Un angioma epatico sul segmento viii,potrebbe essere quello

Buongiorno, mi chiamo Stefania, ho 39 anni,sono della provindica di Frosinone. Il 26 ottobre 2005 mi sono sottoposta ad intervento chirurgico per asportare la colecisti, in quanto da circa un anno dopo vari indagini mi avevano diagnosticato un calcolo mobile di 9mm. Inizialmente doveva essere un intervento in Day Hosp. in laparascopia, invece quando mi sono svegliata dall'anestesia ho trovato in minilaparatomia. Il medico mi ha spiegato che quando ha tagliato la colecisti, dietro c'era un vaso sanguigno anomalo abbastanza grande che sanguinava e che quindi ha dovuto tagliare per suturare!!! Siccome, dalle ecografie fatte, risultava un angioma epatico sul segmento VIII,potrebbe essere quello? E' necessario che io faccia altre indagini? Inoltre qualche giorno fa, dopo aver mangiato un fetta di mozzarella ho avuto coliche addominali (dolorosissime) terminate dopo circa 10 minuti con evacuazione(diarrea)e un senso di spossatezza. Dipende dal fatto che non ho più la colecisti? E' necessario che io assumi Deursil? RingraziandoVi anticipatamente, porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Maurizio Giacomelli Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo toracico 15
L'intervento di colecistectomia effettuato con tecnica mini invasiva è un'alternativa terapeutica, che non può essere vincolante per l'operatore:l'opzione della conversione in laparotomia (tecnica tradizionale) è sempre possibile nell'interesse di dare al paziente comunque la migliore opzione terapeutica.
Il Collega potrebbe avere incontrato difficoltà nel trattamento per la prossimità con l'angioma anche se mi è più facile credere che la conversione sia stata effettuata per l'anomalia descrittale o per una diversa complicanza tecnica intraoperatoria.
Suggerirei comunque, senza alcun criterio di urgenza, di effettuare una tac epatica con contrasto per verificare le dimensioni dell'angioma e la "normalità" dell'esito chirurgico.
La perdita funzionale della colecisti può determinare in via teorica difficoltà nella digestione di formaggi grassi (quale è la mozzarella), ma a mio giudizio i dolori debbono avere un altra causa (quale ad esempio una tossinfezione alimentare).
Ai miei pazienti suggerisco l'assunzione nel postoperatorio di farmaci quali il Deursil al dosaggio di 300 mmg die per un mese ma non tutti i colleghi concordano con questA indicazione.
L'assunzione di acido desossicolico è obbligatoria indefinitamente e a dosaggio più alto qualora siano stati asportati con la colecisti calcoli puri di colesterina (giallo brillante)
Visiti per curiosità il mio sito www.chirurgiaminiinvasiva.it
Cordiali saluti

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Utente
Utente
BUONGIORNO, LA RINGRAZIO VIVAMENTE PER IL TEMPO DEDICATOMI, HO VISITATO IL SUO SITO, INTERESSANTISSIMO GRAZIE. DALL'ULTIMA ECOGRAFIA EFFETTUATA (CIRCA 2 MESI FA) L'ANGIOMA EPATICO ERA DI 8 MM. CORTESEMENTE DOVREBBE SPIEGARMI CHE COS'E' TOSSINFEZIONE ALIMENTARE E COSA DEVO FARE. IL 18 E 19 NOVEMBRE HO ASSUNTO IL DEURSIL, MA HO DOVUTO INTERROMPERE PER LE COLICHE ADDOMINALI, CON SCARICHE D. COSA DEVO FARE? .........HO PRESO LA DECISIONE DI SUBIRE UN "QUARTO" INTERVENTO CHIRURGICO ( N° 3 TAGLI CESARI) PER STARE MEGLIO E INVECE......?DOPO TALE INTERVENTO NECESSITA UNA VISITA DI CONTROLLO?
LA RINGRAZIO, DISTINTI SALUTI
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Dr. Maurizio Giacomelli Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo toracico 15
8 mm di angioma epatico sono irrilevanti e monitoraggio, che è comunque da effettuare, va condotto in tutta tranquillità con cadenza annuale per evidenziarne un'eventuale crescita: se fosse di 8 cm vi sarebbe invece indicazione di trattamento chirurgico.
Tossinfezione alimentare: infezione del tratto digestivo di solito ad opera di alimenti contaminati da microrganismi patogeni che posson essere veicolati da insetti,non rimossi da un adeguato lavaggio degli alimenti o prodotti da una cattiva conservazione(stafilo/streptococchi, shighella o germi più rari; vi sono tossinfezioni alimentari causate anche da virus).
Di solito sono infezioni che si risolvono spontaneamente più o meno velocemante senza lasciare esiti.
Il farmaco da Lei assunto di norma non dà i sintomi che lei gli attribuisce, al più provoca un leggero bruciore di stomaco, che si risolve assumendo la capsula con il cibo.
Dolori colici e scariche diarroiche in un postoperatorio anche precoce se non episodici ma reiterati nel tempo possono essere sintomo di briglie aderenziali, esito possibile dell'intervento laparotomico di colecistectomia: è utile parlarne con il chirurgo che l'ha operata e, se nell'attesa della visita comparissero ancora dolori, diarrea e/o vomito, è bene che lei si presenti in un pronto soccorso ospedaliero riferendo con calma e compiutamente la sua vicenda clinica.
Cordiali saluti
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