Pantorc 40 e Ranitidina 300

Gentili dottori,ho 33 anni e dal 2005 ho avuto problemi gastroenterologici, chirurgici e,oggi,anche psicologici.Vorrei citare solo i fatti che meritano di essere menzionati.
Un’appendicite non riconosciuta sfociata in peritonite nel 2005 con sospetto morbo di Crohn scongiurato dopo molte indagini invasive.Per due anni ho fatto terapie antibiotiche e cortisoniche(persisteva la febbre e si ipotizzava una patologia autoimmune).
Un intervento di ernia inguinoscrotale e varicocele nel 2010(operazione con esito negativo:dopo 3 anni ho una recidiva,una nuova ernia a dx,una ombelicale e un prolasso emorroidario di 4°grado).Nel mezzo un intervento ai turbinati con laser nel 2006(gli specialisti non hanno saputo spiegare perché dopo l’appendicectomia si sia sviluppata una sorta di infiammazione aspecifica delle mucose,talché hanno pensato a una“disfunzione immunitaria”senza giungere a una diagnosi e che forse con gli anni sarei stato meglio).Tutto ciò ha provocato un crollo psicologico(intervento psichiatrico e farmacologico).Allo stato la terapia che seguo è: Pantorc 40 mg,EN 2 mg cp,Zoloft 50 mg cp,Minias 20 gocce(talvolta assumo lassativi come Movicol,cicli di Folina,Venoruton,Dibase).Infine,dal 2005 ho iniziato a soffrire di ernia iatale e esofagite da reflusso. Per tutte queste ragioni da 8 anni faccio uso quotidiano di Pantorc 40 mg:all’inizio per curare reflusso e gastrite,poi come protettore durante la terapia cortisonica e infine per il bruciore che lo Zoloft mi causa.I medici hanno ritenuto che potessi prendere il Pantorc“per quanto tempo volessi anche nella dose di 40 mg”aggiungendo che“sono farmaci che si possono utilizzare per tutta la vita, anche tutti i giorni!"
Solo da qualche mese,dopo EGDS,mi è stata consigliata la Ranitidina 300 (una cp. la sera).
Chiedo scusa per la lunghezza.Ora vorrei fare,per favore,qualche domanda prima di sostituire il Pantorc 40 con la Ranitidina 300: 1)Prima di passare alla Ranitidina 300 devo prima ridurre gradualmente il Pantorc?; 2)Il gastroenterologo non mi ha detto l’orario in cui assumere Ranitidina.So che in genere si utilizza una cp. da 300 mg la sera ma vorrei evitare un accumulo di farmaci in quelle ore perché già prendo EN e Zoloft a cena e Minias prima di andare a letto.Perché é sconsigliato prendere di mattina la Ranitidina 300 mg?Secondo il vostro parere posso assumerla ugualmente la mattina?Vorrei evitare di dividere la dose(150 mg la mattina e 150 mg la sera); 3)Dopo aver letto alcuni articoli sui danni degli IPP utilizzati ininterrottamente per anni in dosi massime-nel mio caso 8 anni-mi chiedo,visto che prendo(e dovrò prendere)l’antidepressivo che fa male allo stomaco: a)Se la Ranitidina a lungo termine e usata quotidianamente provochi gli stessi potenziali danni del Pantorc; b)Per quanto tempo può prolungarsi questa terapia.Vi prego di scusarmi nuovamente per la prolissità e vi ringrazio anticipatamente sperando che possiate rispondere alle,seppur numerose,domande.Cordiali saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
C'é un concetto fondamentale:,se la terapia é necessaria per controllare i sintomi questa va presa anche in modo continuativo. Infatti, sono peggiori le complicanze del non prendere il farmaco delle eventuali ed improbabili effetti collaterali di una terapia continuativa. Perché deve sostituire l'IPP con la ranitidina (che può essere assunta anche al mattino ) ?

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Grazie innanzi tutto per la cortese e così sollecita risposta che ho potuto leggere solo oggi! Secondo Il mio gastroenterologo dovrei passare alla ranitidina 300 perché "gastrite e reflusso, benché presenti, sono in fase di quiescenza".
Non ho avuto modo di dirLe che, probabilmente per inattività forzata in questi anni a causa dei diversi interventi di cui Le ho già scritto, da una Moc è risultato un principio di osteoporosi. Inoltre in diversi articoli (che mi sono capitati sotto gli occhi, tra cui il prof. Quatraro proprio su Medicitalia - "Gli inibitori di pompa protonica PPI - Corretto utilizzo e raccomandazioni") e secondo il parere di alcuni ortopedici che mi hanno visitato emergerebbero concreti rischi per l'apparato scheletrico ed altro, specialmente per me che di pantoprazolo 40 mg ho fatto uso quotidiano per 8 anni.
Preso atto della Sua risposta alle mie richieste, per evitare di disturbarLa ancora, vorrei in ogni caso chiederLe:
1) prima di passare alla Ranitidina 300 andrebbe prima ridotto gradualmente il Pantorc?;
2) la Ranitidina a lungo termine e usata quotidianamente provoca gli stessi - SIA PURE POTENZIALI - danni del Pantorc?;
3) mi rendo conto che secondo Lei queste terapie possono essere fatte in modo continuativo ma c'è un tempo limite oltre il quale sarebbe dannoso andare? D'altronde Le parlo di un'esofagite da reflusso e gastrite cronica.
Infine, ultima ma non meno importante: Le ho già scritto che assumo EN e Minias e sia sul bugiardino sia in alcuni articoli ho letto che vi sono interazioni della Ranitidina con Diazepam. Le sarei molto grato di una Sua cortese considerazione anche in merito a questo quesito.
La ringrazio soprattutto per il tempo che dedicate offrendo questo servizio (che, mi rendo conto, non sostituisce la visita dal proprio medico curante.)
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Utente
Utente
Dottore, chiedo scusa, mi consenta solo una domanda: ho forse scritto qualcosa di offensivo che Le impedisce di rispondermi?
Da lodare è il servizio che offrite gratuitamente a chi ne ha bisogno, ma senza voler fare alcun tipo di polemica posso timidamente farLe osservare che a 12 giorni di distanza non ho ricevuto alcun tipo di risposta da parte Sua? Eppure ha continuato ad offrire il Suo prezioso contributo anche nei giorni appena trascorsi. Credo che almeno il quesito circa una eventuale interazione fra benzodiazepine e ranitidina sia meritevole di una seppur minima considerazione...
Le porgo, con questa, gli auguri di un sereno anno nuovo e consideri che, per quanto mi riguarda, anche un affettuoso "Si faccia vedere da uno psicanalista!" sarebbe gradito a chi da perlomeno 10 giorni si connette fiducioso alla propria casella di posta elettronica in attesa di un Suo riscontro.
Cordialmente.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Nessuna motivazione alla mia mancata risposta. Solo dimenticanza del consulto: ricevo 30-40 mail al giorno e qualcuna può sfuggire. Ritorno ai suoi quesiti:

Le chiedo: é indispensabile l'antisecretivo ? Ha una reale patologia acido-correlata ?

Se l'IPP é necessario deve essere assunto anche per lunghi periodi (io lo prendo da oltre 20 anni).

La ranitidina può anche essere assunta al mattino, non ci sono interazioni con le benzodiazepine (come é riportato sul bugiardino della ranitidina).

Non ci sono controindicazioni all'assunzione cronica di ranitidina, ma vale sempre il concetto della assoluta necessità del farmaco.

Un cordiale saluto

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Utente
Utente
Allora Le devo chiedere scusa, non immaginavo ricevesse così tante domande, mi perdoni.
Come Le ho scritto ho avuto diversi problemi in passato che mi hanno portato a fare un po' il giro d'Italia in diversi centri; come Lei ben sa ogni volta che un paziente si ricovera in una struttura, generalmente, tendono a ripetere tutte le indagini fatte precedentemente (tra cui anche gastroscopie). Ne ho fatte diverse e i referti sono sempre stati: esofagite da reflusso, ernia iatale, gastrite antrale cronica, cardias beante. In altre occasioni,invece, l'endoscopista non rilevava la presenza ne' di ernia iatale ne' di esofagite, ma solo lieve iperemia dell'antro.
Così, dovendo assumere prima cortisone dal 2005 al 2007, poi solo antidepressivi (attualmente), inoltre persistendo da anni comunque una lieve forma di gastrite cronica in ogni ospedale gli specialisti mi somministravano Antra, Lucen, Pantorc a seconda del medico che gestiva il mio ricovero.
Da ultimo a Bologna, come detto, mi è stato detto di passare alla Ranitidina 300 ESCLUSIVAMENTE perchè, leggendo gli esiti dell'ultima EGDS il gastroenterologo osservava che la gastrite in questo momento è in fase di "quiescenza" ed essendo la Ranitidina 300 meno potente degli IPP andava assunta in sostituzione del Pantorc 40.
Concludo: gli esiti delle varie EGDS non hanno mai evidenziato problemi relativi ad eccesso di acidità, ma solo quelli che ho elencato.
Se dovessi parlarle dei miei sintomi Le direi: a volte dolore allo stomaco, lentissima digestione, eruttazioni e continui rigurgiti anche solo bevendo un bicchiere d'acqua o alzandomi dal letto o divano (raramente i succhi gastrici raggiungono la bocca); spesso sento come se qualcosa dovesse risalire e poi con un rumore simile ad un singhiozzo tutto torna normale.
QUANTO AI PROBLEMI DI ACIDITA' E AI RELATIVI SINTOMI pur sembrandoLe strano non so neanche in che modo si manifestano, anzi, mi piacerebbe saperlo. Non vorrei sviarla, ma il gastroenterologo che mi ha prescritto la Ranitidina 300 mi ha detto che lo stomaco deve pur produrre una minima parte di succhi gastrici per poter digerire e in questo preferiva la Ranitidina in quanto meno potente degli IPP.
In ogni caso non voglio disturbarLa ulteriormente; anzi Le chiedo di nuovo scusa per aver abusato della Sua pazienza, è stato fin troppo gentile. Le rinnovo gli auguri, un saluto affettuoso.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Ha provato a non prendere antisecretivi ed assumere solamente qualche procinetico (domperidone, levosulpiride) ?

Se non ha sintomi da reflusso perché continuare ad assumere antisecretivi ? La terapia va adeguata ai sintomi ed i suoi sono da rallentato svuotamento gastrico. La gastrite cronica é un dato istologico e non necessariamente, in mancanza di sintomi specifici, deve essere trattata. Ha già fatto tante gastroscopia e sentito tanti gastroenterologi.

Si fermi.

Cordialmente


[#7]
Utente
Utente
Oltre a dimostrare una particolare sensibilità nei confronti di chi Le scrive, interagendo in modo sempre sollecito nonostante, immagino, i Suoi numerosi impegni, devo anche constatare la Sua abilità nel saper riconoscere i sintomi e ricondurli a un problema che, tra gli altri, mi è sempre stato diagnosticato, ovvero un: "rallentato svuotamento dello stomaco" (in seguito a enterorisonanza) o "rallentato transito orocecale" (dopo indagini più specifiche).
Al momento non ho ancora iniziato ad assumere Ranitidina 300; ho solo ridotto il Pantorc da 40 a 20 e così vado avanti.
Talvolta mi è stata sottoposta la possibilità di iniziare un trattamento con Peridon o Levopraid (quest'ultimo a basso dosaggio) ma poi non se n'è fatto più niente. La ragione di questa scelta, da parte degli specialisti, sta nel fatto che la Levosulpiride avrebbe potuto interagire con la sertralina e le benzodiazepine che prendo quotidianamente; quanto al Peridon mi è stato consigliato solo una volta nel lontano 2005. Ad ogni modo mi ha fornito un ottimo consiglio, certamente ne parlerò con il mio gastroenterologo.
A completezza devo riferire che sono un soggetto costituzionalmente molto magro e a peggiorare la situazione è stato un "banale" intervento di ernia inguinale eseguito in modo errato tato da dovermi sottoporre a nuova operazione. L'immobilità forzata che ne è derivata ha accentuato il dato facendomi perdere 7 chili in 3 anni (da 55 chili a 48 per un'altezza di m. 1,76). In virtù di ciò sono costretto a seguire una dieta ipercalorica ...
Non ho intenzione di importunarLa ulteriormente, ma a questo punto mi sento in dovere di chiederLe:
1. accelerando lo svuotamento gastrico i cosiddetti procinetici potrebbero influenzare in negativo l'assimilazione del cibo? (Non posso permettermi un ulteriore calo ponderale). Consideri che assumo anche del Moviclol in modo cronico per una stitichezza ostinata.
2. resta il fatto che purtroppo la sertralina, così come altri antidepressivi appartenenti alla stessa classe, necessita comunque di un gastroprotettore (è tipico di chi fa uso di tali sostanze avvertire dolore gastrico e nausea durante il trattamento); non a caso all'assunzione serale dello Zoloft io stesso provo bruciore anche all'esofago. Dunque mi chiedo: come dovrei comportarmi, secondo il Suo parare, in tal caso? Non credo che il Peridon svolga anche una funzione di protezione dello stomaco in chi deve seguire una terapia a base di farmaci gastrolesivi, o mi sbaglio?
Prometto che questa è l'ultima volta che La disturbo; voglia scusarmi se Le ho portato del lavoro a casa, peraltro in questi giorni. Le auguro una buona serata, Grazie.
[#8]
Utente
Utente
Oltre a dimostrare una particolare sensibilità nei confronti di chi Le scrive interagendo in modo sempre sollecito nonostante, immagino, i Suoi numerosi impegni, devo anche constatare la Sua abilità nel saper riconoscere i sintomi e ricondurli a un problema che, tra gli altri, mi è sempre stato diagnosticato, ovvero un: "rallentato svuotamento dello stomaco" (in seguito a enterorisonanza) o "rallentato transito orocecale" (dopo indagini più specifiche).
Al momento non ho ancora iniziato ad assumere Ranitidina 300; ho solo ridotto il Pantorc da 40 a 20 e così vado avanti.
Talvolta mi è stata sottoposta la possibilità di iniziare un trattamento con Peridon o Levopraid (quest'ultimo a basso dosaggio) ma poi non se n'è fatto più niente. La ragione di questa scelta, da parte degli specialisti, sta nel fatto che la Levosulpiride avrebbe potuto interagire con la sertralina e le benzodiazepine che prendo quotidianamente; quanto al Peridon mi è stato consigliato solo una volta nel lontano 2005. Ad ogni modo mi ha fornito un ottimo consiglio, certamente ne parlerò con il mio gastroenterologo.
A completezza devo riferire che sono un soggetto costituzionalmente molto magro e a peggiorare la situazione è stato un "banale" intervento di ernia inguinale eseguito in modo errato tato da dovermi sottoporre a nuova operazione. L'immobilità forzata che ne è derivata ha accentuato il dato facendomi perdere 7 chili in 3 anni (da 55 chili a 48 per un'altezza di m. 1,76). In virtù di ciò sono costretto a seguire una dieta ipercalorica ...
Non ho intenzione di importunarLa ulteriormente, ma a questo punto mi sento in dovere di chiederLe:
1. accelerando lo svuotamento gastrico i cosiddetti procinetici potrebbero influenzare in negativo l'assimilazione del cibo? (Non posso permettermi un ulteriore calo ponderale). Consideri che assumo anche del Moviclol in modo cronico per una stitichezza ostinata.
2. resta il fatto che purtroppo la sertralina, così come altri antidepressivi appartenenti alla stessa classe, necessita comunque di un gastroprotettore (è tipico di chi fa uso di tali sostanze avvertire dolore gastrico e nausea durante il trattamento); non a caso all'assunzione serale dello Zoloft io stesso provo bruciore anche all'esofago. Dunque mi chiedo: come dovrei comportarmi, secondo il Suo parere, in tal caso? Non credo che il Peridon svolga anche una funzione di protezione dello stomaco in chi deve seguire una terapia a base di farmaci gastrolesivi, o mi sbaglio?
Prometto che questa è l'ultima volta che La disturbo; voglia scusarmi se Le ho portato del lavoro a casa, peraltro in questi giorni. Le auguro una buona serata, Grazie.
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Utente
Utente
Mi perdoni, per sbaglio Le ho inviato 2 volte lo stesso testo...
Non voglio più abusare della sua pazienza; Le chiedo l'ultimissima cortesia, se possibile, di rispondere ai 2 punti e quesiti che Le ho posto alla fine dell'ultima replica. Ciò per avere più elementi da portare al mio gastroenterologo. Quella del Peridon mi sembra un'ottima idea.
Le ho già rubato troppo tempo, avrà notato che non ho il dono della sintesi; ove mai non volesse o potesse rispondere me ne farei comunque una ragione. Grazie di tutto, è stato gentilissimo. MI FERMO!
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Il domperidone non ha effetti di gastroprotezione, ma favorisce lo svuotamento dello stomaco e non interferisce sull'assimilazione dei cibi.

Cordiali saluti

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