Morbo di crohn, rcu.

Salve. Mi è stato diagnosticato il morbo di crohn o rcu( ancora non è chiaro) nel dicembre di 2 anni fa, da allora ho provato cure come il cortisone( che fino ad ora è l'unica cosa che mi ha fatto stare meglio) poi mesavancol, azatioprina sospesa per effetti collaterali come dolori addominali e nausea molto forte, sostituita con purinethol che prendo ora da 5 mesi e sembrava farmi bene, il problema è che si sono presentati sintomi extra intestinali come eritemi nodosi sulle gambe e artropatia, alla cura con purinethol è stata introdotta la salazatioprina, 2 pastiglie al mattino e due la sera. Negli ultimi giorni ho iniziato ad avere nausea molto forte e dolori addominali nuovamente. Le cure che mi vengono date mi portano sollievo per massimo qualche mese. Non esistono altri tipi di cure che non consistano nel prendere 6 pastiglie al giorno, o qualcosa comunque di più efficace. In quasi 3 anni non è stata ancora trovata una cura definitiva. Grazie
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.2k 215
Gentile signora,
la cosa più importante da fare nel suo caso è la diagnosi precisa del tipo di malattia infiammatoria intestinale (CU o M di Crohn) per poter tracciare un percorso terapeutico efficace.
Le cure ci sono senz'altro e seguono uno schema progressivo di farmaci, ma - le ripeto - è importante effettuare la diagnosi.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Utente
Utente
salve dottore, la ringrazio per la risposta, la dottoressa mi ha inserita nelle rcu, e mi sta curando per quella. I sintomi intestinali con purinethol sono sotto controllo, ma da quando è stato inserito salazopyrin ho nausea continua, potrebbero essere queste pastiglie? Ora me le ha fatte sospendere e aspetterò la visita per capire con cosa saranno rimpiazzate...ma quello che mi chiedo è, non esiste qualcosa per curare contemporaneamente sia i sintomi intestinali che quelli extraintestinali( artropatia e eritema nodoso)? Ho sentito parlare di iniezioni, humor a se non sbaglio ma mi è stato detto che è presto! Lei cosa ne pensa? Grazie
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Utente
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Humira mi scusi ho sbagliato a scrivere!
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.2k 215
Gentile signora,
la scelta terapeutica nelle malattie infiammatorie croniche intestinali dipende da alcuni parametri clinici e endoscopici: in particolare, per quel che riguarda la colite ulcerosa, l'estensione anatomica dell'infiammazione, la severità del grado di infiammazione, le condizioni cliniche.
Prima di utilizzare la terapia con anticorpi monoclonali, è necessario verificare accuratamente se la situazione corrisponde alle indicazioni e l'efficacia delle terapie farmacologiche di primo livello.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Fino ad ora hanno provato antibiotici, mesalazina,Azatioprina, 6mercaptopurina, e salaziopirina tutti senza risultato...ne esistono altri? Grazie
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.2k 215
Gentile signora,
sì, esistono altri farmaci per la colite ulcerosa.

La scelta deve esser condotta sulla base di questi parametri:
1) diagnosi precisa di colite ulcerosa; nel post di richiesta del consulto mi è sembrato che, almeno all'inizio della storia, non ci fosse adeguata chiarezza sulla diagnosi, successivamente (replica #2) ci segnala che la situazione è più chiara << la dottoressa mi ha inserita nelle rcu>>.
2) alla diagnosi di malattia segue necessariamente la valutazione (staging) secondo i seguenti criteri:
-a) estensione della infiammazione nel colon (retto-sigma, colon di sinistra, colite totale) attraverso l'indagine endoscopica e istologica;
-b) valutazione della intensità (lieve, moderata, grave) sulla base dei parametri clinici e di laboratorio (frequenza delle evacuazioni, consistenza delle feci, presenza o meno di febbre e/o di anemia...);
-c) presenza/assenza di manifestazioni extraintestinali.

La progressione della terapia farmacologica nello stato acuto inizia con il 5-ASA in dose piena, in caso di inefficacia si utilizza la terapia cortisonica, eventualmente con aggiunta di azatioprina, in caso di persistente inefficacia si giunge alla terapia con metotrexate o infliximab o terapia chirurgica.
L'obiettivo della terapia è quello di raggiungere lo stato di remissione dei sintomi e seguire poi l'andamento con adeguata terapia di mantenimento.
In questo decorso eventuali riacutizzazioni o manifestazioni di effetti collaterali indesiderati dei farmaci portano a variazioni che richiedono, come nel suo caso, ulteriori attente valutazioni (risultati parziali, opportunità di sostituzione dei farmaci o di variazioni della posologia...)
Cordiali saluti.
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Utente
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Grazie mille dottore:) la ringrazio per le informazioni e per il suo tempo...!