Reflusso, nodo in gola, difficoltà nel transito del bolo

Salve, sono un ragazzo di 23 anni che da 2 anni soffre di reflusso gastroesofageo e dallo stesso tempo assumo esomeprazolo 20.
I sintomi si sono rivelati piuttosto altalenanti nel tempo, dapprima solo con pirosi retrosternale, eruttazioni continue e dolore all'ultima costola destra (quella più in basso e solo se la si tocca con forza), per poi evolversi nel tempo in altre forme.
Mi spiego meglio: fino allo scorso ottobre il quadro clinico era stabile, anche se altalenante. Dallo scorso ottobre, anche in questo caso in maniera piuttosto altalenante, accuso un nodo in gola che compare la mattina dopo essermi svegliato (di solito mi sveglio con una sensazione di ansia paralizzante) e che permane per quasi tutto il giorno. Durante i pasti sento che il bolo fa fatica a scendere ma non in maniera sempre uguale diciamo. Talvolta si blocca in gola, talvolta nell'epigastrio, talvolta in sede retrosternale.
Essendo un soggetto ansioso sono conscio che ciò potrebbe essere dovuto dall'ansia e dallo stress. Un periodo mi sono liberato dal disturbo in seguito a una visita dal medico di base, che mi ha prescritto, oltre al lucen 20 che prendo gia da 2 anni e al gaviscon advance, anche lo xanax e il debridat.
DIciamo che sono passato da avere il nodo in gola a non averlo in un giorno esatto, dopo aver preso uno xanax (interrotto subito). Il problema, però, ora si è ripresentato in seguito all'assunzione di cannabis per 2 giorni. Nonostante non abbia più fumato il nodo alla gola permane e l'assunzione di xanax non sortisce alcun effetto, sia sul nodo in gola, sia sullo stato di apprensione generale che sto vivendo e che non mi fa più vivere ne avere rapporti sociali.
Il mio dubbio è che si tratti di qualcosa di spaventoso (ma credo che leggendo si fosse già capito).
Ho anche notato che in questi periodi ho episodi di risalita di acido fino in bocca quando erutto, cosa che non era mai successa.
E' possibile che un suggestionamento mentale provochi una disfagia immaginaria?
Una disfagia dovuta a cause ostruttive è solitamente permanente o può variare di intensità nell'arco della giornata?
Grazie in anticipo per la risposta.
[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Nulla di spaventoso, ma ha eseguito una gastroscopia ?

Da come descrive c'é in lei una forte componente ansiogena, ma bisogna escludere una possibile esofagite eosinofila (con le biopsie della mucosa esofagea). Il disturbo da lei riferito é abbastanza tipico di tale affezione:

>> Durante i pasti sento che il bolo fa fatica a scendere ma non in maniera sempre uguale diciamo. Talvolta si blocca in gola, talvolta nell'epigastrio, talvolta in sede retrosternale.<<

Ecco un articolo di riferimento presente sul sito:

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1591-esofagite-eosinofila.html

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Grazie mille Dottore,
l'ultima gastroscopia l'ho eseguita ad agosto 2013 ed evidenziava ernia iatale e gastrite cronica.
Prima di questa ebbi problemi a causa di un esofagite.
Domani comunque provvederò ad andare dal mio medico di base e farmi prescrivere una endoscopia.
Le ultime volte che mi ha visto ha liquidato tutto con i classici disturbi d'ansia, la quale sicuramente avrà la sua componente, ma credo che dopo 2 anni di esomeprazolo senza grossi risultati il quadro clinico vada rivisto.
Una domanda: ma dovrò continuare a prendere farmaci a vita?
Questa cosa genera in me uno stress enorme.
Grazie di nuovo per la (celerissima) risposta.
[#3]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Dome dicevo: bisogna escludere l'esofagite eosinofila.


Saluti


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