Il medico che mi segue, pur ipotizzando che possa avere una qualche intolleranza, mi ha prescritto
Gentile dottore,
richiedo questo consulto poiche' da qualche anno ormai soffro di disturbi digestivi che si accompagnano spesso ad uno stato di debolezza generale. inizialmente questo si e' manifestato con un'eccessiva stanchezza a seguito di un pasto normale, in un'occasione in particolare (dopo aver mangiato una cotoletta) ricordo di avere avuto una sensazione di enorme spossatezza a seguito della quale son crollata a dormire. In maniera meno accentuata e altalenante questa stanchezza si e' ripetuta anche successivamente, ed episodicamente appena dopo mangiato ho crampi alla pancia che passano solo dopo aver evacuato. Piuttosto frequente e' invece il reflusso sia dopo/durante i pasti che quando bevo. In qualche caso si e' accompagnato a sensazione di nausea da cui mi liberavo solo dopo aver avuto il reflusso (come se la risalita di aria fosse faticosa). Negli ultimi mesi gli episodi di crampi alla pancia specificamente dopo aver mangiato si sono ripetuti con una certa regolarita' (ogni 2 settimane ca), il tutto si risolve con ripetute evacuazioni (non necessariamente diarrea). Vorrei aggiungere che ormai da un paio d'anni (che io ne sia a conoscenza) ho carenze di vitamina D, e che praticamente da sempre soffro di dismenorrea (episodicamente molto debilitante, ho dovuto ricorrere ad inizioni di plasil in passato per calmare il vomito, sudorazione...) e che nel corso di questo iter ho iniziato a (credo) soffrire di attacchi di panico (un paio di volte), cosa che attribuisco personalmente anche situazioni di stress e lutti in famiglia. In ogni caso negli ultimi tempi ho preso l'abitudine di annotare i cibi che generassero cattive reazioni e ho iniziato a sospettare della celiachia ma i test (IG A totali, transglutaminasi..) risultano negativi. In ogni caso riducendo il consumo di pane pasta e biscotti e provando dei prodotti gluten-free e ho l'impressione che la sensazione di gonfiore e pesantezza vada sempre piu' regredendo, cioe' mi sento letteralmente piu' leggera adesso. Nel frattempo il medico che mi segue, pur ipotizzando che possa avere una qualche intolleranza, mi ha prescritto prima una cura di ranitidina prima(10 gg, che mi ha dato problemi invece di costipazione) ed ora di omeprazolo. Vorrei avere qindi un suo primo parere sul quadro generale e poi sapere se si puo' realmente escludere un'ipotesi di sensibilita' al glutine o celiachia senza biopsia dei villi intestinali. Se invece ritiene che si tratti d'altro quali esami diagnostici ritiene piu' appropriati al mio caso? Grazie in anticipo !
Saluti,
Silvia
richiedo questo consulto poiche' da qualche anno ormai soffro di disturbi digestivi che si accompagnano spesso ad uno stato di debolezza generale. inizialmente questo si e' manifestato con un'eccessiva stanchezza a seguito di un pasto normale, in un'occasione in particolare (dopo aver mangiato una cotoletta) ricordo di avere avuto una sensazione di enorme spossatezza a seguito della quale son crollata a dormire. In maniera meno accentuata e altalenante questa stanchezza si e' ripetuta anche successivamente, ed episodicamente appena dopo mangiato ho crampi alla pancia che passano solo dopo aver evacuato. Piuttosto frequente e' invece il reflusso sia dopo/durante i pasti che quando bevo. In qualche caso si e' accompagnato a sensazione di nausea da cui mi liberavo solo dopo aver avuto il reflusso (come se la risalita di aria fosse faticosa). Negli ultimi mesi gli episodi di crampi alla pancia specificamente dopo aver mangiato si sono ripetuti con una certa regolarita' (ogni 2 settimane ca), il tutto si risolve con ripetute evacuazioni (non necessariamente diarrea). Vorrei aggiungere che ormai da un paio d'anni (che io ne sia a conoscenza) ho carenze di vitamina D, e che praticamente da sempre soffro di dismenorrea (episodicamente molto debilitante, ho dovuto ricorrere ad inizioni di plasil in passato per calmare il vomito, sudorazione...) e che nel corso di questo iter ho iniziato a (credo) soffrire di attacchi di panico (un paio di volte), cosa che attribuisco personalmente anche situazioni di stress e lutti in famiglia. In ogni caso negli ultimi tempi ho preso l'abitudine di annotare i cibi che generassero cattive reazioni e ho iniziato a sospettare della celiachia ma i test (IG A totali, transglutaminasi..) risultano negativi. In ogni caso riducendo il consumo di pane pasta e biscotti e provando dei prodotti gluten-free e ho l'impressione che la sensazione di gonfiore e pesantezza vada sempre piu' regredendo, cioe' mi sento letteralmente piu' leggera adesso. Nel frattempo il medico che mi segue, pur ipotizzando che possa avere una qualche intolleranza, mi ha prescritto prima una cura di ranitidina prima(10 gg, che mi ha dato problemi invece di costipazione) ed ora di omeprazolo. Vorrei avere qindi un suo primo parere sul quadro generale e poi sapere se si puo' realmente escludere un'ipotesi di sensibilita' al glutine o celiachia senza biopsia dei villi intestinali. Se invece ritiene che si tratti d'altro quali esami diagnostici ritiene piu' appropriati al mio caso? Grazie in anticipo !
Saluti,
Silvia
[#1]
La celiachia per essere diagnosticata con certezza deve essere correlata con una gastroscopia con prelievo a livello della seconda porzione del duodeno. Inoltre dovrebbe sottoporsi al breath tes all'idrogeno per escludere intolleranza al lattosio edveventualmenteval breath test al lattulosio per escludere la SIBO.
Dr. Roberto Rossi
[#3]
La riduzione del glutine non serve a nulla nel caso esista una malattia celiaca. Infatti sono sufficienti minime quantità per provocare i danni. Pertanto la gastroscopia sarà dirimente.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.2k visite dal 22/11/2013.
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