Lansoprazolo a vita?
Salve. Oltre 10 anni fa, attraverso una gastroscopia, mi è stata diagnosticata una ernia iatale, reflusso gastroesofageo ed esofagite da reflusso. Inoltre da altri accertamenti più recenti mi è stata diagnosticata una gastrite e da qualche anno soffro anche di sindrome del colon irritabile. Da 10 anni assumo lansoprazolo 1 volta al giorno. Ultimamente mi sono accorto che in alcuni periodi il colon ne risente maggiormente dell'assunzione del lansoprazolo. Oltretutto sul web ho letto degli effetti collaterali che possono provenire dall'assunzione prolungata di inibitori di pompa protonica. Considerato tutto questo e che se non assumo la mia dose di lansoprazolo giornaliera dopo un pò di giorni comincio ad avere bruciori di stomaco ed altri fastidi non tollerabili, cosa posso fare? Devo continuare a vita con il lansoprazolo? Un intervento chirurgico non sarebbe auspicabile? Grazie in anticipo
[#1]
Salve a lei.
Dunque, in una terapia cronica con PPI (tra questi il Lansoprazolo) l'assunzione dovrebbe essere ciclica. Solitamente si effettuano cicli di 4-8 settimane, con intervalli di 1-2 settimane, proprio per evitare l'insorgenza di quegli effetti collaterali. Naturalmente i bruciori nel suo caso sono prevedibili, a causa dell'ernia iatale con reflusso gastro-esofageo.
Per quanto riguarda l'intervento chirurgico, è indicato per quei pazienti che hanno una sintomatologia persistente, nonostante l'assunzione dei farmaci.
In realtà non esistono dei criteri standard, per cui l'intervento è da valutare per singolo paziente, pertanto le consiglio di ripetere periodicamente l'esofago-gastro-duodeno-scopia ed eventualmente di rivolgersi ad uno specialista gastroenterologo.
Cordiali saluti.
Dunque, in una terapia cronica con PPI (tra questi il Lansoprazolo) l'assunzione dovrebbe essere ciclica. Solitamente si effettuano cicli di 4-8 settimane, con intervalli di 1-2 settimane, proprio per evitare l'insorgenza di quegli effetti collaterali. Naturalmente i bruciori nel suo caso sono prevedibili, a causa dell'ernia iatale con reflusso gastro-esofageo.
Per quanto riguarda l'intervento chirurgico, è indicato per quei pazienti che hanno una sintomatologia persistente, nonostante l'assunzione dei farmaci.
In realtà non esistono dei criteri standard, per cui l'intervento è da valutare per singolo paziente, pertanto le consiglio di ripetere periodicamente l'esofago-gastro-duodeno-scopia ed eventualmente di rivolgersi ad uno specialista gastroenterologo.
Cordiali saluti.
Francesco Diana, M.D.
Neuroradiologo Interventista,
A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona,
Università di Salerno
Salerno, Italia
[#3]
Consideri che la sua patologia è comune, quasi sempre stabile e non necessita di alcun "accanimento" diagnostico-terapeutico.
In lettera non è indicato uno specifico protocollo di follow-up da seguire, pertanto si consiglia di ripetere un controllo endoscopico nel caso in cui si noti un aumento dell'intensità dei sintomi o una resistenza al trattamento farmacologico.
Grazie a lei.
In lettera non è indicato uno specifico protocollo di follow-up da seguire, pertanto si consiglia di ripetere un controllo endoscopico nel caso in cui si noti un aumento dell'intensità dei sintomi o una resistenza al trattamento farmacologico.
Grazie a lei.
[#4]
Utente
Scusi se ne approfitto ancora della sua competenza e della sua gentilezza, avrei un'ultimo quesito da porre...
Ho il setto nasale deviato ed in questo periodo ho sofferto di un forte attacco di sinusite, con naso secco e senza secrezione di muchi dal naso, ma con forti mal di testa e febbre elevata per quasi una settimana. Ho fatto l'aerosol con Cleanil, Fluimicil e Bisolvon. Sono passate circa due settimane ed al momento i sintomi dolorosi si sono leggermente placati, ma non del tutto e sono in attesa di recarmi da un otorino. Dato che in questo periodo è aumentato notevolmente il dolore allo stomaco, vorrei sapere se c'è una correlazione tra queste situazioni, cioè sinusite e mal di stomaco ed eventualmente anche con la sindrome del colon irritabile, e l'assunzione dei farmaci attraverso l'aerosol. Grazie ancora
Ho il setto nasale deviato ed in questo periodo ho sofferto di un forte attacco di sinusite, con naso secco e senza secrezione di muchi dal naso, ma con forti mal di testa e febbre elevata per quasi una settimana. Ho fatto l'aerosol con Cleanil, Fluimicil e Bisolvon. Sono passate circa due settimane ed al momento i sintomi dolorosi si sono leggermente placati, ma non del tutto e sono in attesa di recarmi da un otorino. Dato che in questo periodo è aumentato notevolmente il dolore allo stomaco, vorrei sapere se c'è una correlazione tra queste situazioni, cioè sinusite e mal di stomaco ed eventualmente anche con la sindrome del colon irritabile, e l'assunzione dei farmaci attraverso l'aerosol. Grazie ancora
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Una correlazione con la sinusite in sé non è ipotizzabile. Piuttosto può dipendere dall'assunzione di clenil e fluimucil che possono causare irritazione gastrica, soprattutto in aerosol.
La sindrome del colon irritabile è sinonimo di colite nervosa, quindi è probabile che tale somatizzazione sia anche gastrica.
La sindrome del colon irritabile è sinonimo di colite nervosa, quindi è probabile che tale somatizzazione sia anche gastrica.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 12k visite dal 05/05/2014.
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Approfondimento su Colon irritabile
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