Problemi gastrointestinali da anni
Gentili medici,
vorrei innanzitutto ringraziarvi per il servizio che offrite e per i preziosi consigli che mi avete offerto in passato.
Sono qui a scrivervi non per me, bensì per la mia fidanzata di 25 anni (altezza: 1,70 peso: 55)
Da circa 4 anni ha iniziato a soffrire di disturbi gastro-intestinali di vario genere che non le danno quasi mai tregua e che ad oggi le stanno rendendo la vita impossibile, con rilevanti ripercussioni psicologiche e sociali.
Spero di non tediarvi ma per essere preciso e per farvi avere una visione globale partirò dall’inizio dei sintomi per arrivare ad oggi.
Il tutto iniziò come dicevo 4 anni fa con forti dolori allo stomaco, inspiegabili e non correlati apparentemente ad alimenti e/o situazioni, sforzi, eventi. Iniziarono sporadicamente fino a giungere ad essere praticamente quotidiani. Le fitte duravano qualche ora e dell’intensità tale da costringerla a “piegarsi in due dal dolore”, che descrive come “trafittivo”. Dopo alcune visite non viene riscontrato alcunchè (non vengono eseguiti test diagnostici), le viene detto semplicemente che potrebbe trattarsi di ansia che viene somatizzata in tal modo. A nostro parere, anche se il carattere della mia fidanzata è emotivo, l’ansia non c’entrerebbe poiché dopo questa diagnosi abbiamo osservato attentamente contesti ed alimentazione per poterla associare a qualcosa e trovare finalmente una soluzione.
Viene prescritta una terapia a base di Valpinax al bisogno, che allevia il problema durante l’efficacia del farmaco ma che non risolve il problema che costantemente si ripresenta.
Seguiti da gastroenterologo provvediamo nel tardo 2009 ad effettuare il
“Breath- test H2 dopo carico di lattosio per os” risultato POSITIVO per intolleranza al lattosio, con un picco di 54ppm di h2 nell’aria espirata dopo 60 min.
Dopo aver scoperto con sorpresa questa forte intolleranza, il gastroenterologo ci ha consigliato di regolare la dieta di conseguenza evitando i cibi con lattosio. Da premettere che fino a quel giorno ha sempre assunto tutti i tipi di latticini tranne latte e yoghurt senza avere problemi di sorta (tranne i presunti crampi ad esso imputati dall’inizio del 2009).
Nel 2010 viene effettuato “13-C Urea Breath-test” (75mg 13-c urea in 200cc di acido citrico 0.1N) il cui risultato è: DOB a 30 min: 0.0, commento NEGATIVO.
Regolata la dieta e cercando il più possibile di evitare il lattosio in tutti gli alimenti i crampi non se ne vanno, e compare un nuovo sintomo: alternanza stipsi e dissenteria e talvolta crampi addominali. Da specificare che la dissenteria si presenta indifferentemente dall’assunzione dei latticini (qualche volta capita di sgarrare).
Tentiamo con i fiori di Bach e altre cure omeopatiche ma anche queste senza risultato.
Nuova visita da gastroenterologo che sostiene oltre ad intolleranza la somatizzazione dell’ansia che sarebbe anche questa volta causa dei disturbi, su consiglio viene effettuata gastroscopia nel 2011:
“L’esofago presenta numerose efflorescenze biancastre che non presentano tuttavia sicuri aspetti di micosi.
Biopsie.
In linea di giunzione esofago gastrica viene localizzata a 40cm dall’arcata dentaria.
Il cardias è in sede, normoconformato.
Lo stomaco si distende bene e contiene una modesta raccolta di secreto chiaro.
Indenne il corpo-fundico. Nell’antro la mucosa è appena marezzata si eseguono biopsie nell’antro e nel corpo. Il piloro è regolare.
Nella norma il duodeno, esplorato in seconda porzione ove si eseguono biopsie.”
Esito delle biopsie: “Lembi di mucosa duodenale con flogosi cronica; lembi di mucosa gastrica di tipo antrale priva di modificazioni strutturali di rilievo; lembi di mucosa gastrica di tipo fundico priva di modificazioni strutturali di rilievo; lembi di mucosa esofagea con flogosi cronica; ricerca batteri Helicobacter-simili: negativa”.
Detto questo viene evidenziata un reflusso esofageo e vengono dati consigli sulla dieta e su comportamenti a tenere al riguardo per evitarlo.
È stato eseguito anche un RX con bario che non mi pare evidenziasse gravi disturbi, ma che se dovesse servire riporterò appena trovo il referto.
Arrivando ad oggi, i dolori allo stomaco si sono attenuati spontaneamente per lasciare il posto a brontolii continui dello stomaco ai quali si aggiungono quelli del colon che a detta della mia fidanzata sono insopportabili. Sono distintamente udibili da chi le sta accanto e sono presenti quotidianamente, accompagnati da dolore o meno e indifferentemente che vi sia dissenteria o stipsi. La consistenza normale delle feci è rara, si passa da un estremo all’altro ed inoltre non c’è regolarità.
Io soffro tantissimo a vederla così e lei pure, psicologicamente è molto provata, questa condizione le crea vera e propria ansia (a parer mio è proprio una conseguenza dei disturbi), non riesce a stare in pubblico serenamente, i brontolii le condizionano le uscite, è esasperata dal fatto che non si trovi il problema e posso dire che in molte altre cose, a causa di questi disturbi è cambiata. Non è più felice e spensierata come un tempo (prima che si presentassero i problemi), ha sbalzi di umore ed alterna felicità a pseudo depressione, con tutte le conseguenze del caso. È una ragazza che fino a qualche tempo fa era molto attiva ora è sempre stanca e senza forze, fa attività fisica, mangia in modo normale ma i disturbi la stanno psicologicamente condizionando tantissimo.
Per favore siamo aperti a qualsiasi consiglio, qualsiasi possibile diagnosi, qualsiasi indagine diagnostica, qualsiasi possibile terapia…purchè si possa mettere la parola fine a tutti questi disturbi. Voglio che torni a vivere come dovrebbe una ragazza di 25 anni: serena, spensierata e felice.
Vi ringrazio in anticipo per il tempo e l’attenzione che ci dedicherete.
vorrei innanzitutto ringraziarvi per il servizio che offrite e per i preziosi consigli che mi avete offerto in passato.
Sono qui a scrivervi non per me, bensì per la mia fidanzata di 25 anni (altezza: 1,70 peso: 55)
Da circa 4 anni ha iniziato a soffrire di disturbi gastro-intestinali di vario genere che non le danno quasi mai tregua e che ad oggi le stanno rendendo la vita impossibile, con rilevanti ripercussioni psicologiche e sociali.
Spero di non tediarvi ma per essere preciso e per farvi avere una visione globale partirò dall’inizio dei sintomi per arrivare ad oggi.
Il tutto iniziò come dicevo 4 anni fa con forti dolori allo stomaco, inspiegabili e non correlati apparentemente ad alimenti e/o situazioni, sforzi, eventi. Iniziarono sporadicamente fino a giungere ad essere praticamente quotidiani. Le fitte duravano qualche ora e dell’intensità tale da costringerla a “piegarsi in due dal dolore”, che descrive come “trafittivo”. Dopo alcune visite non viene riscontrato alcunchè (non vengono eseguiti test diagnostici), le viene detto semplicemente che potrebbe trattarsi di ansia che viene somatizzata in tal modo. A nostro parere, anche se il carattere della mia fidanzata è emotivo, l’ansia non c’entrerebbe poiché dopo questa diagnosi abbiamo osservato attentamente contesti ed alimentazione per poterla associare a qualcosa e trovare finalmente una soluzione.
Viene prescritta una terapia a base di Valpinax al bisogno, che allevia il problema durante l’efficacia del farmaco ma che non risolve il problema che costantemente si ripresenta.
Seguiti da gastroenterologo provvediamo nel tardo 2009 ad effettuare il
“Breath- test H2 dopo carico di lattosio per os” risultato POSITIVO per intolleranza al lattosio, con un picco di 54ppm di h2 nell’aria espirata dopo 60 min.
Dopo aver scoperto con sorpresa questa forte intolleranza, il gastroenterologo ci ha consigliato di regolare la dieta di conseguenza evitando i cibi con lattosio. Da premettere che fino a quel giorno ha sempre assunto tutti i tipi di latticini tranne latte e yoghurt senza avere problemi di sorta (tranne i presunti crampi ad esso imputati dall’inizio del 2009).
Nel 2010 viene effettuato “13-C Urea Breath-test” (75mg 13-c urea in 200cc di acido citrico 0.1N) il cui risultato è: DOB a 30 min: 0.0, commento NEGATIVO.
Regolata la dieta e cercando il più possibile di evitare il lattosio in tutti gli alimenti i crampi non se ne vanno, e compare un nuovo sintomo: alternanza stipsi e dissenteria e talvolta crampi addominali. Da specificare che la dissenteria si presenta indifferentemente dall’assunzione dei latticini (qualche volta capita di sgarrare).
Tentiamo con i fiori di Bach e altre cure omeopatiche ma anche queste senza risultato.
Nuova visita da gastroenterologo che sostiene oltre ad intolleranza la somatizzazione dell’ansia che sarebbe anche questa volta causa dei disturbi, su consiglio viene effettuata gastroscopia nel 2011:
“L’esofago presenta numerose efflorescenze biancastre che non presentano tuttavia sicuri aspetti di micosi.
Biopsie.
In linea di giunzione esofago gastrica viene localizzata a 40cm dall’arcata dentaria.
Il cardias è in sede, normoconformato.
Lo stomaco si distende bene e contiene una modesta raccolta di secreto chiaro.
Indenne il corpo-fundico. Nell’antro la mucosa è appena marezzata si eseguono biopsie nell’antro e nel corpo. Il piloro è regolare.
Nella norma il duodeno, esplorato in seconda porzione ove si eseguono biopsie.”
Esito delle biopsie: “Lembi di mucosa duodenale con flogosi cronica; lembi di mucosa gastrica di tipo antrale priva di modificazioni strutturali di rilievo; lembi di mucosa gastrica di tipo fundico priva di modificazioni strutturali di rilievo; lembi di mucosa esofagea con flogosi cronica; ricerca batteri Helicobacter-simili: negativa”.
Detto questo viene evidenziata un reflusso esofageo e vengono dati consigli sulla dieta e su comportamenti a tenere al riguardo per evitarlo.
È stato eseguito anche un RX con bario che non mi pare evidenziasse gravi disturbi, ma che se dovesse servire riporterò appena trovo il referto.
Arrivando ad oggi, i dolori allo stomaco si sono attenuati spontaneamente per lasciare il posto a brontolii continui dello stomaco ai quali si aggiungono quelli del colon che a detta della mia fidanzata sono insopportabili. Sono distintamente udibili da chi le sta accanto e sono presenti quotidianamente, accompagnati da dolore o meno e indifferentemente che vi sia dissenteria o stipsi. La consistenza normale delle feci è rara, si passa da un estremo all’altro ed inoltre non c’è regolarità.
Io soffro tantissimo a vederla così e lei pure, psicologicamente è molto provata, questa condizione le crea vera e propria ansia (a parer mio è proprio una conseguenza dei disturbi), non riesce a stare in pubblico serenamente, i brontolii le condizionano le uscite, è esasperata dal fatto che non si trovi il problema e posso dire che in molte altre cose, a causa di questi disturbi è cambiata. Non è più felice e spensierata come un tempo (prima che si presentassero i problemi), ha sbalzi di umore ed alterna felicità a pseudo depressione, con tutte le conseguenze del caso. È una ragazza che fino a qualche tempo fa era molto attiva ora è sempre stanca e senza forze, fa attività fisica, mangia in modo normale ma i disturbi la stanno psicologicamente condizionando tantissimo.
Per favore siamo aperti a qualsiasi consiglio, qualsiasi possibile diagnosi, qualsiasi indagine diagnostica, qualsiasi possibile terapia…purchè si possa mettere la parola fine a tutti questi disturbi. Voglio che torni a vivere come dovrebbe una ragazza di 25 anni: serena, spensierata e felice.
Vi ringrazio in anticipo per il tempo e l’attenzione che ci dedicherete.
[#1]
Il reperto endoscopico è suggestivo per candida esofagea. E' stata ricercata la presenza di miceti? Giustificherebbe i sintomi.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Gent. dott. Favara, la ringrazio molto per la pronta risposta.
Ora con referto alla mano cercherò di essere più chiaro:
nel referto viene indicato dall'operatore che ha effettuato la gastroscopia, alla voce delle biopsie esofagee inviate per l'esame istologico, tra parentesi l'ipotesi che possano trattarsi di miceti o di eosinofili.
Nella sezione "materiale in esame" c'è scritto: "il materiale è stato incluso in toto ed esaminato su sezioni semiseriate colorate con Ematossilina-Eosina e Alcian-Pas.
la ricerca di batteri Helicobacter-simili è stata condotta con la colorazione di Giemsa-modificato." poi segue la diagnosi che è quella che ho riportato nella richiesta di consulto.
Sebbene venga segnalata la possibilità che si tratti di una micosi dall'operatore che ha effettuato l'endoscopia, nel referto istologico non ne viene fatto cenno.
Da quanto riportato a lei sembra che questa ricerca sia stata effettuata? Normalmente è una ricerca che viene fatta di routine oppure soltanto in presenza di specifica richiesta nell'impegnativa?
Se non fosse stata effettuata, consiglia di eseguire nuovamente la gastroscopia o altri esami?
Vorrei porle inoltre un altro quesito: dice che un eventuale candidosi giustificherebbe i sintomi, ad oggi i sintomi più forti e rilevanti interessano l'intestino e in particolare il colon (credo), può essere che l'eventuale infezione micotica, trascurata per qualche anno, sia proliferata anche in sede intestinale creando questi sintomi?
Grazie infinite!
Ora con referto alla mano cercherò di essere più chiaro:
nel referto viene indicato dall'operatore che ha effettuato la gastroscopia, alla voce delle biopsie esofagee inviate per l'esame istologico, tra parentesi l'ipotesi che possano trattarsi di miceti o di eosinofili.
Nella sezione "materiale in esame" c'è scritto: "il materiale è stato incluso in toto ed esaminato su sezioni semiseriate colorate con Ematossilina-Eosina e Alcian-Pas.
la ricerca di batteri Helicobacter-simili è stata condotta con la colorazione di Giemsa-modificato." poi segue la diagnosi che è quella che ho riportato nella richiesta di consulto.
Sebbene venga segnalata la possibilità che si tratti di una micosi dall'operatore che ha effettuato l'endoscopia, nel referto istologico non ne viene fatto cenno.
Da quanto riportato a lei sembra che questa ricerca sia stata effettuata? Normalmente è una ricerca che viene fatta di routine oppure soltanto in presenza di specifica richiesta nell'impegnativa?
Se non fosse stata effettuata, consiglia di eseguire nuovamente la gastroscopia o altri esami?
Vorrei porle inoltre un altro quesito: dice che un eventuale candidosi giustificherebbe i sintomi, ad oggi i sintomi più forti e rilevanti interessano l'intestino e in particolare il colon (credo), può essere che l'eventuale infezione micotica, trascurata per qualche anno, sia proliferata anche in sede intestinale creando questi sintomi?
Grazie infinite!
[#4]
Utente
La ringrazio nuovamente per l'aiuto che ci sta dando, finalmente vediamo una luce di speranza in fondo ad un tunnel che ci ha portato parecchie sofferenze.
Un ultima cosa, allo stato attuale sarebbe preferibile una gastroscopia oppure una colonscopia (visto che il problema si è spostato in basso)? oppure entrambe?
Grazie mille!
Un ultima cosa, allo stato attuale sarebbe preferibile una gastroscopia oppure una colonscopia (visto che il problema si è spostato in basso)? oppure entrambe?
Grazie mille!
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 08/10/2013.
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