Cirrosi epatica per emocromatosi primaria
Cirrosi epatica scompensata causata da emocromatosi
Gentili Dottori,
nel mese di dicembre, senza alcun sintomo "sentinella", mio marito è stato ricoverato con valore di bilirubina a 6, ittero e ascite e BPCO.
I medici hanno diagnosticato"cirrosi epatica alcolica". Diagnosi rivelatasi poi completamente errata a seguito del referto che cita "emocromatosi primaria".
Negli anni 90 aveva avuto un'epatite B. Gli esami del sangue erano stati sempre atti a controllare i valori delle transaminasi, che da anni erano rientrati nella norma e i medici parlavano di "epatite sopita".
Esclusa ogni forma tumorale, sia a livello epatico che al pancreas. Sottoposto a paracentensi. Dimesso dopo un mese, i medici ci informavano che la cirrosi epatica è una malattia irreversibile e incurabile e che l'aspettativa di vita non sarebbe certo stata di anni, ma non ci avevano assolutamente ipotizzato l'epilogo che invece poi è avvenuto.
Una decina di giorni dopo le dimissioni aveva manifestato improvvisamente gravi problemi respiratori. Contattati continuamente i medici, la risposta era che erano state fatte due Tac e non avevano evidenziato nulla di rilevante e lo stesso due radiografie, quindi non sapevano spiegarsi la cosa.
La respirazione peggiorava. Viene nuovamente ricoverato in codice rosso, il medico di turno si dice preoccupato della situazione fisica generale ma decide per un trasferimento, ho chiesto ripetutamente se ci fosse IMMEDIATO pericolo di vita, ottenendo sempre risposta negativa.
L'esame radiografico evidenza un versamente pleurico bilaterale, non evidenziato in precedenza.
Mio marito era cosciente.
3 ore dopo muore. La cartella clinica cita"improvviso arresto respiratorio".
Riporto i valori del sangue un'ora prima del decesso: p.a. 100/70 ; glicemia 86 ; proteina C reattiva 122; bilirubina diretta 5,4, bilirubina totale 19,5 campione emolizzato; antitrombina III 40% ; FDP 1589 ; Fibrinogeno 222; LDH 2019 U/L ; Tempo di protrombina (P.T. ) attività protrombinica 37,43 ; Troponina campione emolizzato 0,195 ; GOT 162 campione emolizzato
Pur consapevoli della gravità della situazione ma avendo avuto rassicurazione dai medici che non c'erano pericolo di vita in tempi così rapidissimi, vorremmo capire cosa può essere accaduto: la causa scatenante il decesso può essere imputata alla gravissime condizioni del fegato o a patologia polmonare non evidenziata?
Grazie per le risposte
[#1]
Gentile signora, credo che sia realmente impossibile darle una risposta on line su un caso del genere senza poter accedere alla documentazione clinica. Ad ogni modo solo una consulenza locale puó portare chiarimenti alla causa del decesso.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Gentile signora,
non è possibile esprimere ragionevoli ipotesi online, in un caso siffatto,
riguardo alle cause del decesso,
per motivi direi ovvi, nonchè vari e diversi.
Appare chiara la necessità di un attento studio della cartella clinica
da parte un un perito di vostra fiducia.
non è possibile esprimere ragionevoli ipotesi online, in un caso siffatto,
riguardo alle cause del decesso,
per motivi direi ovvi, nonchè vari e diversi.
Appare chiara la necessità di un attento studio della cartella clinica
da parte un un perito di vostra fiducia.
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#3]
Ex utente
ringrazio sentitamente per le risposte.
Con "consulenza locale" e "perito di fiducia" si intende l'equipe medica che l'ha seguito durante il ricovero, il medico del Ps dove è deceduto oppure uno specialista esterno e in questo caso che tipo di specialista?
A noi è stata data questa spiegazione: "una bilirubina a 19,5 indica che il fegato ha smesso di funzionare completamente e la morte è certa". Quest'affermazione è veritiera? Ci è stato inoltre detto che un'eventuale autopsia avrebbe confermato solo la cirrosi e non avrebbe aggiunto nulla al fine di chiarire cosa esattamente ha causato il decesso. Anche questo corrisponde al vero?
Grazie ancora
Con "consulenza locale" e "perito di fiducia" si intende l'equipe medica che l'ha seguito durante il ricovero, il medico del Ps dove è deceduto oppure uno specialista esterno e in questo caso che tipo di specialista?
A noi è stata data questa spiegazione: "una bilirubina a 19,5 indica che il fegato ha smesso di funzionare completamente e la morte è certa". Quest'affermazione è veritiera? Ci è stato inoltre detto che un'eventuale autopsia avrebbe confermato solo la cirrosi e non avrebbe aggiunto nulla al fine di chiarire cosa esattamente ha causato il decesso. Anche questo corrisponde al vero?
Grazie ancora
[#5]
1. Si intende uno specialista (possibilmente un gastroenterologo, visto il tipo di patologia), di vostra fiducia, che approfondisca i dettagli clinici del caso, in modo da potervi fornire le risposte che cercate;
2. Un valore così alto della bilirubinemia in un cirrotico, insieme ad una valutazione più complessiva, è un importante parametro valutativo di una insufficienza epatica.
Riconfermo le mie riflessioni contenute in replica #2.
Saluti cordiali
2. Un valore così alto della bilirubinemia in un cirrotico, insieme ad una valutazione più complessiva, è un importante parametro valutativo di una insufficienza epatica.
Riconfermo le mie riflessioni contenute in replica #2.
Saluti cordiali
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.3k visite dal 01/06/2014.
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