Strana dispepsia associata a meteorismo e a dolore in seguito a palpazione
Gentilissimi dottori,
vi scrivo per un consiglio: è da quando ho circa 16 anni (ora ne ho 21) che mi sono accorto di avere dei problemi legati alla "digestione". Dopo i pasti (soprattutto dopo quelli principali, come pranzo e cena) sono "costretto" a restare seduto per digerire; se per esempio decido di fare una passeggiata fuori casa (come uscire con gli amici) è come se il pasto mi restasse bloccato sullo stomaco, con conseguente forte senso di pesantezza, dolore addominale e forte necessità di espellere gas dalla bocca. Quando ciò si verifica sono costretto a sedermi e ad interrompere qualunque attività (anche quella di colloquiare con altre persone) per potermi "riprendere".
Quando mi sono accorto di questo strano sintomo, ho dato poca importanza alla cosa semplicemente perchè le uscite subito dopo i pasti erano abbastanza rare (a causa di un clima di oppressione famigliare che mi ha soffocato e relegato in casa per parecchi anni). Durante le gite scolastiche invece, dove spesso si usciva e si camminava dopo i pasti, il problema si presentava, compromettendo ulteriormente le mie già "precarie" relazioni sociali.
Attualmente la situazione è diventata insostenibile: la vita universitaria, le vacanze studio all'estero, la fine dell'oppressione famigliare (che adesso mi permette di uscire fuori casa con frequenza molto maggiore) hanno aumentato esponenzialmente la frequenza dei disturbi digestivi... e non ne posso più!
Mi sono anche accorto da qualche giorno che sento dolore quando vado a premere con le mani la zona dell'addome appena sotto al plesso solare e sotto alle costole, nella parte destra.
Parlandone col mio medico, mi è stata prescritta una gastroscopia e una ecografia addome superiore/epatica (per vedere se soffro di "bile densa"). In più, inizierò a breve delle sedute di psicoterapia, per cercare di ridurre le eventuali influenze di un passato ricco di traumi e di violenze psicologiche (soffro spesso di ansia).
Conoscendo i limiti di una valutazione a distanza... secondo voi quali potrebbero essere le cause organiche di una sintomatologia così strana che mi accompagna da anni? Riuscirò a venirne fuori? Sono giusti gli esami che sto facendo o dovrei sondare da altre parti?
Spero siate comprensivi, ma purtroppo i tempi di attesa per gli esami sono lunghi e dopo che uno dei miei parenti più stretti si è ammalato di cancro, il mio stato psicofisico è letteralmente crollato
vi scrivo per un consiglio: è da quando ho circa 16 anni (ora ne ho 21) che mi sono accorto di avere dei problemi legati alla "digestione". Dopo i pasti (soprattutto dopo quelli principali, come pranzo e cena) sono "costretto" a restare seduto per digerire; se per esempio decido di fare una passeggiata fuori casa (come uscire con gli amici) è come se il pasto mi restasse bloccato sullo stomaco, con conseguente forte senso di pesantezza, dolore addominale e forte necessità di espellere gas dalla bocca. Quando ciò si verifica sono costretto a sedermi e ad interrompere qualunque attività (anche quella di colloquiare con altre persone) per potermi "riprendere".
Quando mi sono accorto di questo strano sintomo, ho dato poca importanza alla cosa semplicemente perchè le uscite subito dopo i pasti erano abbastanza rare (a causa di un clima di oppressione famigliare che mi ha soffocato e relegato in casa per parecchi anni). Durante le gite scolastiche invece, dove spesso si usciva e si camminava dopo i pasti, il problema si presentava, compromettendo ulteriormente le mie già "precarie" relazioni sociali.
Attualmente la situazione è diventata insostenibile: la vita universitaria, le vacanze studio all'estero, la fine dell'oppressione famigliare (che adesso mi permette di uscire fuori casa con frequenza molto maggiore) hanno aumentato esponenzialmente la frequenza dei disturbi digestivi... e non ne posso più!
Mi sono anche accorto da qualche giorno che sento dolore quando vado a premere con le mani la zona dell'addome appena sotto al plesso solare e sotto alle costole, nella parte destra.
Parlandone col mio medico, mi è stata prescritta una gastroscopia e una ecografia addome superiore/epatica (per vedere se soffro di "bile densa"). In più, inizierò a breve delle sedute di psicoterapia, per cercare di ridurre le eventuali influenze di un passato ricco di traumi e di violenze psicologiche (soffro spesso di ansia).
Conoscendo i limiti di una valutazione a distanza... secondo voi quali potrebbero essere le cause organiche di una sintomatologia così strana che mi accompagna da anni? Riuscirò a venirne fuori? Sono giusti gli esami che sto facendo o dovrei sondare da altre parti?
Spero siate comprensivi, ma purtroppo i tempi di attesa per gli esami sono lunghi e dopo che uno dei miei parenti più stretti si è ammalato di cancro, il mio stato psicofisico è letteralmente crollato
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Da come descrive non credo proprio ci siano malattie organiche alla base dei suoi disturbi. Forte componente ansiogena ed intestino irritabile. Utile continuare con le sedute di psicoterapia.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 04/11/2013.
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