Pesantezza epigastrica ed aria nella pancia

salve
ho 23 anni ed a maggio 2013 ho effettuato una gastroscopia, come indagine per una disfagia, ed in più avevo avuto alcuni episodi di tachicardia e dispnea.
Questo il responso:

Esofago ben canalizzato, mucosa di aspetto normale fino al suo terzo inferiore dove si apprezza ernia iatale da scivolamento con reflusso in corso d''esame e con erosioni sparse in sede sovracardiale. Corpo gastrico normoconformato con mucosa iperemica.

Conclusioni:
Ernia iatale; erosioni del terzo inferiore del''esofago. gastropatia antrale

Terapia:
Pantoprazolo 40mg 60gg
peridon 30gg
gaviscon dopo i pranzi 60gg

Effettuata la terapia, è migliorata la disfagia( non scomparsa), diminuiti i rigurgiti acidi, dopo di che mi sono recato presso il mio medico di base per chiedere se continuare la terapia o meno, il quale mi ha confermato solamente il pantoprazolo ma diminuendolo al 20mg.

Questo i primi 2 mesi.

Verso novembre dello stesso anno, l''unico sintomo ad essere migliorato è la difficoltà di deglutizione.
Gli altri sintomi sono peggiorati, ed inoltre aumentati di numero ed intensità.

In poche parole da allora accuso sempre pesantezza toracica ( per essere preciso per lo più al centro dove si trova la linea che delimita i due pettorali, e spesso appena sotto al collo ). Sento la zona toracica come se fosse piena d''aria, stessa cosa nella pancia, ed in correlazione a ciò si odono forti borborigmi, sia ad orecchio nudo, sia il sottoscritto come sensazione di aria che si sposta nelle vari parti del corpo( intestino, torace ed esofago), provocando eruttazioni e flautolenze continue.
Molto spesso ho come la sensazione che sia proprio quest''aria a creare il problema del fastidio della pesantezza: Ho come la sensazione che l''aria ( come detto sopra sempre in movimento) si blocchi ed una volta ferma io avverto questa pesantezza.
In alcune occasioni, oltre il forte fastidio, mi provoca leggera dispnea e asma.

Inoltre aggiungo che ho preso pantoprazolo fino a novembre, tutti i giorni, fino a che un chirurgo, amico di famiglia, mi disse che il pantoprazolo, preso in grandi quantità faccia male, e lo smessi. Dopo questa decisione ho accusato nuovamente una forte disfagia, come inizialmente.

Ho pancia gonfia in modo evidente,le feci sono più e chiare del solito e vado in bagno ad urinare molto più spesso facendo piu fatica del solito a trattenere la stessa urina.

volevo porvi alcune domande:

- secondo voi tale sintomatologia, con tale intensità, nonostante la terapia, si può attribuire solo e solamente alla diagnosi effettuata mediante la gastroscopia effettuata? Cioè ernia iatale e reflusso?

- se si come posso ovviare a tale fastidiosa sintomatologia, visto che ad oggi conla terapia sopra citata non ho avuto miglioramenti?

- Dopo aver smesso l''assunzione quotidiana di pantoprazolo, la disfagia è aumentata notevolmente, è correlato il tutto? se si, devo continuare l''assunzione?

Potrebbe essere celiachia? o avrebbero dovuto accorgersene con la gastroscopia?

Grazie
[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Gentile utente, vedo che é stato consigliato "male" a sospendere il farmaco che era utile a controllare il reflusso anche se la dose non era ottimale. Credo sia utile affidarsi ad un gastroenterologo per risolvere i suoi problemi di reflusso e colon irritabile. Se la disfagia continua bisognerebbe anche escludere un'esofagite di tipo eosinofilo (con biopsie della mucosa esofagea).

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1591-esofagite-eosinofila.html

Cordiali saluti

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la pronta risposta.

Purtroppo la gastroscopia l'ho effettuata in ospedale e non tramite privato, e proprio per questo non sono stato seguito dopo la terapia. Comunque sia vista la sintomatologia, che è veramente intensa e fastidiosa, io non credo sia solamente un problema di ernia e reflusso, anche perchè la terapia assegnatami è stata rispettata e ho parlato anche con altre persone che hanno lo stesso problema e nessuno di questi mi ha parlato di una sintomatologia cosi evidente.

Io accuso sempre una pesantezza epigastrica ( con e senza aver mangiato, anche al mattino, dove noto soprattutto aria nella pancia), che mi limita anche a livello respiratorio ovviamente, oltre al fastidio del peso in se per se, e come se quando respirassi si muovesse aria nel corpo, sia in espirazione e sia in inspirazione. Arriva al punto che il peso diventa evidente ed allora inizio ad eruttare per sollevarmi, ma ciò è solo un sollievo momentaneo, in pratica è un circolo vizioso che va avanti per tutto il giorno ( immagini lei stesso che fastidio).

Inoltre da quando ho smesso il pantoprazolo si è ripresentato in modo accentuata la disfagia, e la pesantezza oltre che toracica, alla zona esofagea, che insieme ad altri sintomi quale stanchezza fisica, disturbi visivi e formicolio e diminuzione della sensibilità a varie parti del corpo ( sintomi accusati nell'ultimo periodo) che mi hanno fatto pensare al morbo celiaco.
E' totalmente da escludere secondo lei tale ipotesi?
[#3]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Una malattia celiaca ovviamente va esclusa con la ricerca degli anticorpi specifici. Riprenderei inoltre la terapia antisecretiva aggiungendo un procinetico per favorire lo svuotamento gastrico.

Cordialmente

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