Sindrome del colon irritabile?
Buongiorno.
Per un problema psicologico dal 2006 ho iniziato ad essere seguito dal CSM, e ho incominciato ad assumere psicofarmaci. Negli anni ne ho presi dei più disparati, anche per via endovenosa. All'inizio del 2013 a fronte di un umore non stabile siamo arrivati a prendere la decisione di assumere litio (carbolithium 600), minias per dormire, zoloft per depressione, xanax per l'ansia. I dosaggi erano diventati altissimi perché dopo anni la dipendenza era altissima. Ad agosto però le cose sono incominciate ad andare male e dopo 1 mese ho preso la decisione di andare da una psicoterapeuta per vedere cosa non andava e abbiamo deciso un percorso di calo per poi sospendere gli psicofarmaci (condiviso con psichiatra). Ho incominciato a togliere medicine con relative conseguenti crisi di astinenza. Circa 3 mesi fa ho sospeso il litio e due mesi fa lo zoloft (sertralina).
Ho fatto questo preambolo per spiegare ciò che ha passato il mio intestino negli ultimi anni.
Da febbraio ho iniziato ad avere dolori nella fossa illiaca destra e sono andato al pronto soccorso per appendicite. Ho fatto eco ed esami del sangue e tutto era apposto. Mi hanno consigliato solamente tre giorni di clisteri ed eventualmente una visita da un gastroenterologo.
Visita che a fine febbraio ho fatto raccontando la mia storia pregressa, il fatto che a dicembre ho subito un lutto, un alto stress lavorativo e che come esami avevo eseguito un anno prima una colonscopia virtuale con esito negativo. Avevo già effettuato l'esame perché avevo scariche di diarrea da due anni che contrastavo con imodium orosolubile (fino a due scatole alla settimana in certi momenti). Mi ha fatto un eco, palpazione e io responso è stato: sindrome del colon irritabile. Mi ha prescritto esami del sangue per tiroide, celiachia ed intolleranze. Fatti ed è risultata solo una lieve intoller. al lattosio che mi ha spiegato come una reazione del mio colon a tutti gli psicofarmaci che avevo assunto. Ho iniziato il primo mese con una dieta apposita (dieta bianca) e spasmomen 40 2 volte al giorno ed enterolactis duo. La cosa strana è che in quel periodo ero tendente alla stitichezza, poi dopo 1 mese è stato come se il mio intestino si fosse sbloccato ed ho incominciato a passare la prima ora di ogni mattina al bagno per poi sentire come se non fossi mai vuoto del tutto. A questo punto mi ha cambiato terapia con lexil 3 volte al giorno ed enterolactis duo continuando però ad avere sempre la prima ora/ ora e mezza una defecazione ordinaria e 2/3 scariche acide. Visto che l'ano è infiammato a causa di questa condizione devo lavarmi con anonet e due volte al giorno applicarmi 2 creme (emoren,poi proctosedil). Ho eseguito anche esame delle feci e la settimana scorsa ho avuto il responso di feci acide (ho fatto fare pure la ricerca miceti). Mi ha detto che queste scariche sono normali e che il lexil sta facendo il suo effetto in quanto il mio colon si sta rimettendo in moto. Ciò può essere? La diagnosi è coerente?
Per un problema psicologico dal 2006 ho iniziato ad essere seguito dal CSM, e ho incominciato ad assumere psicofarmaci. Negli anni ne ho presi dei più disparati, anche per via endovenosa. All'inizio del 2013 a fronte di un umore non stabile siamo arrivati a prendere la decisione di assumere litio (carbolithium 600), minias per dormire, zoloft per depressione, xanax per l'ansia. I dosaggi erano diventati altissimi perché dopo anni la dipendenza era altissima. Ad agosto però le cose sono incominciate ad andare male e dopo 1 mese ho preso la decisione di andare da una psicoterapeuta per vedere cosa non andava e abbiamo deciso un percorso di calo per poi sospendere gli psicofarmaci (condiviso con psichiatra). Ho incominciato a togliere medicine con relative conseguenti crisi di astinenza. Circa 3 mesi fa ho sospeso il litio e due mesi fa lo zoloft (sertralina).
Ho fatto questo preambolo per spiegare ciò che ha passato il mio intestino negli ultimi anni.
Da febbraio ho iniziato ad avere dolori nella fossa illiaca destra e sono andato al pronto soccorso per appendicite. Ho fatto eco ed esami del sangue e tutto era apposto. Mi hanno consigliato solamente tre giorni di clisteri ed eventualmente una visita da un gastroenterologo.
Visita che a fine febbraio ho fatto raccontando la mia storia pregressa, il fatto che a dicembre ho subito un lutto, un alto stress lavorativo e che come esami avevo eseguito un anno prima una colonscopia virtuale con esito negativo. Avevo già effettuato l'esame perché avevo scariche di diarrea da due anni che contrastavo con imodium orosolubile (fino a due scatole alla settimana in certi momenti). Mi ha fatto un eco, palpazione e io responso è stato: sindrome del colon irritabile. Mi ha prescritto esami del sangue per tiroide, celiachia ed intolleranze. Fatti ed è risultata solo una lieve intoller. al lattosio che mi ha spiegato come una reazione del mio colon a tutti gli psicofarmaci che avevo assunto. Ho iniziato il primo mese con una dieta apposita (dieta bianca) e spasmomen 40 2 volte al giorno ed enterolactis duo. La cosa strana è che in quel periodo ero tendente alla stitichezza, poi dopo 1 mese è stato come se il mio intestino si fosse sbloccato ed ho incominciato a passare la prima ora di ogni mattina al bagno per poi sentire come se non fossi mai vuoto del tutto. A questo punto mi ha cambiato terapia con lexil 3 volte al giorno ed enterolactis duo continuando però ad avere sempre la prima ora/ ora e mezza una defecazione ordinaria e 2/3 scariche acide. Visto che l'ano è infiammato a causa di questa condizione devo lavarmi con anonet e due volte al giorno applicarmi 2 creme (emoren,poi proctosedil). Ho eseguito anche esame delle feci e la settimana scorsa ho avuto il responso di feci acide (ho fatto fare pure la ricerca miceti). Mi ha detto che queste scariche sono normali e che il lexil sta facendo il suo effetto in quanto il mio colon si sta rimettendo in moto. Ciò può essere? La diagnosi è coerente?
[#1]
La diagnosi di colon irritabile è condivisibile.
mentre l'affermazione
<<intoller. al lattosio che mi ha spiegato come una reazione del mio colon a tutti gli psicofarmaci >>
assolutamente no.
mentre l'affermazione
<<intoller. al lattosio che mi ha spiegato come una reazione del mio colon a tutti gli psicofarmaci >>
assolutamente no.
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
Grazie mille della risposta.
Infatti io ho eliminato i latticini se non il parmigiano stagionato (infatti ai formaggi stagionati non risulto intollerante). Le chiedo una cosa. Aver sbloccato l'intestino ed aver attivato la diarrea come processo di "purificazione" e come parte del processo di guarigione può essere corretto?
Grazie ancora.
Infatti io ho eliminato i latticini se non il parmigiano stagionato (infatti ai formaggi stagionati non risulto intollerante). Le chiedo una cosa. Aver sbloccato l'intestino ed aver attivato la diarrea come processo di "purificazione" e come parte del processo di guarigione può essere corretto?
Grazie ancora.
[#4]
Utente
A questo punto mi sorge il dubbio sulla terapia che sto facendo da 15 giorni (tre lexil ed enterolactis duo) a sostituzione dello spasmomen e dell'enterolactis duo. Mi ha detto di aspettare ancora 15 giorni poi al massimo rivediamo la terapia, ma mai assolutamente bloccare la diarrea con imodium o medicine del genere. Posso prenderlo eventualmente solo domani che è il mio compleanno e poi mai più. Chiedo scusa per il modo in cui mi esprimo, però non so dove sbattere la testa.
[#6]
Utente
Dopo qualche giorno dal consulto online ho sentito un nuovo gastroenterologo che mi ha spiegato che essendo la sindrome del colon irritabile diagnosticabile per esclusione ho iniziato una serie di esami. Alla fine sono stato sottoposto anche ad un ileo-colon scopia con varie biopsie che hanno dato il seguente referto: "l'ileo-colonscopia ha dimostrato una colite aspecifica al sigma ed una proctite aspecifica oltre ad una iperplasia della placche di Peyer all'ileo distale, mentre l'esame istologico conferma una infiammazione priva di specificità con lieve eosinofilia nell'ileo, oltre ad piccolo adenoma tubulare con displasia che richiede controllo endoscopico tra 2 anni.
La presenza di eosinofili richiede ulteriori accertamenti. Emocromocitometrico con formula, IgE, es. parassitologico delle feci con ricerca anche di Giardia lamblia, elettroforesi proteica, protidemia totale, immunoelettroforesi, RM addominale, dosaggio alfa 1 antitripsina nelle feci, EGDS e biopsia duodenale per escludere enterite eosinofila."
Sono in attesa delle biopsie dell'EGDS e del dosaggio alfa 1, mentre degli altri esami risultano positivi: eosinofili al 9,8% con un massimo del 5% e le MPV nelle piastrine che riportano un valore di 12,55 fl su un massimo di 10,40.
La presenza di eosinofili richiede ulteriori accertamenti. Emocromocitometrico con formula, IgE, es. parassitologico delle feci con ricerca anche di Giardia lamblia, elettroforesi proteica, protidemia totale, immunoelettroforesi, RM addominale, dosaggio alfa 1 antitripsina nelle feci, EGDS e biopsia duodenale per escludere enterite eosinofila."
Sono in attesa delle biopsie dell'EGDS e del dosaggio alfa 1, mentre degli altri esami risultano positivi: eosinofili al 9,8% con un massimo del 5% e le MPV nelle piastrine che riportano un valore di 12,55 fl su un massimo di 10,40.
[#8]
Utente
Grazie della risposta.
Le biopsie dovevano arrivare oggi ma sono in ritardo.
Ho notato che se sospendo la pasta dalla mia alimentazione (non il glutine in generale) le feci sono più solide mentre reintroducendola ritornano feci poco solide e diarrea (sempre nell'arco della mattinata mai nelle 2/3 ore dopo il pasto). Una cosa simile mi succedeva quando prendevo gli psicofarmaci e mangiavo patate. Potrebbe essere un problema con gli amidi? Potrebbe comunque essere celiachia anche se gli esami del sangue erano negativi?
Premetto che l'egds riportava "note di gastrite cronica antrale. Biopsie in corso"
E poi chiedo una cosa stupida. Possono esserci certi tipi di accertamenti nelle biopsie che fanno ritardare i tempi di attesa?
Grazie come sempre della disponibilità.
Le biopsie dovevano arrivare oggi ma sono in ritardo.
Ho notato che se sospendo la pasta dalla mia alimentazione (non il glutine in generale) le feci sono più solide mentre reintroducendola ritornano feci poco solide e diarrea (sempre nell'arco della mattinata mai nelle 2/3 ore dopo il pasto). Una cosa simile mi succedeva quando prendevo gli psicofarmaci e mangiavo patate. Potrebbe essere un problema con gli amidi? Potrebbe comunque essere celiachia anche se gli esami del sangue erano negativi?
Premetto che l'egds riportava "note di gastrite cronica antrale. Biopsie in corso"
E poi chiedo una cosa stupida. Possono esserci certi tipi di accertamenti nelle biopsie che fanno ritardare i tempi di attesa?
Grazie come sempre della disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 6.1k visite dal 11/04/2014.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.