Colon irritabile e presunte intolleranze alimentari

Buongiorno,da due anni circa soffro di diarrea e dolori addominali, sono arrivata ad andare in bagno 3/4 volte al giorno. Ho fatto tutti gli esami possibili immaginabili per cercarne la causa: prima la gastroscopia con biopsie duodenali per escludere la celiachia, in seguito la colonscopia con biopsie multiple per controllare l’intestino ed escludere che non ci fosse una colite microscopica. Ho anche fatto i test per le allergie alimentari. Nessuno di questi esami ha riscontrato anomalie, per questo mi è stato diagnosticato da entrambi i medici da cui sono stata seguita, la sindrome del colon irritabile. Mi sono stati prescritti diversi farmaci, dapprima antispastici e diversi probiotici e fermenti lattici poi ansiolitici per agire in maniera centrale anche sulla componente ansiosa. Premetto che sono sempre stata un soggetto ansioso e nervoso e che fin da bambina ho sempre avuto problemi alla pancia o allo stomaco, ma nell’ultimo periodo questo problema era diventato insostenibile e invalidante tanto da crearmi anche disturbi psicologici. Tutti i farmaci che mi sono stati prescritti non hanno risolto il problema che anzi andava aumentando. A fine aprile, mi sono rivolta ad un terzo gastroenterologo, il quale mi ha detto di provare a sospendere l’assunzione della pillola (Yaz) per due mesi poichè riteneva che, seppur in rari casi, questa potesse causare disturbi intestinali simili a quelli da me accusati. Sempre a fine aprile, ho fatto il DRIA test per le intolleranze alimentari, che ha evidenziato un’intolleranza al lievito chimico e naturale e alla carne suina/insaccati. Mi è stata quindi prescritta una dieta a rotazione. Con la sospensione della pillola e la dieta, i miei problemi si sono radicalmente ridotti, ossia ho avuto rare scariche di diarrea durante l''estate. Non sapevo se il merito di questo benessere fosse computabile all’assenza della pillola e/o alla dieta, fatto sta che mi sentivo meglio. Il gastroenterologo mi ha consigliato di sospendere la pillola per due mesi, vedere come stavo ed eventualmente provare a riprenderne un’altra. Così ho fatto, dopo una visita ginecologica, ho provato a prendere un''altra pillola (Klaira) e non c''è stato nessun peggioramento. A quel punto mi sono affidata totalmente alla dieta. Conosco il forte dibattito tra medici e test delle intolleranze alimentari non validati scientificamente ma capirete anche voi che dopo aver girato ben tre gastroenterologi, una persona giovane come me con questi problemi avrebbe fatto di tutto! Da settembre, finite le vacanze, ho notato che al mattino, pur non facendo colazione prima di uscire di casa arrivava puntualmente una scarica di feci non formate, così, su consiglio di conoscenti che dicono di "stare benissimo", ho eseguito anche il Vega test con una naturopata, secondo la quale dovrei ricominciare una nuova dieta, senza glutine, latticini, lievito pomodoro, ecc...sono davvero confusa e mi chiedo che senso abbia. Aiutatemi, qualsiasi consiglio è ben accetto!
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
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Utente
Utente
La ringrazio molto per avermi fornito il link di questo articolo molto esaustivo.
Quando si parla di "dieta a bassi contenuti di FODMAPs" si intende come "regola del buon senso" da seguire tutta la vita per chi ha problemi di colon irritabile oppure deve essere prescritta e seguita da un dietologo? Da quel che ho capito porta ad una riduzione degli alimenti interessati non alla loro eliminazione e successiva reintegrazione, è corretto? Vedo che c'è segnata anche la pasta, quindi il glutine..io in passato ho fatto 6 mesi una dieta levando esclusivamente il glutine ed effettivamente stavo meglio ma mi è stato spiegato che chiunque con i miei problemi di pancia o con problemi digestivi starebbe meglio ma probabilmente solo per un certo periodo di tempo, dopodiché si tornerebbe a star male, e quindi non era necessario continuare. Con tutto il rispetto per chi soffre di celiachia, penso che sia più facile trovare una soluzione al loro problema visto che attualmente sono in commercio molti alimenti sostitutivi senza glutine, piuttosto che un "semplice" colon irritabile come il mio che ti rende la vita impossibile e non esiste una terapia univoca della malattia...possibile che ogni specialista che ho consultato mi abbia presentato una dieta differente e sempre con risultati non ottimali? Un celiaco per vivere bene leva il glutine, com'è pensabile che uno che soffre di colon irritabile debba andare a rovistare nell'intera piramide alimentare per cercare dov'è il problema?! Son davvero perplessa..alla fine si finisce per credere a quello che dicono i naturopati, ecc. sulle presunte intolleranze alimentari finendo a seguire diete insensate che apparentemente danno un po' di sollievo alla pancia ma ci rovinano da qualche altra parte.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
La terapia del colon irritabile è parecchio complessa
e spesso con parziali risultati,
inoltre va personalizzata da un gastroenterologo competente sull'argomento.

Cordialmente
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