Crampi addominali
Dopo la mia richiesta del 6/10/2014 a cui purtroppo non ho fatto in tempo a visionare le vostre cortesi risposte, in quanto ricoverato d'urgenza ed operato per blocco intestinale con lisi di aderenza, mi è successo quanto segue:
sabato 8 marzo dopo cena (mozzarelle con patate lesse, frutta, tre noci e due biscotti senza zuccheri, già fatto in altre occasioni senza avere alcun disturbo)
verso le 22.30 ho iniziato a sentire dolori addominali che man mano procedevano intensamente con crampi nella zona centrale destra dell'addome, all'altezza dell'ombellico. Tali crampi passavano (dandomi fiato) e ritornavano mediamente ogni due- tre minuti. Verso le 23.45 ho preso un buscopan, ma i dolori con aggiunta di nausea sono proseguiti sino alle 3 del mattino.
In riferimento ad una simile sintomatologia avuta ad ottobre scorso e conclusasi haimè con intervento chirurgico per occlusione intestinale dovuta alle aderenze, le chiedo se devo preoccuparmi, fare prevenzione di qualcosa.
E' una colite, è la pancreatite che non ha nulla a che fare con le aderenze o sono proprio blocchi intestinali creati da aderenze che poi fortunatamente si sbloccano volontariamente?
La mia preoccupazione è che si possa ripetere la situazione di ottobre con una nuova aderenza e quindi nuovo intervento.
Soffrendo di pancreatite cronica richiedo se può essere questa la causa o si tratta di colon irritabile o ancora, spero di no, di nuove aderenze che mi creano un blocco temporaneo.
Cosa mi suggerite di fare, che prevenzione? Ho già una dieta controllata un caffè ogni due tre giorni, pochissimi grassi, niente alcol, non so se c'è qualche cibo in particolare che nel mio caso mi arreca danno.
Help
grazie
sabato 8 marzo dopo cena (mozzarelle con patate lesse, frutta, tre noci e due biscotti senza zuccheri, già fatto in altre occasioni senza avere alcun disturbo)
verso le 22.30 ho iniziato a sentire dolori addominali che man mano procedevano intensamente con crampi nella zona centrale destra dell'addome, all'altezza dell'ombellico. Tali crampi passavano (dandomi fiato) e ritornavano mediamente ogni due- tre minuti. Verso le 23.45 ho preso un buscopan, ma i dolori con aggiunta di nausea sono proseguiti sino alle 3 del mattino.
In riferimento ad una simile sintomatologia avuta ad ottobre scorso e conclusasi haimè con intervento chirurgico per occlusione intestinale dovuta alle aderenze, le chiedo se devo preoccuparmi, fare prevenzione di qualcosa.
E' una colite, è la pancreatite che non ha nulla a che fare con le aderenze o sono proprio blocchi intestinali creati da aderenze che poi fortunatamente si sbloccano volontariamente?
La mia preoccupazione è che si possa ripetere la situazione di ottobre con una nuova aderenza e quindi nuovo intervento.
Soffrendo di pancreatite cronica richiedo se può essere questa la causa o si tratta di colon irritabile o ancora, spero di no, di nuove aderenze che mi creano un blocco temporaneo.
Cosa mi suggerite di fare, che prevenzione? Ho già una dieta controllata un caffè ogni due tre giorni, pochissimi grassi, niente alcol, non so se c'è qualche cibo in particolare che nel mio caso mi arreca danno.
Help
grazie
[#1]
Uno stile di vita sano ed idoneo alla sua pancreatite cronica
è l'unico consiglio possibile.
Cordialità
è l'unico consiglio possibile.
Cordialità
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
É difficile dare suggerimenti sulla prevenzione se non sono ben chiare le cause. Credo sia utile una valutazione diretta da parte del suo medico.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#6]
Sia la pancreatite cronica, che la sindrome aderenziale, che un eventuale colon irritabile possono giustificare i dolori da lei riferiti.
Il fatto che non abbiano beneficiato dell'antispastico farebbe propendere per l'origine pancreatica,
ma come potrà intuire
si tratta di un genere di valutazioni che necessitano di una valutazione diretta dell'addome da parte del suo medico.
Il fatto che non abbiano beneficiato dell'antispastico farebbe propendere per l'origine pancreatica,
ma come potrà intuire
si tratta di un genere di valutazioni che necessitano di una valutazione diretta dell'addome da parte del suo medico.
[#11]
Utente
Gent.mi Medici
Vi comunico gli esami che ho fatto due giorni dopo quelle crisi addominali che vi ho descritto.
Lipasi, amilasi, transaminasi, GGT, LDH, Colinesterasi, albumina, ammonio e fosfatasi normali.
Invece:
Acidi Biliari 31 (fino a 10)
Aldolasi 10.8 ( 05 - 7.6)
Mioglobina 101 (16 - 96)
per l'emocromo
PDW 9,5 ratio (12 - 16.5)
G.neutrofili% 78 ( 35 - 75)
Linfociti % 14.7 (20 - 55)
Detto questo, tra quelle ipotesi, pancreatite, sindrome aderenziale e colon irritato, cosa mi potrebbe essere successo?
C'è bisogno di altre indagini?
grazie
cordiali saluti
Vi comunico gli esami che ho fatto due giorni dopo quelle crisi addominali che vi ho descritto.
Lipasi, amilasi, transaminasi, GGT, LDH, Colinesterasi, albumina, ammonio e fosfatasi normali.
Invece:
Acidi Biliari 31 (fino a 10)
Aldolasi 10.8 ( 05 - 7.6)
Mioglobina 101 (16 - 96)
per l'emocromo
PDW 9,5 ratio (12 - 16.5)
G.neutrofili% 78 ( 35 - 75)
Linfociti % 14.7 (20 - 55)
Detto questo, tra quelle ipotesi, pancreatite, sindrome aderenziale e colon irritato, cosa mi potrebbe essere successo?
C'è bisogno di altre indagini?
grazie
cordiali saluti
[#12]
I valori che segnala non consentono alcun particolare sospetto.
In particolare, atteso che la sua pancreatite cronica è nota,
colon irritabile e sindrome aderenziale non sono verificabili attraverso esami sierologici ma attraverso valutazione clinica,
pertanto le riproporrei quanto scritto in replica #6.
Cordiali Saluti
In particolare, atteso che la sua pancreatite cronica è nota,
colon irritabile e sindrome aderenziale non sono verificabili attraverso esami sierologici ma attraverso valutazione clinica,
pertanto le riproporrei quanto scritto in replica #6.
Cordiali Saluti
[#13]
Utente
Grazie Dr Quatraro
Parlando con il mio medico di base stamani, lui pensa che si tratti di una sofferenza delle vie biliari, mi ricordava che in una precedente RMN addominale, c'era una parte che così recitava:
"Il coledoco presenta calibro regolare, senza inclusi litiasici a livello iuxtapapillare mentre diventa stenotico come da compressione nella stessa area, per un tratto lungo circa 1,5 cm, per poi divenire di nuovo visibile, con calibro regolare fino all'ilo epatico. Colecisti con pareti ispessite e irregolari, a fragola e con presenza di sludge"
Mi ha consigliato di rivolgermi ad un Gatroenterologo
Alla luce di ciò può dirmi qualcosa,
grazie
cordialmente
Parlando con il mio medico di base stamani, lui pensa che si tratti di una sofferenza delle vie biliari, mi ricordava che in una precedente RMN addominale, c'era una parte che così recitava:
"Il coledoco presenta calibro regolare, senza inclusi litiasici a livello iuxtapapillare mentre diventa stenotico come da compressione nella stessa area, per un tratto lungo circa 1,5 cm, per poi divenire di nuovo visibile, con calibro regolare fino all'ilo epatico. Colecisti con pareti ispessite e irregolari, a fragola e con presenza di sludge"
Mi ha consigliato di rivolgermi ad un Gatroenterologo
Alla luce di ciò può dirmi qualcosa,
grazie
cordialmente
[#14]
Non so quanto sia datato l'esame riportato ma è opportuna una valutazione diretta da parte di uno specialista gastroenterologo (con competenze endoscopiche) riguardo a quella che appare una stenosi coledocica da cause non meglio definite.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 3k visite dal 09/03/2014.
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Approfondimento su Colon irritabile
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