Il mio intestino si è lievemente calmato nel senso che è
Salve,innanzitutto grazie per la vostra disponibilità.Vorrei chiedere dei consigli per quanto riguarda le mie ansie intestinali.è da poco più di un anno che soffro di una costante ansia e nevrosi nei riguardi del mio apparato intestinale.ogni qual volta devo uscire di casa per stare in compagnia o per fare anche un breve viaggio ho sempre avuto il timore (inizialmente anche INFONDATO)di incappare in un brutto mal di pancia.Questa paura si scatenò da un semplice e banale mal di pancia puramente casuale.Da allora si instaurò in me un forte disagio sociale.Non avevo sintomi costanti,ma ci pensavo sempre e comunque, fino a quando,dopo un anno di angosce mentali, sono cominciati ad apparire i veri sintomi,come evacuazioni numerose ed irregolari con un elevatissima quantità di aria intestinale.Così sono caduta in una profonda depressione convincendomi di non poter più avere una vita sociale e giungendo all'orlo della anoressia.Attualmente è da circa 7 che sto assumendo antidepressivi e un lieve antispastico associato a del diazepam e la mia salute emotiva ne ha giovato sensibilmente.Anche il mio intestino si è lievemente calmato nel senso che è da un bel pò che non ho ne diarrea ne stitichezza e forti spasmi.Restano problemi dovuti all'enorme quantità di gas che tal volta mi crea piccoli dolri e delle feci spezzettate e galleggianti(comunque solide e formate) a causa delle stesse quantità di gas.La mia domanda è:dato che,prima dell'insorgere dell'ansia non ho mai avuto problemi intestinali,la venuta e la permanenza di quest'ultimi sono da accreditare ad un problema di motilità intestinale(Il famoso colon irritabile)oppure è una conseguenza ancora ansiosa depressiva seppur mitigata inconsciamente?
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Il tutto appare riconducibile alla Sindrome dell'Intestino Irritabile.
Naturalmente turbe di natura psicologica possono condizionare notevolmente il quadro clinico.
Con il suo curante potrà convenire sulla necessità di utilizzare solo farmaci o di ricorrere piuttosto ad un supporto specialistico in tal senso.
Naturalmente turbe di natura psicologica possono condizionare notevolmente il quadro clinico.
Con il suo curante potrà convenire sulla necessità di utilizzare solo farmaci o di ricorrere piuttosto ad un supporto specialistico in tal senso.
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
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Utente
Grazie mille dottore per la cortesia di essersi interessato al mio caso.Mi conceda una richiesta di ulteriore chiarimento.I mie sintomi sono lontani da da forti spasmi come quelli descritti da coloro che soffrono da colon irritabile e la natura del mio alvo non è ne stitica ne diarroica.L'unico problema maggiormente invalidante è l'estremo gonfiore e la conseguente eccessiva Flatulenza,(rare volte confusa con lo stimolo di evacuazione)i quali sembrano prescindere da ciò di cui mi alimento.Si può parlare comunque di colon irritabile anche in assenza di alterata frequenza e consistenza delle feci?Dato che l'unica anomalia imputabile alle mie feci è quella di essere galleggianti?se così fosse quale potrebbe essere un disturbo simile a quello sospettato? Grazie .
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Utente
Egregio dottore lei è davvero gentile a rispondermi così chiaramente ma, forse io non mi esprimo altrettanto correttamente.Dopo 4-5 mesi di cura con gli antidepressivi,le mie evacuazioni pian piano sono cominciate a diminuire(non più di 3 al dì e in media 2) andando in bagno regolarmente.Attualmente sono piuttosto rare le vote in cui ho la sensazione di non essermi completamente svuotata(premettendo che soffro di emorroidi esterne da molti anni).Tuttavia,come già le ho scritto,le feci,quando sono piena di aria,nell'atto dell'evacuazione non sono continue(ma solide) e spessissimo galleggianti.Inoltre aggiungo che ho fatto i test x la celiachia e l'esito fu negativo più il test delle intolleranze alimentari,dove venne rilevata quella al latte,per cui per oltre 3 o 4 mesi mi privai di tutto ciò che potesse avere anche bassisime dosi di latte o lattosio,senza avere nemmeno un minimo miglioramento.Ad oggi però,con l'ausilio degli antidepressivi,il problema che mi perseguita maggiormente è il gonfiore,percepito quasi sempre nel plesso superiore sinistro,che se sfocia in grandi quantità di flatulenza,come accade quasi sempre,non mi da tensione.Questa importante quantità di aria emessa però,mi consenta una specificazione,è completamente inodore,cosa significa questo?inoltre questo questo fastidioso problema(cioè sento proprio il percorso del gas che si muove nell'intestino fino alla pesantezza rettale)nel 90% dei casi aumenta tantissimo di sera.Secondo il suo professionale pare cosa le fa pensare tutto questo?sono ancora residui di somatizzazioni inconsce o un colon irritabile?oppure tutt'altro? Grazie,grazie tanto.
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Il meteorismo fa parte del quadro clinico (come anche le <<feci galleggianti>>).
Aerofagia, antidepressivi, dismotilità ed altro ancora,
possono contribuire a determinare tale evenienza.
Utili antimeterorici come anche l'apporto professionale diretto di un bravo gastroenterologo.
Prego
Aerofagia, antidepressivi, dismotilità ed altro ancora,
possono contribuire a determinare tale evenienza.
Utili antimeterorici come anche l'apporto professionale diretto di un bravo gastroenterologo.
Prego
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Utente
Dottore,se lei mi concede ancora una volta la sua cortese attenzione,vorrei proporle un quesito più specifico sulla base dei soli sintomi predominanti:dato che l'aspetto emotivo sta migliorando,si può parlare di colon irritabile solo sulla base di meteorismo ed eccessiva flatulenza?
GRAZIE.
GRAZIE.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.3k visite dal 18/01/2014.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.