Tonsillite, cistite, candida, dolori addome... colite?
Buon giorno,
scrivo per richiedere un'opinione, chiedendo di considerare la mia situazione nel suo insieme.
Nell'estate 2012, appena partita per le ferie, ho avuto forte mal di gola con placche. Ho preso antibiotici per oltre 10 giorni: le placche sono scomparse, ma il dolore rimaneva latente. Il medico di base mi ha fatto fare gli esami per la mononucleosi (avuta in passato), il tampone alla gola (risultato negativo) e mi ha prescritto un collutorio.
La sensazione non migliorava, così ho preso appuntamento con un otorino.
Nel frattempo ho visto comparire una macchia bianca e tonda sulle tonsille: il medico di base ha pensato a dei reflussi gastrici, così ho preso dei fermenti lattici.
L'otorino mi ha diagnosticato una tonsillite cronica da alleviare con una cura periodica con Axil e per quanto riguarda la macchia bianca ha detto essere una cisti.
Il dolore non si attenuava. In particolare un anno fa ho avuto un episodio che mi ha portato febbre alta (di solito non ho mai febbre).
Il medico di base mi ha fatto fare esami per la tiroide risultati leggermente fuori dal norma, un'ecografia al collo che ha mostrato linfonodi leggermente ingrossati e un'altra visita da otorino. Lo specialista (diverso dal precedente per motivi logistici) si è lamentato del fatto che non mi sono mai stati fatti esami del sangue generici e mi ha detto che quando le tonsilliti si fossero ripresentate mensilmente con placche febbre avrei dovuto subire una tonsillectomia.
Il medico di base non mi ha fatto fare gli esami del sangue e ogni volta che si ripresentava la tonsillite mi diceva di provare con collutorio.
Nella primavera ho avuto una cistite (mi capitava ogni 3/4 anni) curata in contemporanea ad una tonsillite con Aulin. Da quel momento però ho sempre sentito un leggero bruciore e degli impulsi forti a correre in bagno. Dopo poco ho avuto anche i sintomi della candida. Pensavo fosse tutto collegato, che dipendesse tutto dalla candida perché il mio medico mi ha prescritto solo ovuli e lavande.
Nel frattempo, dopo una forte tonsillite, sono entrata in lista d'attesa per la tonsillectomia (giugno). La cosa curiosa, è stata che da quel momento non ho più avuto alcuna tonsillite! Rimane un leggero fastidio, ma del tutto sopportabile.
Dopo la terza candida sono stata dalla ginecologa la quale mi ha prescritto una (lunga) cura con Flukimex (iniziata a fine luglio).
Rientrata dalle ferie, durante una cena con amici, sono stata malissimo: ho vomitato parecchio e il giorno dopo ho avuto dissenteria. Mi sentivo stanchissima, mi girava sempre la testa, vedevo male in particolare alla sera, sempre dolore allo stomaco e nausea.
La sostituta del mio medico mi ha fatto fare degli esami del sangue e mi ha prescritto una visita oculistica, dicendo comunque che poteva trattarsi di un virus intestinale. È risultata una leggera anemia (non mi è mai stato fatto fare l'esame del ferro), mentre l'oculista mi ha detto che ci vedo bene, posso aiutarmi in caso con degli occhiali da riposo. Ho iniziato una cura con Ferrograd e acido folico.
Per via di questo la tonsillectomia è saltata, riprogrammata per inizio novembre.
Prima dell'intervento ho chiesto di rifare gli esami ed è risultata nuovamente un'infezione alle vie urinarie, per quanto riguarda l'anemia mi è stato detto di continuare, come stavo facendo, prendendo il ferro durante il ciclo. In realtà lo stavo prendendo come da indicazione iniziale quotidianamente (avevo anche chiesto se era effettivamente necessaria una cura così).
Operazione cancellata per la seconda volta.
Sono stata da un urologo, il quale mi ha prescritto un antibiotico e mi ha fatto fare un'ecografia risultata nella norma. Dopo questo gli esami delle urine sono risultati negativi, ma io avverto ancora bruciore: l'urologo mi ha detto di prendere Florberry per 20 giorni.
A questo punto ero esausta di prendere medicine e non capire se tutto questo è collegato, così ho provato un'altra strada. Sono stata da un nutrizionista che ha detto essere tutto collegato, trovandomi delle intolleranze ai lieviti e al lattosio. Mi ha fornito una dieta per 2 mesi e mi ha anche prescritto degli esami del ferro (dopo il ciclo e interrompendo il Ferrograd) risultati nella norma tranne per l'indice anisocitosi RBC ancora leggermente alto 17,7%.
Ho iniziato la dieta e ho inviato al nutrizionista gli esami per capire come comportarmi con l'anemia (se gestibile con l'alimentazione o meno), ma non ho più ricevuto risposta.
Sono abbastanza demoralizzata perché non capisco bene la situazione e il mio medico di base ha sempre trattato ogni cosa singolarmente (così come tutti gli specialisti, tranne il nutrizionista). Il bruciore si ripresenta alla sera e mi sveglio nella notte per urinare.
Ora la mia domanda è: due anni fa ho avuto forti dolori e tensione all'addome e mi era stato detto essere colite, passata evitando cibi speziati, funghi, cipolle e verdura cruda, può derivare tutto da questo? Ho letto che le diete che potrebbero aiutare sono diverse da quello che sto seguendo ora, anzi vengono eliminati pasta e riso che ora mi sto sforzando a mangiare (non ne vado matta), non vorrei aggravare ulteriormente la situazione.
A chi devo rivolgermi?
E la tonsillectomia? Da cancellare o riprogrammare?
Ringrazio anticipatamente chiunque voglia darmi un parere.
scrivo per richiedere un'opinione, chiedendo di considerare la mia situazione nel suo insieme.
Nell'estate 2012, appena partita per le ferie, ho avuto forte mal di gola con placche. Ho preso antibiotici per oltre 10 giorni: le placche sono scomparse, ma il dolore rimaneva latente. Il medico di base mi ha fatto fare gli esami per la mononucleosi (avuta in passato), il tampone alla gola (risultato negativo) e mi ha prescritto un collutorio.
La sensazione non migliorava, così ho preso appuntamento con un otorino.
Nel frattempo ho visto comparire una macchia bianca e tonda sulle tonsille: il medico di base ha pensato a dei reflussi gastrici, così ho preso dei fermenti lattici.
L'otorino mi ha diagnosticato una tonsillite cronica da alleviare con una cura periodica con Axil e per quanto riguarda la macchia bianca ha detto essere una cisti.
Il dolore non si attenuava. In particolare un anno fa ho avuto un episodio che mi ha portato febbre alta (di solito non ho mai febbre).
Il medico di base mi ha fatto fare esami per la tiroide risultati leggermente fuori dal norma, un'ecografia al collo che ha mostrato linfonodi leggermente ingrossati e un'altra visita da otorino. Lo specialista (diverso dal precedente per motivi logistici) si è lamentato del fatto che non mi sono mai stati fatti esami del sangue generici e mi ha detto che quando le tonsilliti si fossero ripresentate mensilmente con placche febbre avrei dovuto subire una tonsillectomia.
Il medico di base non mi ha fatto fare gli esami del sangue e ogni volta che si ripresentava la tonsillite mi diceva di provare con collutorio.
Nella primavera ho avuto una cistite (mi capitava ogni 3/4 anni) curata in contemporanea ad una tonsillite con Aulin. Da quel momento però ho sempre sentito un leggero bruciore e degli impulsi forti a correre in bagno. Dopo poco ho avuto anche i sintomi della candida. Pensavo fosse tutto collegato, che dipendesse tutto dalla candida perché il mio medico mi ha prescritto solo ovuli e lavande.
Nel frattempo, dopo una forte tonsillite, sono entrata in lista d'attesa per la tonsillectomia (giugno). La cosa curiosa, è stata che da quel momento non ho più avuto alcuna tonsillite! Rimane un leggero fastidio, ma del tutto sopportabile.
Dopo la terza candida sono stata dalla ginecologa la quale mi ha prescritto una (lunga) cura con Flukimex (iniziata a fine luglio).
Rientrata dalle ferie, durante una cena con amici, sono stata malissimo: ho vomitato parecchio e il giorno dopo ho avuto dissenteria. Mi sentivo stanchissima, mi girava sempre la testa, vedevo male in particolare alla sera, sempre dolore allo stomaco e nausea.
La sostituta del mio medico mi ha fatto fare degli esami del sangue e mi ha prescritto una visita oculistica, dicendo comunque che poteva trattarsi di un virus intestinale. È risultata una leggera anemia (non mi è mai stato fatto fare l'esame del ferro), mentre l'oculista mi ha detto che ci vedo bene, posso aiutarmi in caso con degli occhiali da riposo. Ho iniziato una cura con Ferrograd e acido folico.
Per via di questo la tonsillectomia è saltata, riprogrammata per inizio novembre.
Prima dell'intervento ho chiesto di rifare gli esami ed è risultata nuovamente un'infezione alle vie urinarie, per quanto riguarda l'anemia mi è stato detto di continuare, come stavo facendo, prendendo il ferro durante il ciclo. In realtà lo stavo prendendo come da indicazione iniziale quotidianamente (avevo anche chiesto se era effettivamente necessaria una cura così).
Operazione cancellata per la seconda volta.
Sono stata da un urologo, il quale mi ha prescritto un antibiotico e mi ha fatto fare un'ecografia risultata nella norma. Dopo questo gli esami delle urine sono risultati negativi, ma io avverto ancora bruciore: l'urologo mi ha detto di prendere Florberry per 20 giorni.
A questo punto ero esausta di prendere medicine e non capire se tutto questo è collegato, così ho provato un'altra strada. Sono stata da un nutrizionista che ha detto essere tutto collegato, trovandomi delle intolleranze ai lieviti e al lattosio. Mi ha fornito una dieta per 2 mesi e mi ha anche prescritto degli esami del ferro (dopo il ciclo e interrompendo il Ferrograd) risultati nella norma tranne per l'indice anisocitosi RBC ancora leggermente alto 17,7%.
Ho iniziato la dieta e ho inviato al nutrizionista gli esami per capire come comportarmi con l'anemia (se gestibile con l'alimentazione o meno), ma non ho più ricevuto risposta.
Sono abbastanza demoralizzata perché non capisco bene la situazione e il mio medico di base ha sempre trattato ogni cosa singolarmente (così come tutti gli specialisti, tranne il nutrizionista). Il bruciore si ripresenta alla sera e mi sveglio nella notte per urinare.
Ora la mia domanda è: due anni fa ho avuto forti dolori e tensione all'addome e mi era stato detto essere colite, passata evitando cibi speziati, funghi, cipolle e verdura cruda, può derivare tutto da questo? Ho letto che le diete che potrebbero aiutare sono diverse da quello che sto seguendo ora, anzi vengono eliminati pasta e riso che ora mi sto sforzando a mangiare (non ne vado matta), non vorrei aggravare ulteriormente la situazione.
A chi devo rivolgermi?
E la tonsillectomia? Da cancellare o riprogrammare?
Ringrazio anticipatamente chiunque voglia darmi un parere.
[#1]
<<Sono stata da un nutrizionista che ha detto essere tutto collegato, trovandomi delle intolleranze ai lieviti e al lattosio>>,
purtroppo devo dirle che
1. non si trattai di un medico,
2. non posso convenire con quanto riferitole, per di più da un non medico.
La sua storia prevede più momenti di malessere, svincolati fra loro, ... tonsilliti, cistiti, etc.
se ora ha
<<forti dolori e tensione all'addome e mi era stato detto essere colite>>,
le chiedo se ha pensato di farsi visitare da un gastroenterologo.
COrdialmente
purtroppo devo dirle che
1. non si trattai di un medico,
2. non posso convenire con quanto riferitole, per di più da un non medico.
La sua storia prevede più momenti di malessere, svincolati fra loro, ... tonsilliti, cistiti, etc.
se ora ha
<<forti dolori e tensione all'addome e mi era stato detto essere colite>>,
le chiedo se ha pensato di farsi visitare da un gastroenterologo.
COrdialmente
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
Gentile dottore,
posso comprendere il suo personale scetticismo verso le figure "non medico", d'altra parte io chiedevo un'opinione, non su una figura professionale e il suo parere, ma le probabili cause e quindi direzioni da seguire.
Da due anni si susseguono una serie di stati di malessere ed è ovvio che una persona non viva bene.
Come scritto, i forti dolori all'addome risalgono a due anni fa, di recente ho accusato per un paio di settimane un dolore talvolta intenso, ma tutto si è sistemato dopo che ho iniziato la dieta suggerita dal nutrizionista.
Ho chiesto se la mia situazione può derivare dalla colite di due anni fa perché:
1. è stato il primo malessere che ho avuto
2. ho letto che molti dei miei sintomi corrispondono a quelli della colite
ma, non essendo io medico, ho voluto chiedere a chi ha competenza in materia.
Grazie e cordiali saluti
posso comprendere il suo personale scetticismo verso le figure "non medico", d'altra parte io chiedevo un'opinione, non su una figura professionale e il suo parere, ma le probabili cause e quindi direzioni da seguire.
Da due anni si susseguono una serie di stati di malessere ed è ovvio che una persona non viva bene.
Come scritto, i forti dolori all'addome risalgono a due anni fa, di recente ho accusato per un paio di settimane un dolore talvolta intenso, ma tutto si è sistemato dopo che ho iniziato la dieta suggerita dal nutrizionista.
Ho chiesto se la mia situazione può derivare dalla colite di due anni fa perché:
1. è stato il primo malessere che ho avuto
2. ho letto che molti dei miei sintomi corrispondono a quelli della colite
ma, non essendo io medico, ho voluto chiedere a chi ha competenza in materia.
Grazie e cordiali saluti
[#3]
Carissima signora,
le rispondo subito, limitatamente ai sintomi digestivi,
poichè la sua anamnesi riporta, in successione, patologie che non hanno, a mio modestissimo avviso, collegamento fra loro
(come già le ho scritto in replica #1).
Lei scrive
<<due anni fa ho avuto forti dolori e tensione all'addome e mi era stato detto essere colite>>
ed ora aggiunge
<<ho accusato per un paio di settimane un dolore talvolta intenso, ma tutto si è sistemato dopo che ho iniziato la dieta suggerita dal nutrizionista.>>,
pertanto devo specificare che il termine <<colite>> è aspecifico e spesso abusato. Posso immaginare che con tale termine si sia voluto indicare quella che più propriamente è chiamata Sindrome dell'Intestino Irritabile,
quadro complesso sia dal punto di vista clinico che dietetico,
che potrà approfondire leggendo questi articoli
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1848-colon-irritabile-o-sindrome-dell-intestino-irritabile-ibs-quale-terapia-e-quale-dieta-seguire.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1847-colon-irritabile-o-sindrome-dell-intestino-irritabile-quali-le-cause-e-come-fare-la-diagnosi.html
Inoltre quanto riferisce lascia trasparire un problema di tensione addominale (senza turbe dell'alvo?), verosimilmente legato al meteorismo (naturalmente occorre visita diretta), controllabile con antimeteorici ed abolizione di cibi flatogeni (legumi, eccessi di fibre, bevande gasate, grassi, fritti, etc.).
Quanto al non-medico tengo a precisare che non si tratta di scetticismo, ma di realismo e salvaguardia dell'atto medico nell'interesse del paziente.
Semplicemente un non-medico non può per assenza di specifiche competenze culturali, oltre che per legge, avventurarsi in diagnosi di sorta.
Saluti Cordiali
le rispondo subito, limitatamente ai sintomi digestivi,
poichè la sua anamnesi riporta, in successione, patologie che non hanno, a mio modestissimo avviso, collegamento fra loro
(come già le ho scritto in replica #1).
Lei scrive
<<due anni fa ho avuto forti dolori e tensione all'addome e mi era stato detto essere colite>>
ed ora aggiunge
<<ho accusato per un paio di settimane un dolore talvolta intenso, ma tutto si è sistemato dopo che ho iniziato la dieta suggerita dal nutrizionista.>>,
pertanto devo specificare che il termine <<colite>> è aspecifico e spesso abusato. Posso immaginare che con tale termine si sia voluto indicare quella che più propriamente è chiamata Sindrome dell'Intestino Irritabile,
quadro complesso sia dal punto di vista clinico che dietetico,
che potrà approfondire leggendo questi articoli
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1848-colon-irritabile-o-sindrome-dell-intestino-irritabile-ibs-quale-terapia-e-quale-dieta-seguire.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1847-colon-irritabile-o-sindrome-dell-intestino-irritabile-quali-le-cause-e-come-fare-la-diagnosi.html
Inoltre quanto riferisce lascia trasparire un problema di tensione addominale (senza turbe dell'alvo?), verosimilmente legato al meteorismo (naturalmente occorre visita diretta), controllabile con antimeteorici ed abolizione di cibi flatogeni (legumi, eccessi di fibre, bevande gasate, grassi, fritti, etc.).
Quanto al non-medico tengo a precisare che non si tratta di scetticismo, ma di realismo e salvaguardia dell'atto medico nell'interesse del paziente.
Semplicemente un non-medico non può per assenza di specifiche competenze culturali, oltre che per legge, avventurarsi in diagnosi di sorta.
Saluti Cordiali
[#4]
Utente
Grazie dottore,
ho usato il termine colite perché è quello che ha detto il mio medico di base quando ho descritto i sintomi.
Non ho fenomeni di meteorismo e a parte i legumi (senza abusarne) e un bicchiere di birra ogni tanto non prendo altro di quello che ha indicato.
Grazie per il link di approfondimento.
Cordiali saluti
ho usato il termine colite perché è quello che ha detto il mio medico di base quando ho descritto i sintomi.
Non ho fenomeni di meteorismo e a parte i legumi (senza abusarne) e un bicchiere di birra ogni tanto non prendo altro di quello che ha indicato.
Grazie per il link di approfondimento.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.8k visite dal 16/12/2013.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.