Digestione lenta e problematica

Salve, vi scrivo in merito a un problema che, di recente, mi sta causando non pochi problemi.
Ritengo di avere una digestione piuttosto lenta, problema che si è accentuato col passare del tempo.

In passato, circa 4 anni fa, ho sofferto di nausea psicosomatica per 6 mesi, ho perso circa 15 chili in 3 mesi ma, dopo esami e visite, un gastroenterologo mi garantì che la problematica non poteva che essere di natura psicosomatica. 3 mesi dopo mi sono arreso all'idea e ho interrotto la cura di XANAX e LEVOPRAID, pochi giorni dopo la nausea è sparita. Del tutto.
Oggi ci ho fatto l'abitudine, quando sono preoccupato o ho paura di avere qualche virus o una qualsiasi patologia mi viene la nausea, stessa cosa quando sono preoccupato ma è una cosa che ho accettato al punto che posso dire sia praticamente risolta, non è più un problema ed è sempre più rara.

Da qualche mese mi sono reso conto che non riesco più a dormire o a stare bene nell'arco della giornata, ho ricondotto il tutto a problemi digestivi poiché, anche a distanza di 5/6 ore dall'aver mangiato qualcosa, continuo a risentire tramite eruttazioni ciò che ho mangiato. Anche standoci attento non sono riuscito a collegare il fenomeno a nessun cibo o sostanza specifica. L'unica cosa che so è che una sera mangio pesante e mi aspetto di non digerire e invece sto benissimo mentre, magari, due giorni dopo ceno leggero(non ho l'abitudine di mangiare molto a cena salvo cene prefissate) o mi faccio un tè con due biscotti e non riesco proprio a dormire. Da una parte mi trovo a gestire molta aria, alcuna riesco a espellerla subito, altra finisce nell'intestino e, dall'altra parte, ho come dei rigurgiti acidi, cose che io non faccio arrivare alla bocca, li sento a livello della gola e so che muovendo un muscolo mi ritroverei il saporaccio in bocca.

Di recente ho spesso, dopo aver mangiato, un sapore amaro in bocca. La scorsa settimana lo ho avuto FISSO, è scomparso nel giro di 3/4 giorni ma ancora adesso lo risento dopo aver mangiato. Mi è successo anche in passato e mi è stato detto che poteva essere collegato alla Sindrome di Gilbert presente in TUTTA la famiglia lato padre, non mi è mai stata diagnosticata con accuratezza ma la bilirubinemia nelle analisi del sangue non ne ha mai potuto negare la presenza.

Non so più cosa fare o cosa pensare al riguardo, non prendo alcun farmaco o altro. Ho smesso di bere bevande gassate e bevo solo acqua a temperatura ambiente.


Qualche consiglio?

Grazie.
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
1) la Sindrome di Gilbert NON da alcun sintomo ad eccezione di eventuale modesto ittero!
2) la sua mi sembra una sindrome funzionale ma non potendola visitare non mi posso sbilanciare di più!

Le consiglio una visita Gastroenterologica che potrà chiarire ogni dubbio!
resto a sua disposizione!
Cordialmente!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#2]
Utente
Utente
L'opinione del mio NUOVO medico curante è che si possa ricondurre nuovamente a un fattore psicologico. Dico nuovo perché ho dovuto cambiarlo in seguito a problemi di salute del mio vecchio medico che mi portavano a vedere un giovane sostituto diverso per ogni occasione e ho preferito trovare il modo di farmi seguire da una persona più "presente".

Lui ha ipotizzato che potesse in qualche modo trattarsi di distimia, non mi ha esposto quale possa essere il collegamento tra la patologia e i sintomi. Per carità, mi sono documentato e non mi trovo nella condizione di poter essere sincero nell'escludere che ne sia affetto, anzi...
La cosa che mi ha dato noia è che sembrava più una sua idea personale che una deduzione basata sulla medicina o sui sintomi... (basti pensare che mi ha prescritto il Deniban facendomi credere di prendere un farmaco utile a regolarizzare i processi digestivi)
In linea di massima gradirei che si arrivasse alla diagnosi ipotizzando prima una problematica più gastroenterologica che psicologica, mi ha dato veramente noia che, alla luce dei miei sintomi, la prima e unica cura debba essere quella di natura psicologica fondabile tra l'altro su niente.
[#3]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
A distanza, non potendola visitare, non posso dirle di piu di quanto detto!
cordialmente!
[#4]
Utente
Utente
Ok, capisco.

Grazie!