi è gonfiato prima il labbro inferiore, internamente,, poi la lingua, poi il labbro sinistro; poi nuovamente la mano destra ed infine la parte inferiore delle natiche fino allo scroto.
Per questo ho fatto ricorso al pronto soccorso ed infine al ricovero presso l'ospedale.
Sono stato dimesso con la diagnosi recante ipertensione arteriosa (regredita) dislipidemia e suggestiva allergia alimentare, quest'ultima ipotesi senza alcun esame specifico.
In realtà non mi hanno detto nulla.
Preciso che per mè è un periodo di fortissimo stress per cause di lavoro e che la ipertensione 170/110 si è ripresentata accompagnata da dolori colicali fortissimi tipo inserimento di lama di coltello al lato destro dello sterno.
Vorrei sapere se dopo l'intervento subito potrebbe nuovamente ripresentarsi l'occlusione del coledoco e se tale motivo potrebbe essere causa degli edemi.
Da circa una settimana non ho avuto più rigonfiamenti di nessun genere ma i primi episodi alla bocca mi hanno lasciato una sorta di limitata insensibilità al labbro inferiore.
Cosa mi potete suggerire?
Grazie Saverio
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Sarebbe utile sapere se durante l' intervento e' stata fatta una sfinterotomia, in questo caso l' ostruzione da calcoli e' improbabile, altrimenti possibile.I disturbi generali non mi sembrano correlabili al problema biliare. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 18.9k visite dal 25/11/2005.
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