Gravidanza e colite ulcerosa (pancolite)
buongiorno, io è da due anni che soffro di colite ulcerosa (pancolite). Inizialmente prendevo 8 pastiglie al giorno di pentacol, Deltacortene (25/50 mg. in base al periodo). Poi siccome avevo ancora molti problemi, ho iniziato a prendere l'azatioprina, in seguito ho fatto vari tentativi di togliere il Delatcortene, ma pochi giorni dopo che non lo prendevo più mi iniziavano delle forti crisi, con diarrea, sangue e muco.
Ad un certo punto non rispondevo più al Deltacortene, così il mio gastroenterologo ha deciso di iniziare le flebo di Inflimax. Con quest'ultime ho iniziato subito a stare meglio. Ora è un anno e due mesi che faccio questa terapia e posso dire che la mia vita è migliorata decisamente. Come farmaci oltre all'inflimax prendo 8 pastiglie di Pentacol 800 al giorni e due di Azatioprina. Volevo sapere se con questo tipo di terapia è sconsigliata o meno una gravidanza.
Cordiali saluti
Ad un certo punto non rispondevo più al Deltacortene, così il mio gastroenterologo ha deciso di iniziare le flebo di Inflimax. Con quest'ultime ho iniziato subito a stare meglio. Ora è un anno e due mesi che faccio questa terapia e posso dire che la mia vita è migliorata decisamente. Come farmaci oltre all'inflimax prendo 8 pastiglie di Pentacol 800 al giorni e due di Azatioprina. Volevo sapere se con questo tipo di terapia è sconsigliata o meno una gravidanza.
Cordiali saluti
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Cara Utente, la letteratura scientifica non è concorde sull'utilizzo senza danno di alcuni farmaci in gravidanza in particolar modo della azatioprina e dell'infliximab. Quindi questi 2 li deve evitare almeno 6 mesi-1 anno, prima di concepire il bambino.
Non ci sono invece problemi a tal riguardo sull'utilizzo del Pentacol ed eventualmente, sotto stretto controllo medico, anche del cortisone.
Cordiali saluti
Non ci sono invece problemi a tal riguardo sull'utilizzo del Pentacol ed eventualmente, sotto stretto controllo medico, anche del cortisone.
Cordiali saluti
Dott M. Di Camillo
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dottorato di ricerca in fisiopatologia chirurgica e gastroenterologica
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Cara utente parliamo innanzitutto dell'infliximab: dai molti "case reports" e studi osservazionali è stato visto che la somministrazione di tale farmaco in gravidanza è sicura non comportando rischi per il nascituro (rischio non superiore rispetto alla popolazione normale). L'unico problema che si può presentare è durante l'allattamento in quanto dopo il 3 mese pare che il farmaco passi attraverso il latte materno. Per tale ragione al momento è opinione generale sospendere l'allattamento dopo tale periodo. Per quanto riguarda l'azatioprina da innumerevoli studi osservazionali e secondo linee guida internazionali recentissime appare chiaro che il farmaco non aumenta il rischio di gravidanza pre-termine, malformazioni del nascituto,ecc. Sembra ovvio tuttavia che nessun farmaco è indenne da effetti collaterali ma è sempre opportuno valutare il costo beneficio. Si sa per esempio che una riacutizzazione in gravidanza della malattia (che sia colite ulcerosa o m. di Crohn) può provocare parti pre-termine, aumento degli aborti spontanei e bambini sottopeso. Giusto per farle un esempio abbiamo avuto una nostra paziente in terapia con infliximab che ha avuto 2 splendidi gemelli!!!
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.6k visite dal 02/07/2008.
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