Malattia da reflusso e gastroscopia
Gent.mi Dottori,
ho 35 anni. Nel 2005 ho cominciato ad accusare disturbi gastrici (dispepsia con eruttazioni acide).
La prima gastroscopia (2005) ha evidenziato "lieve incontinenza del cardias e minute petecchie antrali - HP negativo". Ho assunto esomeprazolo 40mg (1cp die) e successivamente lansoprazolo 30mg (1cp die). Il farmaco azzerava qualsiasi disturbo o sintomo in maniera eccellente, ma alla fine di ogni ciclo di terapia entro le 48 ore i sintomi ricomparivano.
Nel 2007 ho effettuato una seconda gastroscopia (dopo 40 giorni di sospensione degli inibitori di pompa protonica) che ha evidenziato "incontinenza del cardias ed aspetti endoscopici di gastrite eritematosa focale lieve dell'antro - HP negativo". Effettuate biopsie multiple gastriche che hanno dato come esito "frustoli della mucosa del corpo gastrico esenti da alterazioni, frustoli della mucosa gastrica antrale con note edematoso-angectasiche del chorion". Ho continuato a fare cicli molto ravvicinati (praticamente uso cronico) di lansoprazolo 30mg (1cp die), riuscendo sotto terapia essenzialmente a "dimenticarmi" del problema, ma rimanendo così dipendente dall'assunzione del farmaco.
In questi anni confesso, con grave pentimento, di non aver badato eccessivamente alla dieta da seguire (preciso: non sono mai stato un gran mangiatore né bevitore, in generale, salvo che in situazioni particolari).
Da circa una settimana, NONOSTANTE LA CONSUETA TERAPIA, avverto un blando "morso" (forse molto blando, ma sono molto suggestionato) alla base dello sterno, sensazione di catarro e lieve bruciore alla laringe.
Vorrei sottopormi ad ulteriore gastroscopia ma, come altre volte è accaduto in questi anni, sono frenato dal dover sospendere il ciclo di lansoprazolo per i 30 (40?) giorni necessari alla preparazione.
Le mie domande sono:
1) è inevitabile sospendere il lansoprazolo prima della gastroscopia?
2) se sì, cosa posso fare per alleviare i disturbi (oltre OVVIAMENTE ad una dieta rigorosa) che non comprometta la diagnosi?
3) quanto è necessaria una gastroscopia di controllo nel mio caso?
4) è ancora oggi irreversibile un disturbo come il mio (nel 2007 sembrava di sì, a quanto diceva il mio gastroenterologo)?
Grazie di cuore.
Cordialità e Buon Anno.
PS
Sono MOLTO impressionabile su questo argomento, al punto da non essere sicuro dell'intensità dei sintomi, pertanto vi chiedo se possibile massima chiarezza nelle spiegazioni.
Distinti saluti
ho 35 anni. Nel 2005 ho cominciato ad accusare disturbi gastrici (dispepsia con eruttazioni acide).
La prima gastroscopia (2005) ha evidenziato "lieve incontinenza del cardias e minute petecchie antrali - HP negativo". Ho assunto esomeprazolo 40mg (1cp die) e successivamente lansoprazolo 30mg (1cp die). Il farmaco azzerava qualsiasi disturbo o sintomo in maniera eccellente, ma alla fine di ogni ciclo di terapia entro le 48 ore i sintomi ricomparivano.
Nel 2007 ho effettuato una seconda gastroscopia (dopo 40 giorni di sospensione degli inibitori di pompa protonica) che ha evidenziato "incontinenza del cardias ed aspetti endoscopici di gastrite eritematosa focale lieve dell'antro - HP negativo". Effettuate biopsie multiple gastriche che hanno dato come esito "frustoli della mucosa del corpo gastrico esenti da alterazioni, frustoli della mucosa gastrica antrale con note edematoso-angectasiche del chorion". Ho continuato a fare cicli molto ravvicinati (praticamente uso cronico) di lansoprazolo 30mg (1cp die), riuscendo sotto terapia essenzialmente a "dimenticarmi" del problema, ma rimanendo così dipendente dall'assunzione del farmaco.
In questi anni confesso, con grave pentimento, di non aver badato eccessivamente alla dieta da seguire (preciso: non sono mai stato un gran mangiatore né bevitore, in generale, salvo che in situazioni particolari).
Da circa una settimana, NONOSTANTE LA CONSUETA TERAPIA, avverto un blando "morso" (forse molto blando, ma sono molto suggestionato) alla base dello sterno, sensazione di catarro e lieve bruciore alla laringe.
Vorrei sottopormi ad ulteriore gastroscopia ma, come altre volte è accaduto in questi anni, sono frenato dal dover sospendere il ciclo di lansoprazolo per i 30 (40?) giorni necessari alla preparazione.
Le mie domande sono:
1) è inevitabile sospendere il lansoprazolo prima della gastroscopia?
2) se sì, cosa posso fare per alleviare i disturbi (oltre OVVIAMENTE ad una dieta rigorosa) che non comprometta la diagnosi?
3) quanto è necessaria una gastroscopia di controllo nel mio caso?
4) è ancora oggi irreversibile un disturbo come il mio (nel 2007 sembrava di sì, a quanto diceva il mio gastroenterologo)?
Grazie di cuore.
Cordialità e Buon Anno.
PS
Sono MOLTO impressionabile su questo argomento, al punto da non essere sicuro dell'intensità dei sintomi, pertanto vi chiedo se possibile massima chiarezza nelle spiegazioni.
Distinti saluti
[#1]
Non credo sia necessario eseguire una nuova gastroscopia nel suo caso (ne adesso, ne in futuro) e nel caso dovesse eseguita la terapia andrebbe sospesa almeno un mese prima.
Reputo però che lei abbia solo necessità di una terapia continuativa e in questo momento potrebbe essere utile, considerando i sintomi, incrementare il farmaco o assumere qualche antiacido di supporto. L'ansia, ovviamente, peggiora il quadro clinico.
Cordialmente.
Reputo però che lei abbia solo necessità di una terapia continuativa e in questo momento potrebbe essere utile, considerando i sintomi, incrementare il farmaco o assumere qualche antiacido di supporto. L'ansia, ovviamente, peggiora il quadro clinico.
Cordialmente.
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Gentilissimo Dott. Cosentino,
la ringrazio enormemente del Suo consulto. Non c'è stato migliore modo per iniziare il nuovo anno, che altrimenti sarebbe partito all'insegna di una terribile angoscia.
Mi permetto di entrare nello specifico della questione con una ulteriore domanda: lei tenderebbe quindi ad escludere lesioni dell'esofago? E il Gaviscon Advance può andare bene come supporto per il lansoprazolo?
Ancora grazie mille. Distinti saluti.
la ringrazio enormemente del Suo consulto. Non c'è stato migliore modo per iniziare il nuovo anno, che altrimenti sarebbe partito all'insegna di una terribile angoscia.
Mi permetto di entrare nello specifico della questione con una ulteriore domanda: lei tenderebbe quindi ad escludere lesioni dell'esofago? E il Gaviscon Advance può andare bene come supporto per il lansoprazolo?
Ancora grazie mille. Distinti saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.7k visite dal 01/01/2014.
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