Sesso anale e fastidii
Buonasera a tutti,
innanzitutto spero di essermi rivolta al ramo medico più indicato. Richiedo consulto medico in quanto, a seguito di rapporti anali ho avuto dei fastidi.
Parto innanzitutto dal presupposto che sono molto regolare per quanto riguarda la defecazione, ossia una volta al giorno, durante la mattina, mi libero e sto bene fino a quella seguente.
Premetto che ho urinato prima dei due rapporti, e più volte dopo, in quanto ne sentivo la necessità. Aggiungo che è solo la seconda volta che mi do a tale pratica.
Il caso vuole che il giorno in cui ho avuto i due rapporti anali, ovviamente protetti (3-5 minuti l'uno, a distanza di 5-10 minuti a distanza l'uno dall'altro) io non sia "andata in bagno".
Durante i rapporti non ho avuto dolori di alcun genere, solo fastidio quando magari andava molto in profondità, ma avvisato il mio ragazzo (che per mia fortuna/sfortuna ha una dotazione non indifferente) ha subito evitato di continuare andando così a fondo, ed un pò di fastidio all'ovaio (fastidio cui non ho dato e non do troppo peso, dato che avevo avuto anche il giorno precedente in seguito ad un evento che mi ha molto innervosita: è un mio modo di somatizzare lo stress)
La sera stessa non ho avuto alcun disturbo, durante la notte invece ho avuto dolori di stomaco (non troppo forti) come se avessi un pò di colite (che si sono risolti quando la mattina, subito dopo un bicchiere di latte caldo, ho svuotato l'intestino da gas e materia).
Il giorno seguente ho avuto dei fastidi ai muscoli del basso ventre (non posso definirli dolori), un pò di fastidi all'ovaio destro (ma è una cosa che mi succede molto frequentemente, e fatte visite ginecologiche alcuni mesi fa è risultata una cosa per me fisiologica), ho avuto lo stimolo a defecare 2-3 volte nella stessa giornata (cosa strana per me), e spesso quello di dover urinare (premetto che non bevo molto: come bevo un pò di più, già per mia natura, sento dopo molto poco la necessità di svuotare la vescica).
Volevo sapere, essendo io ipocondriaca e facilmente impressionabile (ho iniziato a pensare le cose più strane e forse anche prive di fondamento), cosa potrebbe essere? Mi devo preoccupare o è solo una cosa passeggera?
In attesa di risposta, vi ringrazio anticipatamente dell'attenzione,
M.
innanzitutto spero di essermi rivolta al ramo medico più indicato. Richiedo consulto medico in quanto, a seguito di rapporti anali ho avuto dei fastidi.
Parto innanzitutto dal presupposto che sono molto regolare per quanto riguarda la defecazione, ossia una volta al giorno, durante la mattina, mi libero e sto bene fino a quella seguente.
Premetto che ho urinato prima dei due rapporti, e più volte dopo, in quanto ne sentivo la necessità. Aggiungo che è solo la seconda volta che mi do a tale pratica.
Il caso vuole che il giorno in cui ho avuto i due rapporti anali, ovviamente protetti (3-5 minuti l'uno, a distanza di 5-10 minuti a distanza l'uno dall'altro) io non sia "andata in bagno".
Durante i rapporti non ho avuto dolori di alcun genere, solo fastidio quando magari andava molto in profondità, ma avvisato il mio ragazzo (che per mia fortuna/sfortuna ha una dotazione non indifferente) ha subito evitato di continuare andando così a fondo, ed un pò di fastidio all'ovaio (fastidio cui non ho dato e non do troppo peso, dato che avevo avuto anche il giorno precedente in seguito ad un evento che mi ha molto innervosita: è un mio modo di somatizzare lo stress)
La sera stessa non ho avuto alcun disturbo, durante la notte invece ho avuto dolori di stomaco (non troppo forti) come se avessi un pò di colite (che si sono risolti quando la mattina, subito dopo un bicchiere di latte caldo, ho svuotato l'intestino da gas e materia).
Il giorno seguente ho avuto dei fastidi ai muscoli del basso ventre (non posso definirli dolori), un pò di fastidi all'ovaio destro (ma è una cosa che mi succede molto frequentemente, e fatte visite ginecologiche alcuni mesi fa è risultata una cosa per me fisiologica), ho avuto lo stimolo a defecare 2-3 volte nella stessa giornata (cosa strana per me), e spesso quello di dover urinare (premetto che non bevo molto: come bevo un pò di più, già per mia natura, sento dopo molto poco la necessità di svuotare la vescica).
Volevo sapere, essendo io ipocondriaca e facilmente impressionabile (ho iniziato a pensare le cose più strane e forse anche prive di fondamento), cosa potrebbe essere? Mi devo preoccupare o è solo una cosa passeggera?
In attesa di risposta, vi ringrazio anticipatamente dell'attenzione,
M.
[#1]
Non credo ci sia alcuna relazione tra i rapporti ed i sintomi che riferisce.La necessita' di urinare, soprattutto ma non necessariamente se associata a bruciore potrebbe indicare una infezione delle vie urinarie, per cui potrebbe essere indicato un esame urine. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la celere risposta.
Aggiungo che ieri sera ho sentito uno strano sapore in bocca, e poco dopo il desiderio di dar sfogo ad un conato di vomito che tuttavia è passato subito dopo.
Ho avuto peraltro bruciore di stomaco che sono riuscita un pò ad alleviare assumendo un pò di camomilla e miele prima di andare a dormire.
Stamani mi sono svegliata molto presto in seguito ad una lieve nausea, passata subito dopo, optando poi per un bicchiere di acqua, alloro e miele come colazione.
Premetto che sono una persona estremamente ansiosa, e non vorrei che sia più una mia somatizzazione della stessa, che effettivi sintomi.
Continuo ad avere tensioni interne al basso ventre, ma non credo sia l'utero a darmi tali fastidi, penso invece che sia più che altro una questione di aria nello stomaco (sento tutte le bolle che si muovono, non appena mi sposto), che non riesco ad eliminare.
Si a metà ottobre feci delle analisi delle urine (giusto per controllo, non avendo alcun bruciore, nè altri sintomi), e dai risultati (presenza di microorganismi, presenza di leucociti, frequenti cellule epiteliali) il medico mi diagnosticò un inizio di infezione, curata con 2 buste da 3 mg di Monuril, prese a distanza di 10 giorni l'una dall'altra (1 e 10 novembre), 4 ore dopo l'assunzione della pillola anticoncezionale. Tra qualche tempo quindi dovrò comunque effettuare nuovamente le analisi delle urine.
Detto questo, volevo sapere: non potendo assumere il carbone vegetale per assorbire l'aria, dato l'utilizzo della pillola anticoncezionale, cosa mi consiglia a livello nutrizionale per poter ovviare a questo problema?
Aggiungo che ieri sera ho sentito uno strano sapore in bocca, e poco dopo il desiderio di dar sfogo ad un conato di vomito che tuttavia è passato subito dopo.
Ho avuto peraltro bruciore di stomaco che sono riuscita un pò ad alleviare assumendo un pò di camomilla e miele prima di andare a dormire.
Stamani mi sono svegliata molto presto in seguito ad una lieve nausea, passata subito dopo, optando poi per un bicchiere di acqua, alloro e miele come colazione.
Premetto che sono una persona estremamente ansiosa, e non vorrei che sia più una mia somatizzazione della stessa, che effettivi sintomi.
Continuo ad avere tensioni interne al basso ventre, ma non credo sia l'utero a darmi tali fastidi, penso invece che sia più che altro una questione di aria nello stomaco (sento tutte le bolle che si muovono, non appena mi sposto), che non riesco ad eliminare.
Si a metà ottobre feci delle analisi delle urine (giusto per controllo, non avendo alcun bruciore, nè altri sintomi), e dai risultati (presenza di microorganismi, presenza di leucociti, frequenti cellule epiteliali) il medico mi diagnosticò un inizio di infezione, curata con 2 buste da 3 mg di Monuril, prese a distanza di 10 giorni l'una dall'altra (1 e 10 novembre), 4 ore dopo l'assunzione della pillola anticoncezionale. Tra qualche tempo quindi dovrò comunque effettuare nuovamente le analisi delle urine.
Detto questo, volevo sapere: non potendo assumere il carbone vegetale per assorbire l'aria, dato l'utilizzo della pillola anticoncezionale, cosa mi consiglia a livello nutrizionale per poter ovviare a questo problema?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 24.7k visite dal 25/11/2013.
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