Il medico ha diagnosticato un reflusso gastroesofageo
Buonasera,
da una quindicina di giorni soffro di ripetuti attacchi di tosse molto violenti. Si tratta di una tosse non secca, accompagnata da abbondante salivazione, muco chiaro, quasi trasparente e cospicuo, che spesso mi provoca anche conati, senza tuttavia aver mai rimesso nulla. Essendo un soggetto allergico, nei primi giorni non vi ho prestato molta attenzione ma il perdurare della tosse nonostante l'assunzione di antistaminici (Kestine 10 mg liofilizzato orale) e il suo presentarsi soprattutto durante la notte mi hanno portato a richiedere una visita dal medico di famiglia, anche per la quasi totale impossibilità a dormire per la continua tosse.
Il medico ha diagnosticato un reflusso gastroesofageo. La terapia indicata comprende pantoprazolo (compresse gastroresistenti da 20 mg) da assumere prima della colazione una volta al giorno e magaldrato (gel orale in bustine da 10 ml 3 o 4 volte al giorno un'ora dopo i pasti e prima di coricarsi). Da continuare l'assunzione di ebastina la sera, oltre a una serie di accorgimenti quali sollevare la testata del letto, evitare tutta quella serie di cibi che sono sconsigliati in questi casi (grassi, caffeina, proteine animali, etc.), senza molti problemi data la mia dieta consueta.
Ciononostante a distanza di dieci giorni, pur essendomi attenuto alle prescrizioni, la tosse continua a presentarsi durante la notte con accessi fortissimi e sfiancanti.
Ora mi chiedo se sia necessario ricercare altre cause o sia necessario attendere oltre gli effetti della terapia (secondo il medico i sintomi sarebbero dovuti scomparire in due-tre giorni). Inoltre, mi preoccupa un'altro aspetto, la frequente cronicità della malattia da reflusso: potrebbe davvero significare dover convivere con questa patologia per molti anni?
Ringrazio sin da ora per le eventuali risposte.
da una quindicina di giorni soffro di ripetuti attacchi di tosse molto violenti. Si tratta di una tosse non secca, accompagnata da abbondante salivazione, muco chiaro, quasi trasparente e cospicuo, che spesso mi provoca anche conati, senza tuttavia aver mai rimesso nulla. Essendo un soggetto allergico, nei primi giorni non vi ho prestato molta attenzione ma il perdurare della tosse nonostante l'assunzione di antistaminici (Kestine 10 mg liofilizzato orale) e il suo presentarsi soprattutto durante la notte mi hanno portato a richiedere una visita dal medico di famiglia, anche per la quasi totale impossibilità a dormire per la continua tosse.
Il medico ha diagnosticato un reflusso gastroesofageo. La terapia indicata comprende pantoprazolo (compresse gastroresistenti da 20 mg) da assumere prima della colazione una volta al giorno e magaldrato (gel orale in bustine da 10 ml 3 o 4 volte al giorno un'ora dopo i pasti e prima di coricarsi). Da continuare l'assunzione di ebastina la sera, oltre a una serie di accorgimenti quali sollevare la testata del letto, evitare tutta quella serie di cibi che sono sconsigliati in questi casi (grassi, caffeina, proteine animali, etc.), senza molti problemi data la mia dieta consueta.
Ciononostante a distanza di dieci giorni, pur essendomi attenuto alle prescrizioni, la tosse continua a presentarsi durante la notte con accessi fortissimi e sfiancanti.
Ora mi chiedo se sia necessario ricercare altre cause o sia necessario attendere oltre gli effetti della terapia (secondo il medico i sintomi sarebbero dovuti scomparire in due-tre giorni). Inoltre, mi preoccupa un'altro aspetto, la frequente cronicità della malattia da reflusso: potrebbe davvero significare dover convivere con questa patologia per molti anni?
Ringrazio sin da ora per le eventuali risposte.
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La causa potrebbe in effetti essere il reflusso e una gastroscopia potrebbe essere indicata. Considerata la mancata risposta alla terapia e le sue patologie associate altre condizioni pero' vanno considerate. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.9k visite dal 10/04/2014.
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