Referto ultima colangio-rm
1) Salve, nell'ottobre 2012 mi è stata asportata la cistifelllea in laparoscopia causa piccoli calcoli con coliche.
2) Dopo circa 3 settimane dall'intervento sono corso in P.S. per coliche e ittero dovuto ad un calcolo di circa 1 cm incuneatosi nel coledoco (probabilmente migrato dopo l'intervento).
Mi è stata fatta quindi una ercp con rimozione del calcolo e inserimento di una protesi (causa stenosi del coledoco creata dal calcolo).
3) Ho fatto poi un'altra ercp a Dicembre per togliere quella protesi e inserirne altre, per allargare ulteriormente la via biliare.
4) Infine, a Marzo scorso altre ercp con cui mi hanno rimosso le protesi che apparivano in parte ostruite da fango e sludge biliare e hanno ripulito il tutto.
La stenosi però non risulta più esserci.
Subito dopo questa ercp ho avuto forti dolori e un leggero ittero + febbre dovuti, secondo i medici, all'intervento che aveva infiammato la papilla e non faceva defluire la bile.
In pochi giorni sono guarito, infatti la colangio-rm fatta subito dopo non mostrava difetti di riempimento del lume (calibro circa 6mm) o altre anomalie.
Alle dimissioni mi è stata aumentata la dose di deursil da 900 mg. al giorno a 1200,da assumere a tempo indeterminato.
(però non tutti i medici che ho consultato sono d'accordo su questo dosaggio, soprattutto il mio medico di base!)
5) Per concludere, ieri ho effettuato una colangio-rm di controllo (non ho sintomi evidenti) con il seguente referto:
In esiti di colecistectomia si rileva lieve dilatazione del coledoco che raggiunge diametro di 1,1 cm, con parziale "salto di calibro" del tratto distale, che mostra asimmetria del lume.
Il quadro è compatibile con patologia, di verosimile natura infiammatoria, del complesso papillare.
Utile controllo nel tempo per la valutazione, in particolare, del calibro del dotto epatico principale.
Il dotto cistico residuo presenta estensione longitudinale di 2 cm e diametro trasversale di 6,4 mm.
Non si osservano tumefazioni patologiche della testa pancreatica.
La ghiandola presenta, in tutti i suoi segmenti, dimensioni nei limiti della norma e profili regolari e netti. Il dotto di Wirsung non è dilatato. In condizioni basali non si osservano lesioni focali epatiche e spleniche. Nei limiti i surreni e i reni. L'esame non ha evidenziato tumefazioni adenopatiche né versamento intraperitoneale.
Gli esami del sangue sono nella norma.
Chiedo, cortesemente delucidazioni sul referto dell'ultima colangio-rm e se effettivamente devo assumere a vita l'acido ursodesossicolico come prospettatomi.
Vi ringrazio infinitamente,resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
2) Dopo circa 3 settimane dall'intervento sono corso in P.S. per coliche e ittero dovuto ad un calcolo di circa 1 cm incuneatosi nel coledoco (probabilmente migrato dopo l'intervento).
Mi è stata fatta quindi una ercp con rimozione del calcolo e inserimento di una protesi (causa stenosi del coledoco creata dal calcolo).
3) Ho fatto poi un'altra ercp a Dicembre per togliere quella protesi e inserirne altre, per allargare ulteriormente la via biliare.
4) Infine, a Marzo scorso altre ercp con cui mi hanno rimosso le protesi che apparivano in parte ostruite da fango e sludge biliare e hanno ripulito il tutto.
La stenosi però non risulta più esserci.
Subito dopo questa ercp ho avuto forti dolori e un leggero ittero + febbre dovuti, secondo i medici, all'intervento che aveva infiammato la papilla e non faceva defluire la bile.
In pochi giorni sono guarito, infatti la colangio-rm fatta subito dopo non mostrava difetti di riempimento del lume (calibro circa 6mm) o altre anomalie.
Alle dimissioni mi è stata aumentata la dose di deursil da 900 mg. al giorno a 1200,da assumere a tempo indeterminato.
(però non tutti i medici che ho consultato sono d'accordo su questo dosaggio, soprattutto il mio medico di base!)
5) Per concludere, ieri ho effettuato una colangio-rm di controllo (non ho sintomi evidenti) con il seguente referto:
In esiti di colecistectomia si rileva lieve dilatazione del coledoco che raggiunge diametro di 1,1 cm, con parziale "salto di calibro" del tratto distale, che mostra asimmetria del lume.
Il quadro è compatibile con patologia, di verosimile natura infiammatoria, del complesso papillare.
Utile controllo nel tempo per la valutazione, in particolare, del calibro del dotto epatico principale.
Il dotto cistico residuo presenta estensione longitudinale di 2 cm e diametro trasversale di 6,4 mm.
Non si osservano tumefazioni patologiche della testa pancreatica.
La ghiandola presenta, in tutti i suoi segmenti, dimensioni nei limiti della norma e profili regolari e netti. Il dotto di Wirsung non è dilatato. In condizioni basali non si osservano lesioni focali epatiche e spleniche. Nei limiti i surreni e i reni. L'esame non ha evidenziato tumefazioni adenopatiche né versamento intraperitoneale.
Gli esami del sangue sono nella norma.
Chiedo, cortesemente delucidazioni sul referto dell'ultima colangio-rm e se effettivamente devo assumere a vita l'acido ursodesossicolico come prospettatomi.
Vi ringrazio infinitamente,resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
[#1]
Il referto della ColangioRM è compatibile con esiti legati alla sua pregressa stenosi infiammatoria della via biliare.
Quanto alla terapia con acidi biliari il trattamento (solitamente cicli di tre mesi) è utile che non superi i 2 anni.
Cordialità
Quanto alla terapia con acidi biliari il trattamento (solitamente cicli di tre mesi) è utile che non superi i 2 anni.
Cordialità
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.2k visite dal 12/10/2013.
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