Coprostasi
Gentili Dottori, grazie innanzitutto per il servizio offerto.
Sabato scorso, pur avvertendo lo stimolo di evacuare, non riuscivo ad andare in bagno a causa della presenza nel retto di feci molto dure.
Mi sono spaventata e sono andata al PS. Il medico di turno mi ha fatto fare un rx all'addome col seguente. risultato: non aria libera sottodiaframmatica né livelli idroaerei significativi. Dopodiché ha provveduto manualmente a liberarmi l'ampolla rettale. Al momento di dimettermi però ha detto che avevo un tratto del colon occupato da feci e che pertanto avrei dovuto seguire una dieta liquida ed effettuare dei clisteri evacuativi.
Appena giunta a casa, prima ancora di effettuare il clistere, sono riuscita ad emettere poche feci morbide e di diametro ridotto. Ho poi effettuato il clistere ma senza alcun risultato. Ho ripetuto il clistere il mattino seguente e anche in questa circostanza l'evacuazione è stata irrisoria. Ormai sono trascorsi 4 gg dalla visita al PS e, poiché la dieta liquida cominciava a debilitarmi, anche su consiglio del medico curante ho ripreso una normale alimentazione. Il medico però mi ha detto anche di assumere il Levolac. Ieri sera ne ho preso un cucchiaio e stamattina sono riuscita ad andare in bagno ma si è trattato sempre di poche feci morbide e di diametro ridotto. Non ho dolori all'addome solo un lievissimo senso di nausea e diciamo che non mi sento proprio in forma. Il medico curante ha provveduto a tastarmi il ventre senza rilevare alcunché. Dice pure di aver avvertito gorgoglio, ma ha aggiunto che se si tratta di un deposito di piccole dimensioni è normrale non riuscire a rilevarlo in questo modo. Aggiungo che ho sempre sofferto di stitichezza, sin da piccola. Le mie evacuazioni sono nel numero di 2 volte a settimana.
Ora non so cosa fare: il medico consiglia di continuare l'assunzione del levolac, ma questo medicinale mi dà un po' fastidio per la produzione di aria. Inoltre temo che il malessere sia dovuto più a questi strapazzamenti che a una coprostasi che non posso sapere se si è risolta o meno. Cosa mi consigliate? Scusate la prolissità dettata dall'apprensione nonché dal desiderio di essere il più chiara possibile. Ringrazio sin d'ora chiunque voglia aiutarmi.
Sabato scorso, pur avvertendo lo stimolo di evacuare, non riuscivo ad andare in bagno a causa della presenza nel retto di feci molto dure.
Mi sono spaventata e sono andata al PS. Il medico di turno mi ha fatto fare un rx all'addome col seguente. risultato: non aria libera sottodiaframmatica né livelli idroaerei significativi. Dopodiché ha provveduto manualmente a liberarmi l'ampolla rettale. Al momento di dimettermi però ha detto che avevo un tratto del colon occupato da feci e che pertanto avrei dovuto seguire una dieta liquida ed effettuare dei clisteri evacuativi.
Appena giunta a casa, prima ancora di effettuare il clistere, sono riuscita ad emettere poche feci morbide e di diametro ridotto. Ho poi effettuato il clistere ma senza alcun risultato. Ho ripetuto il clistere il mattino seguente e anche in questa circostanza l'evacuazione è stata irrisoria. Ormai sono trascorsi 4 gg dalla visita al PS e, poiché la dieta liquida cominciava a debilitarmi, anche su consiglio del medico curante ho ripreso una normale alimentazione. Il medico però mi ha detto anche di assumere il Levolac. Ieri sera ne ho preso un cucchiaio e stamattina sono riuscita ad andare in bagno ma si è trattato sempre di poche feci morbide e di diametro ridotto. Non ho dolori all'addome solo un lievissimo senso di nausea e diciamo che non mi sento proprio in forma. Il medico curante ha provveduto a tastarmi il ventre senza rilevare alcunché. Dice pure di aver avvertito gorgoglio, ma ha aggiunto che se si tratta di un deposito di piccole dimensioni è normrale non riuscire a rilevarlo in questo modo. Aggiungo che ho sempre sofferto di stitichezza, sin da piccola. Le mie evacuazioni sono nel numero di 2 volte a settimana.
Ora non so cosa fare: il medico consiglia di continuare l'assunzione del levolac, ma questo medicinale mi dà un po' fastidio per la produzione di aria. Inoltre temo che il malessere sia dovuto più a questi strapazzamenti che a una coprostasi che non posso sapere se si è risolta o meno. Cosa mi consigliate? Scusate la prolissità dettata dall'apprensione nonché dal desiderio di essere il più chiara possibile. Ringrazio sin d'ora chiunque voglia aiutarmi.
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Gentile amica, abbandoni il lattulosio che, fermentando, le procurerà forti gonfiori addominali.
Al suo posto utilizzi (sotto controllo medico) prodotti a base di polietilenglicole (PEG).
Ovviamente, ove non lo avesse già fatto, modifichi la dieta aumentando la quantità di fibre e di acqua assunta quotidianamente!
Resto a sua disposizione!
Cordiali saluti!
Al suo posto utilizzi (sotto controllo medico) prodotti a base di polietilenglicole (PEG).
Ovviamente, ove non lo avesse già fatto, modifichi la dieta aumentando la quantità di fibre e di acqua assunta quotidianamente!
Resto a sua disposizione!
Cordiali saluti!
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.8k visite dal 04/03/2014.
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