Dolore e gonfiore rettale
Salve, da qualche mese sento dolore e/o gonfiore dopo ogni defecazione. La parte interessata è quella tra l'ampolla e l'inizio del canale anale, si presenta subito dopo la defecazione e va via via diminuendo durante il giorno. A volte la parte è sensibile anche al passaggio di aria, soprattutto nella parte posteriore. Sono stata visitata da due diversi proctologi i quali, dopo anoscopia e rettoscopia, hanno concordato che non c'è nulla di visibile (escluse quindi emorroidi, ragadi, fistole e polipi nel tratto visibile a 15 cm). Mi è stata prescritta una serie di esami del sangue e delle feci per la ricerca di allergie o intolleranze alimentari. Attualmente attendo l'esito degli esami e nel frattempo da più di una settimana ho eliminato latte e derivati e glutine dalla mia dieta senza risultati. Non soffro di altri sintomi comuni alle intolleranze come pancia gonfia. Io percò credo che la causa sia un'altra: per un paio di mesi ho mangiato molta frutta essicata, ovvero prugne, datteri, albicocche e fichi secchi e uva sultanina che spesso mi hanno portato ad avere feci liquide e quindi irritanti. Da più di un mese ho smesso di assumere questi alimenti mantenendo comunque l'alvo regolare, secondo voi i miei disturbi possono essere una conseguenza di questo mio comportamento alimentare errato? Entrambi i medici che mi hanno visitato non hanno prestato attenzione a questo particolare ma io ho notato che i problemi sono iniziati proprio in quel periodo (2/3 mesi fa). In passato mi era già successo dopo aver mangiato pomodori cotti o altri alimenti irritanti che mi provocavano feci liquide ma il disturbo passava al massimo dopo tre giorni. Potrebbe essere utile una visita da un gastroenterologo per curare il mio problema dato che non è di competenza del proctologo? Inoltre vorrei, se possibile, sapere quali cibi evitare per aggravare la situazione (ho notato un peggioramento dopo aver mangiato legumi). Vi ringrazio per il servizio offerto e vi auguro buon lavoro
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Non credo che i disturbi siano legati al pregresso comportamento alimentare!
D'altronde, se ci fosse in atto una patologia infiammatoria si sarebbe vista agli esami strumentali eseguiti!
In ogni caso una visita gastroenterologica è da consigliare!
Nell'attesa mi sento di consigliarLe fermenti lattici per 3 - 4 settimane!
Resto a sua disposizione!
cordiali saluti!
D'altronde, se ci fosse in atto una patologia infiammatoria si sarebbe vista agli esami strumentali eseguiti!
In ogni caso una visita gastroenterologica è da consigliare!
Nell'attesa mi sento di consigliarLe fermenti lattici per 3 - 4 settimane!
Resto a sua disposizione!
cordiali saluti!
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#2]
Ex utente
grazie, dunque Lei escluderebbe anche la possibilità di allergie o intolleranze alimentari? Nella mia ignoranza mi chiedo appunto come possa farmi tanto male un punto se lì non si vede nemmeno un arrossamento. Quindi mi conferma che il mio problema deriva dal tratto digestivo/intestinale e che quindi il problema sia di competenza di un gastroenterologo piuttosto che un proctologo? Anche perché ne ho già consultati due diversi ma per questo problema non saprei esattamente a quale specialista rivolgermi, poiché non so da dove parta il problema. Grazie
[#3]
Le intolleranze alimentari NON esistono (escluse quella al glutine e quella al lattosio)!
Le allergie e le intolleranze esistenti, che io sappia, non danno sintomatologia simile a quella da Lei lamentata!
Si rivolga ad un gastroenterologo che, solo dopo averla visitata, potrà decidere un iter diagnostico!
Resto a sua disposizione!
Cordialmente!
Le allergie e le intolleranze esistenti, che io sappia, non danno sintomatologia simile a quella da Lei lamentata!
Si rivolga ad un gastroenterologo che, solo dopo averla visitata, potrà decidere un iter diagnostico!
Resto a sua disposizione!
Cordialmente!
[#4]
Ex utente
Buongiorno dottore, è passato un po' di tempo ed ho in parte chiarito la mia situazione. Gli esami approfonditi del sangue e delle feci non hanno rilevato nessuna patologia né allergia. Da marzo però le mie feci sono sempre liquide o semiliquide e ho notato che le rare volte in cui sono formate il dolore rettale non si presenta. Secondo il mio medico, dopo aver escluso altre malattie, la causa di questa diarrea cronica risulta essere proprio l'abuso di frutta essiccata altamente lassativa. Non soffro di scariche violente ma le feci sono molto acquose e non formate (di conseguenza irritanti e corrosive per le mucose rettali). Ovviamente ho eliminato alimenti ricchi di fibre e irritanti per l'intestino, frutta e verdura e cereali integrali. Prendo fermenti lattici: Lacteol, Boulardii e integratori di sali minerali e zuccheri. Ho prenotato una visita da un gastroenterologo per la prossima settimana. Perché il mio intestino non riesce più ad assorbire liquidi? Si può trattare di una semplice alterazione che si sistemerà riequilibrando la flora batteria? Esistono dei farmaci che il gastroenterologo può prescrivermi per ritornare alla normalità? La ringrazio infinitamente per la cortesia
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 19/05/2014.
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