Gastrite (?)

In questo periodo (altri due mesi) mi trovo ad abitare fuori dall'Italia e sono circa dieci giorni che ho riscontrato un problema.
Tutto è cominciato con una visita al pronto soccorso, dovuta ad una nottata trascorsa tra vomito (3-4 volte) e diarrea. Giunto lì, mi trovano disidratato (non riuscivo a bere senza avere conati) e con la febbre a 39° C ca. Dopo due flebo di antivomito, qualcosa per abbassarmi la febbre e liquidi per reidratarmi, vengo dimesso con una cartella clinica recante "intossicazione da cibo" quale causa del mio malessere. Parlando con la dottoressa che mi aveva in cura quel giorno, in realtà, apprendo che ben avrei potuto avere anche un'influenza gastrointestinale e che, comunque, avrei dovuto prendere degli antipiretici ogni sei ore fino a scomparsa della febbre (un giorno e poco più), metoclopramide ogni otto ore e una pillola di levofloxacina al dì.
Il terzo giorno, sentendomi meglio, ho pensato di reintegrare la mia dieta con poca pasta, sporcata di pomodoro e un po' di macinato di maiale. Devo aver esagerato. Essendomi sentito male il giorno dopo (dolori di stomaco) ho "mangiato la foglia" e cercato di esser cauto, anche se ho notato il permanere dei fastidi allo stomaco, pur minori e occasionali. Giorni dopo, chiamo la dottoressa del pronto soccorso, la quale mi suggerisce di interrompere il metoclopramide e prendere un antiacido (tipo Zantac) per un paio di giorni. Ad una settimana dal ricovero di cui sopra decido di farmi vedere in uno studio medico diverso, per necessità insopprimibili e insormontabili, in quanto incapace di tornare alla dieta normale senza subire contraccolpi quali crampi allo stomaco, nausea e acidità, pur senza rimettere il cibo ingerito.
Mi viene detto che ho una gastrite "post-vomito", dovuta ai sintomi da me rappresentati, ossia: nausea, acidità e senso di fame alternati tra loro, anche in tempi ristretti, oltre all'episodio di dolore allo stomaco sopra rappresentato. Mi viene inoltre prescritto di proseguire con lo Zantac 150mg (due volte al dì, un'ora prima dei pasti) per una settimana, e con una dieta "da gastrite" per 15 giorni. Ora non ho quasi più acidità, né nausea, ma, a volte, il senso di fame mi assale. Appena dopo mangiato, il dolore sordo allo stomaco, molto lieve, ricompare, per poi cessare dopo poco. Ad avviso di chi risponde, è il caso che io mi faccia vedere da altri? Lo Zantac è appropriato? Possibile che me la possa cavare in quindici giorni da una "gastrite"? Cosa posso fare per il senso di fame, nonostante l'aver distribuito i pasti in cinque tornate (colazione, merenda, pranzo, merenda, cena)?
Nota a margine, se utile: sono una persona a volte ansiosa e ho sofferto, poco più di due anni fa, di una gastrite (la quale, però, si era presentata con sintomi diversi - solo un dolore sordo allo stomaco, permanente e sempre più forte - ed è stata curata dal mio medico con una lunga dieta associata ad una altrettanto lunga assunzione di omeprazolo).
Si ringrazia per l'attenzione.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
I sintomi sono realmente compatibili con una gastrite. La terapia é appropriata ma deve proseguire per almeno 60 giorni.

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Gent.mo Dott. Cosentino,
RingraziandoLa per il cortese e tempestivo responso, non posso fare a meno di chiederLe che cosa io possa fare per il senso di fame permanente, nonostante l'aver distribuito i pasti in frazioni ulteriori rispetto ai tre più grandi della giornata.
Inoltre, la durata della terapia (e, in particolare, della dieta) da Lei prospettata mi ha letteralmente preso alla sprovvista. La cura per il mio primo episodio di gastrite (unico precedente) è consistita in omeprazolo (Antra) per un mese o poco più; vi era solo un sintomo allora (dolore sordo allo stomaco), ma decisamente più forte rispetto ai fastidi (nausea, appetito, lieve dolore) che sto avendo in questo momento. Temevo che una settimana di Zantac fosse riduttiva, ma non credevo neppure che la durata della cura eccedesse quella conseguente ad un episodio che, probabilmente, riscontrava sintomatologie più intense. Ciò, a maggior ragione considerando che l'attuale mi è stata prospettata come una gastrite "post-evento" (e non tanto come una gastrite ex se del tutto imprevista). A seguito del Suo responso, dunque, mi trovo costretto a consultarmi nuovamente con i medici locali per verificare la corretta durata della cura, che, secondo il Suo stesso consulto, dovrebbe essere incrementata.
A titolo informativo (e per una mia maggiore attenzione sul problema), Le chiedo, infine, come sia possibile che si arrivi a terapie contro una gastrite di ben due mesi dopo un episodio di presunta intossicazione da cibo o influenza gastro-intestinale, la cui restante sintomatologia si è potuta risolvere in 24 ore. Potrebbe essere erronea la diagnosi della gastrite "post-vomito" che mi è stata rappresentata dai medici locali?
La ringrazio per la Sua cortese attenzione e anticipatamente ringrazio per la Sua ulteriore risposta.
Cordiali Saluti
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k

>> Cosa posso fare per il senso di fame, nonostante l'aver distribuito i pasti in cinque tornate (colazione, merenda, pranzo, merenda, cena)? <<

Il senso di fame può essere un segno di ipersecrezione gastrica per cui la terapia con IPP sarebbe indicata.

>>. poco più di due anni fa, di una gastrite (la quale, però, si era presentata con sintomi diversi - solo un dolore sordo allo stomaco, permanente e sempre più forte - ed è stata curata dal mio medico con una lunga dieta associata ad una altrettanto lunga assunzione di omeprazolo).<<

La storia si ripete, a quanto sembra.

Saluti

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