Inibitore di pompa

dovendo assumere cardioaspirina (prob. per sempre , per cardiopatia ipert.) , l'inibitore di pompa associato puo' creare effetti indesiderati o collaterali preso di continuo ? Grazie per la risposta.
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.1k 1.1k
Gentile utente, le segnalo il seguente articolo del Dott. Francesco Quatraro dovevtroverà tutte le risposte al suo quesito!
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1677-gli-inibitori-della-pompa-protonica-ppi-corretto-utilizzo-e-raccomandazioni.html

Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

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Dr. Andrea Re Nefrologo 8 1
Gent.mo paziente voglio porre alla sua attenzione un argomento di frequente riscontro nella mia pratica clinica.

Gli inibitori di pompa protonica sono pericolosi?

Gli inibitori di pompa sono fra gli antiacidi più usati per semplici e lievi gastriti ma dovrebbero essere usati per le ulcere, reflusso gastroesofageo e gastriti croniche importanti.

Uno studio evidenzia tassi di mortalità elevati tra gli assuntori più frequenti. L’efficacia degli inibitori di pompa protonica non è in dubbio, ma un italiano su 2 li usa quando non dovrebbe!!!

Sono farmaci noti, fra i più diffusi l’omeprazolo, il lansoprazolo, l’esomeprazolo. Sono efficaci ed il loro utilizzo ha reso curabili patologie difficili come le ulcere, ma il rischio di sovradosaggio è in agguato.

Nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica, una dose giornaliera di 10-20 mg può essere sufficiente mai superare tali dosaggi!!

L’emivita di eliminazione plasmatica di omeprazolo è in genere inferiore a un’ora sia dopo somministrazione giornaliera orale singola che ripetuta. Omeprazolo viene completamente eliminato dal plasma tra una dose e l’altra e non vi è quindi tendenza all’accumulo durante la somministrazione singola giornaliera. Quasi l’80% di una dose orale di omeprazolo viene escreto nelle urine in forma di metaboliti, il rimanente si ritrova nelle feci proveniente primariamente dalla secrezione biliare.

Quindi in presenza di severa insufficienza renale clearance della creatinina <10 ml min occorrerebbe ridurre la posologia somministrata!!

Gli Inibitori di pompa protonica. Se usati male aumentano il rischio di insufficienza renale (nefrite interstiziale acuta!!!)

Nel 2015 in una metanalisi pubblicata sul Canadian Medical Journal Association, emerge che un uso prolungato degli inibitori di pompa protonica risulta correlato a un aumento delle fratture osteoporotiche , delle infezioni da clostridium difficile e a una riduzione dei livelli di magnesio e di vitamina B12 nel sangue.

Allego una importante circolare AIFA BUONA LETTURA A TUTTI!

https://www.farmacovigilanza.eu/content/carenza-di-vitamina-b12-e-farmaci-inibitori-della-secrezione-gastrica

E ricordate sempre amici miei
la dieta è fondamentale per alleviare il reflusso gastroesofageo!!

DIETA PER IL REFLUSSO GASTROESOFAGEO

Tenere sotto controllo il peso è quanto richiedo ai miei pazienti, ancor prima di iniziare la terapia.

È questa, secondo gli esperti, l’unica raccomandazione riguardante lo stile di vita. Ben venga, dunque, l’attività fisica.
Per il momento, invece, sono stati parzialmente assolti gli alimenti ritenuti corresponsabili della malattia: caffè, caffeina, cioccolato, piatti piccanti, agrumi, cibi grassi e menta.
Sono cibi che il paziente affetto da malattia da reflusso può mangiare, purché non in abbondanza .

Non bisogna consumare pasti abbondanti, soprattutto a tarda sera. Altri due accorgimenti riguardano il fumo e l’alcol: evitandoli si attenuano i segni della malattia .
Importante è non sdraiarsi subito dopo un pasto e sollevare la testata del letto di 10-15 centimetri: così la forza di gravità impedisce la risalita del bolo alimentare!!