Amaro in bocca e fastidio alla gola
Gent.mi dottori,
vi chiedo un consulto per mio marito che da parecchi anni soffre di disturbi diagnosticati come reflusso gastroesofageo. Tutto è iniziato nel 2009, vedasi consulto "stanchezza eccessiva e citomegalovirus", quando in seguito a quell'episodio ha intrapreso una cura con farmaci specifici per il reflusso (prima lansoprazolo esomeprazolo e ora pantoprazolo) associata ai periodi più intensi a levosulpiride. In questi anni ha passato periodi di benessere intervallati da periodi di crisi (eruttazioni a vuoto, nausea, dispepsia, stanchezza) in cui i sintomi tornavano. La terapia del gastroenterologo era di 2 mesi di farmaci e due mesi di interruzione.
Visti gli scarsi risultati si è deciso di provare a sentire il parere di un altro gastroenterologo (settembre 2013) che gli ha dato la seguente cura: 2-3 mesi di pantoprazolo da 40 mg + motilex + gastrotuss alla sera. Poi si sarebbe dovuto passare al pantoprazolo da 20 e continuare per molto tempo dicendo che questa cura non doveva essere interrotta come invece veniva fatto precedentemente.
Iniziata la terapia ha cominciato ad avvertire molta nausea che a detta del gastroenterologo era dovuta al motilex e quindi gli è stato indicato di sospenderlo. La nausea è passata ma ogni tanto comunque avvertiva eruttazioni a vuoto e stanchezza. A gennaio 2014 come detto dal gastroenterologo è passato al pantoprazolo da 20 mg ma a metà gennaio ha iniziato ad accusare un fastidio alla gola che nel giro di una settimana è peggiorato tanto da doversi recare al pronto soccorso in quanto non riusciva a deglutire e aveva dolore nella regione della laringe. Il referto è stato laringo tracheite da reflusso gastroesofageo. Gli è stata data una cura con gli stessi farmaci che prendeva prima ma con dosi superiori per pantoprazolo, da 20 mg 1 volta al giorno a 40 mg 2 volte al giorno. Nei giorni a seguire la sensazione di nodo in gola si è affievolito pian piano ma è comparsa una strana sensazione di bocca amara che soprattutto in determinati periodi si acutizza dopo i pasti per scomparire la notte. Nel corso di questi 20 giorni dall’inizio della cura i sintomi sono calati ma rimane questo strano gusto di amaro in bocca che anche se minore va e viene e una stanchezza intensa che gli impedisce di lavorare (svolge un’attività molto faticosa, è un fabbro e capita quindi di fare grandi sforzi)
C’è da dire che in questi 5 anni abbiamo avuto diverse disgrazie che ci hanno “provato” emotivamente e lui non riesce molto a farsi forza soprattutto per questi problemi di salute che ormai ci sono da troppi anni.
Volevo chiedere se è normale che con la terapia che stava facendo sia venuto il reflusso laringofaringeo, se questi sintomi durino così a lungo e quanto incide la componente psicologica visto che ho notato in certe occasioni che il rilassamento affievolisce i sintomi.
vi chiedo un consulto per mio marito che da parecchi anni soffre di disturbi diagnosticati come reflusso gastroesofageo. Tutto è iniziato nel 2009, vedasi consulto "stanchezza eccessiva e citomegalovirus", quando in seguito a quell'episodio ha intrapreso una cura con farmaci specifici per il reflusso (prima lansoprazolo esomeprazolo e ora pantoprazolo) associata ai periodi più intensi a levosulpiride. In questi anni ha passato periodi di benessere intervallati da periodi di crisi (eruttazioni a vuoto, nausea, dispepsia, stanchezza) in cui i sintomi tornavano. La terapia del gastroenterologo era di 2 mesi di farmaci e due mesi di interruzione.
Visti gli scarsi risultati si è deciso di provare a sentire il parere di un altro gastroenterologo (settembre 2013) che gli ha dato la seguente cura: 2-3 mesi di pantoprazolo da 40 mg + motilex + gastrotuss alla sera. Poi si sarebbe dovuto passare al pantoprazolo da 20 e continuare per molto tempo dicendo che questa cura non doveva essere interrotta come invece veniva fatto precedentemente.
Iniziata la terapia ha cominciato ad avvertire molta nausea che a detta del gastroenterologo era dovuta al motilex e quindi gli è stato indicato di sospenderlo. La nausea è passata ma ogni tanto comunque avvertiva eruttazioni a vuoto e stanchezza. A gennaio 2014 come detto dal gastroenterologo è passato al pantoprazolo da 20 mg ma a metà gennaio ha iniziato ad accusare un fastidio alla gola che nel giro di una settimana è peggiorato tanto da doversi recare al pronto soccorso in quanto non riusciva a deglutire e aveva dolore nella regione della laringe. Il referto è stato laringo tracheite da reflusso gastroesofageo. Gli è stata data una cura con gli stessi farmaci che prendeva prima ma con dosi superiori per pantoprazolo, da 20 mg 1 volta al giorno a 40 mg 2 volte al giorno. Nei giorni a seguire la sensazione di nodo in gola si è affievolito pian piano ma è comparsa una strana sensazione di bocca amara che soprattutto in determinati periodi si acutizza dopo i pasti per scomparire la notte. Nel corso di questi 20 giorni dall’inizio della cura i sintomi sono calati ma rimane questo strano gusto di amaro in bocca che anche se minore va e viene e una stanchezza intensa che gli impedisce di lavorare (svolge un’attività molto faticosa, è un fabbro e capita quindi di fare grandi sforzi)
C’è da dire che in questi 5 anni abbiamo avuto diverse disgrazie che ci hanno “provato” emotivamente e lui non riesce molto a farsi forza soprattutto per questi problemi di salute che ormai ci sono da troppi anni.
Volevo chiedere se è normale che con la terapia che stava facendo sia venuto il reflusso laringofaringeo, se questi sintomi durino così a lungo e quanto incide la componente psicologica visto che ho notato in certe occasioni che il rilassamento affievolisce i sintomi.
Sembra trattarsi di ansia e reflusso.
Ha eseguito la gastroscopia?
Cordialmente
Ha eseguito la gastroscopia?
Cordialmente

Utente
buongiorno dottore,
la gastroscopia è stata eseguita nel 2009 quando sono incominciati i sintomi e da li è stata effettuata la diagnosi di reflusso.
Questa volta (febbraio 2014) quando è andato in pronto soccorso per il dolore alla gola gli è stata fatta una laringoscopia.
Dopo che ho chiesto il consulto non ha più avuto l'amaro in bocca (quindi sono 2 giorni) ma ha avuto un pò di mal di gola con calo di voce. Può essere sempre dovuto alla laringe infiammata e quindi più debole.
Quanto tempo ci vuole per far si che la laringe si disinfiammi.
la ringrazio anticipatamente per il suo tempo.
saluti
la gastroscopia è stata eseguita nel 2009 quando sono incominciati i sintomi e da li è stata effettuata la diagnosi di reflusso.
Questa volta (febbraio 2014) quando è andato in pronto soccorso per il dolore alla gola gli è stata fatta una laringoscopia.
Dopo che ho chiesto il consulto non ha più avuto l'amaro in bocca (quindi sono 2 giorni) ma ha avuto un pò di mal di gola con calo di voce. Può essere sempre dovuto alla laringe infiammata e quindi più debole.
Quanto tempo ci vuole per far si che la laringe si disinfiammi.
la ringrazio anticipatamente per il suo tempo.
saluti
In genere una settimana circa.
Saluti
Saluti

Utente
Ma mio marito sono ormai tre settimane che è in cura con IPP e continua ad avere questi fastidi (seppur più lievi). Come mai in ospedale gli hanno detto di rifare un controllo dopo tre mesi?
E come è possibile che abbia avuto questo tipo di reflusso se era in cura con pantoprazolo (40mg 1 volta al giorno per 3 mesi e da 1 mese era passato al 20mg)?
Grazie ancora
E come è possibile che abbia avuto questo tipo di reflusso se era in cura con pantoprazolo (40mg 1 volta al giorno per 3 mesi e da 1 mese era passato al 20mg)?
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 32.3k visite dal 28/02/2014.
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