Helicobacter Pylori - Terapia sequenziale - EGDS.

In presenza di dolore toracico e pirosi (per i quali, mediante esami specifici, è stata del tutto esclusa l'origine cardiaca), ho effettuato la ricerca sierica dell'HP (Helicobacter Pylori), riscontrando un valore svariate volte superiore al limite massimo del rispettivo parametro ematico.

Eseguita con massimo scrupolo la terapia eradicante di tipo sequenziale, di durata pari a dieci giorni [(Lansoprazolo 30 mg + Amoxicillina 1 gr) 2 volte/die, per 5 giorni + (Lansoprazolo 30 mg + Claritromicina 500 mg + Tinidazolo 500 mg) 2 volte/die, per 5 giorni)]: conclusa da pochi giorni la terapia eradicante e migliorata la sintomatologia inizialmente riscontrata, permangono tuttavia lieve reflusso gastro-esofageo e leggeri bruciori allo stomaco.

Ipotizzata malattia da reflusso, mi è stato prescritto di proseguire con Lansoprazolo 30 mg per due mesi: una volta sospeso l'IPP e trascorso un ulteriore mese, effettuerò valutazione dell'eradicazione HP mediante UBT.

Chiedo:

- qualora la possibile causa dei sintomi iniziali fosse stata l'HP, è normale il perdurare dei sintomi post-terapia eradicante che riscontro ora? In altre parole: qualora la causa fosse stata l'HP, affinché la situazione gastrica si stabilizzi (dopo dieci giorni di intensa terapia antibiotica) è necessario passi del tempo, o comunque (visto il perdurare dei sintomi) prevale l'ipotizzata malattia da reflusso?

- nel caso decidessi di sottopormi a EGDS, prima di eseguirla è necessario lasciare decorrere un periodo minimo di attesa dalla fine della terapia antibiotica?

Grazie mille, fin d'ora.
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Poichè appare trattarsi di reflusso,
non vi è alcun ruolo dell'HP,
pertanto può eseguire la gastroscopia
a fine di perfezionamento diagnostico,
anche subito.

Cordialmente

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente
Ringrazio molto per la rapida risposta, dalla quale intendo che – qualora permanessero ancora i sintomi descritti – apparirebbe prevalere l’incidenza della malattia da reflusso. A fine di perfezionamento diagnostico, intendo eseguire un'EGDS: in relazione a questo, spiego meglio il motivo del mio secondo quesito.

Mi è stata prescritta l’assunzione dell’IPP per due mesi (Lansoprazolo 30 mg). Trascorso un mese dalla sospensione dell’IPP (ovvero, a metà Gennaio 2014), dovrei eseguire l’UBT per verificare l’avvenuta eradicazione dell’HP. Nella sfortunata ipotesi che l’esito del test dovesse risultare positivo (ovvero, emerga che l’HP non è stato eradicato con successo), mi chiedevo se valga la pena “approfittare” dell’EGDS che intendo eseguire a breve (eventualmente pianificandone opportunamente i tempi di esecuzione) per prelevare un campione gastrico sul quale effettuare un antibiogramma, che consenta di tarare un’eventuale futura, seconda, terapia mirata di eradicazione dell’HP. In relazione a questa possibilità, infatti, chiedevo se sia opportuno lasciare decorrere un periodo minimo di attesa dalla fine della terapia antibiotica: così fosse, prenoterei l’EGDS rispettando tale tempistica. Che ne pensa? Resta il fatto che – qualora eseguissi l’EGDS tra un mese, per esempio – risulterebbe ancora in corso l’assunzione dell’IPP: ciò costituirebbe un problema in tal senso, in caso?

Grazie ancora.
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Se lei vuol combinare le due cose può farlo,
a quel punto trovo corretto effettuare EGDS+test rapido per HP in un unico momento diagnostico (gastroscopia),
da affrontare sospendendo i PPI almeno 2 -3 settimane prima dell'esame.

Prego
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente per la risposta.

La mia intenzione era quella di eseguire l'EGDS a breve, per completare il prima possibile il quadro diagnostico. Tuttavia:

- qualora, a distanza di un mese dalla conclusione della terapia antibiotica, volessi contestualmente prelevare un campione utilizzabile ai fini di un'antibiogramma di riscontro, dalle sue parole intendo che ciò non appare consigliabile, vista la concomitante terapia con IPP;

- qualora non si intendesse prelevare un campione finalizzato all'antibiogramma di riscontro, invece, potrei eseguire l'EGDS anche subito (non occorre attendere un mese dalla conclusione della terapia antibiotica).

Volendo combinare le due cose (EGDS + prelievo campione per antibiogramma), pertanto, dalle sue parole intendo che dovrei farlo a Gennaio 2014 (conclusi i due mesi con IPP e trascorse ulteriori 2-3 settimane).

Corretto?

Grazie ancora.



[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Corretto.

Prego
[#6]
Utente
Utente
Buonasera dottore.

I sintomi ricinducibili a malattia da reflusso sono notevolmente migliorati, direi sostanzialmente scomparsi. Come prescrittomi dal medico specialista, proseguirò comunque il trattamento con Lansoprazolo 30 mg/die per sei settimane, circa (otto settimane di cura in totale). Trascorso un ulteriore mese, verificherò l'avvenuta eradicazione del HP mediante UBT.

Ho recentemente notato un sensibile calo della libido, un peggioramento della qualità dell'erezione e una sostanziale scomparsa delle erezioni mattutine: tali ultimi sintomi possono essere ricondotti alla concomitante cura con Lansoprazolo?

Grazie, buona serata.
[#7]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Si, è una possibilità.

Prego
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