Dolori retrosternali: guarire è possibile?

Salve,

è da ormai una decina d'anni che soffro di gastrite/reflusso gastroesofageo. Qualche anno fa ho fatto una gastroscopia che ha diagnosticato una gastrite cronica. In questi 10 anni la mia patologia si è manifestata con più o meno irruenza a seconda dei momenti e dei periodi. Le ho provate letteralmente tutte. Son partito da gastroprotettori di varia natura ad arrivare ad un uso periodico di Esopral 40 a cicli. Ho provato l'omeopatia che mi ha curato bene per 2 anni ma ora, inspiegabilmente, non più. Ho imparato da solo a capire cosa mi disturba. Ho scoperto che tutti i cibi molto asciutti (biscotti, muesli, ...) non li digerisco per nulla, che non digerisco la cioccolata e che a volte le arance non mi dan fastidio e nemmeno il pomodoro. Ho scoperto che non digerisco, contrariamente a quanto si pensi, lo yogurt e tutto ciò che in genere prendo a metà pomeriggio (tortine varie, snack di vario tipo). Chissà perchè a metà pomeriggio il mio stomaco non funziona bene... A volte non digerisco nemmeno l'acqua. Del caffè e del vino (rosso soprattutto) non ne parliamo (il limoncello per assurdo mi fa meno effetto).
Ovviamente sento le pirosi gastriche aumentare molto in stato di ansia, agitazione, nervosismo. A dire dire il vero avverto un costante grado di contrazione muscolare a livello sternale.
Sta di fatto che convivo costantemente con periodi di dolori e sensi di costrizione a livello dello sterno che a volte non mi fan dormire. Quanlche volta sono anche finito in PS per questo ma più che un gastroprotettore non hanno potuto darmi.

C'è modo di guarire da questa invalidante malattia? So che le riposte potrebbero essere le solite: "evita arance, pomodoro, menta, cioccolato, caffè, ..." (se dicessimo "evita di mangiare" forse faremmo prima), evita di innervosirti o di andare in ansia (se sapessi come... ).
C'è qualcosa che funzioni?
[#1]
Dr. Ottorino Perrone Chirurgo toracico 93 4
Per non lasciarLe la solita risposta. Per attirare le inimicizie dei miei Colleghi ma soprattutto per iniziare a considerare un atteggiamento "di consenso chirurgico" intorno ad una malattia troppo spesso considerata "psicosomatica"qui scriverei:
una valutazione clinica dettagliata, l'intervento chirurgico.
Cito le fonti:
-http://www.sages.org/publications/guidelines/guidelines-for-surgical-treatment-of-gastroesophageal-reflux-disease-gerd/

Dr. Ottorino Perrone

[#2]
Attivo dal 2012 al 2015
Ex utente
Grazie, apprezzo l'onestà anche se un po' mi spaventa
[#3]
Attivo dal 2012 al 2015
Ex utente
Dunque nessun'altra risposta oltre all'intervento chirurgico?
[#4]
Dr. Ottorino Perrone Chirurgo toracico 93 4
Ho suggerito valutazione clinica dettagliata ed eventualmente intervento chirurgico. Esistono strumenti medici molto efficaci. La terapia deve essere però individualizzata..
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