Debolezza, sincopi vaso vagali e bocca amara
Salve,
sono un ragazzo di 42 anni e da circa un anno a questa parte, dopo un influenza intestinale soffro di alcuni disturbi mai riscontrati prima. Premetto che ho sempre praticato attivita fisica regolare (bici e nuoto) e sono donatore Avis da quasi 20 anni.
Ad aprile 2013 durante un influenza intestinale, senza vomito e scariche diarroiche, nel tentativo di provocarmi il vomito per alleviare il dolore addominale insopportabile sono svenuto per circa 5 secondi. Al risveglio non riuscivo più ad alzarmi, e sono stato portato in p.s. con l'ambulanza. Diagnosi: sincope vaso vagale. Per giorni sono stato malissimo e molto debole. Ho impiegato settimane per riprendermi.
Ad ottobre 2013 una mattina al risveglio nel bere il latte, ho percepito un gusto amaro come se il latte fosse avariato, cosa smentita dal resto della famiglia. Questo sintomo di bocca amara anche senza mangiare, persiste ancora oggi.
A novenbre 2013 durante donazione Avis, a donazione quasi conclusa sono svenuto per circa 20 secondi, e secondo il medico ho fatto fatica a risvegliarmi (mi ha dato diversi ceffoni). Dopo reidratazione con flebo ho lasciato l'ospedale accompagnato perchè facevo fatica a reggermmi in piedi. Diagnosi: sincope vaso vagale. Ho impiegato giorni per riprendere le forze.
A gennaio 2014 dopo una sessione di 1500 m in piscina (distanza che percorro settimanalmente) e dopo la doccia ho avuto i sintomi anticipatori dello svenimento. Sintomi che mi sono rimasti per tutto il giorno (per evitare le vertigini sono rimasto steso con le gambe sollevate). Debolezza e vertigini presenti anche il giorno successivo.
Febbraio 2014 scariche diarroiche da enterite, dal dolore ho collassato senza perdere conoscenza.
In tutti questi mesi ho fatto accertamenti cardiologici ed esami del sangue (sia durante il ricovero che autonomamente con visita medico sportiva sotto sforzo) tutto nella norma.
Presi singolarmente tutti questi episodi hanno trovato di volta in volta una giustificazione plausibile (influenza, donazione, sforzo fisico).
Però, siccome continuo ad essere particolarmente debole, al punto da evitare attività fisica e tanto meno le donazioni di sangue, e persistendo il gusto sgradevole di amaro in bocca in qualsiasi momento della giornata, chiedo gentilmente a voi una valutazione medica, considerando complessivamente quanto accaduto nell'ultimo anno.
Ringraziando anticipatamente per i Vostri consulti, chiedo, nel caso avessi sbagliato indirizzo medico, di suggerirmi a quale indirizzo specialistico dovrei rivolgere questa richiesta.
Cordiali saluti.
sono un ragazzo di 42 anni e da circa un anno a questa parte, dopo un influenza intestinale soffro di alcuni disturbi mai riscontrati prima. Premetto che ho sempre praticato attivita fisica regolare (bici e nuoto) e sono donatore Avis da quasi 20 anni.
Ad aprile 2013 durante un influenza intestinale, senza vomito e scariche diarroiche, nel tentativo di provocarmi il vomito per alleviare il dolore addominale insopportabile sono svenuto per circa 5 secondi. Al risveglio non riuscivo più ad alzarmi, e sono stato portato in p.s. con l'ambulanza. Diagnosi: sincope vaso vagale. Per giorni sono stato malissimo e molto debole. Ho impiegato settimane per riprendermi.
Ad ottobre 2013 una mattina al risveglio nel bere il latte, ho percepito un gusto amaro come se il latte fosse avariato, cosa smentita dal resto della famiglia. Questo sintomo di bocca amara anche senza mangiare, persiste ancora oggi.
A novenbre 2013 durante donazione Avis, a donazione quasi conclusa sono svenuto per circa 20 secondi, e secondo il medico ho fatto fatica a risvegliarmi (mi ha dato diversi ceffoni). Dopo reidratazione con flebo ho lasciato l'ospedale accompagnato perchè facevo fatica a reggermmi in piedi. Diagnosi: sincope vaso vagale. Ho impiegato giorni per riprendere le forze.
A gennaio 2014 dopo una sessione di 1500 m in piscina (distanza che percorro settimanalmente) e dopo la doccia ho avuto i sintomi anticipatori dello svenimento. Sintomi che mi sono rimasti per tutto il giorno (per evitare le vertigini sono rimasto steso con le gambe sollevate). Debolezza e vertigini presenti anche il giorno successivo.
Febbraio 2014 scariche diarroiche da enterite, dal dolore ho collassato senza perdere conoscenza.
In tutti questi mesi ho fatto accertamenti cardiologici ed esami del sangue (sia durante il ricovero che autonomamente con visita medico sportiva sotto sforzo) tutto nella norma.
Presi singolarmente tutti questi episodi hanno trovato di volta in volta una giustificazione plausibile (influenza, donazione, sforzo fisico).
Però, siccome continuo ad essere particolarmente debole, al punto da evitare attività fisica e tanto meno le donazioni di sangue, e persistendo il gusto sgradevole di amaro in bocca in qualsiasi momento della giornata, chiedo gentilmente a voi una valutazione medica, considerando complessivamente quanto accaduto nell'ultimo anno.
Ringraziando anticipatamente per i Vostri consulti, chiedo, nel caso avessi sbagliato indirizzo medico, di suggerirmi a quale indirizzo specialistico dovrei rivolgere questa richiesta.
Cordiali saluti.
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Ha consultato un neurologo ?
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.2k visite dal 18/03/2014.
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