Endoscopia
Buongiorno a voi, vorrei porvi una domanda in merito all''''efficacia in termini diagnostici dell''''endoscopia. È possibile dopo 3 anni dall''''esecuzione di una gastroscopia e di una colonileoscopia avere un cambiamento o peggioramento del quadro sino alla comparsa di metaplasia o neoplasie del tubo digerente? Nel caso specifico della colon referto sostanzialmente negativo con reperto endoscopico nella norma, solo in sede anale modesta congestione emorroidaria. Per la gastro il referto come segue: ESOFAGO cilindrico, rivestito da mucosa integra. Presenza di piccola ernia hiatale da scivolamento con accenno ad "anello" cicatriziale a livello della linea Z, con stria iperemica erosa > 5 mm.
STOMACO ben distendibile, con ristagno limpido mucoso; pliche ben appianabili; mucosa ovunque rosea, liscia, indenne da lesioni. Piloro pervio. BULBO ben distendibile, rivestito da mucosa integra. Seconda porzione duodenale nella norma. CONCLUSIONI: Ernia hiatale da scivolamento con esofagite di Gr.B.
Secondo il Vs autorevole parere? Paziente di 37 anni monorene dx congenito. Grazie!
S.G.
STOMACO ben distendibile, con ristagno limpido mucoso; pliche ben appianabili; mucosa ovunque rosea, liscia, indenne da lesioni. Piloro pervio. BULBO ben distendibile, rivestito da mucosa integra. Seconda porzione duodenale nella norma. CONCLUSIONI: Ernia hiatale da scivolamento con esofagite di Gr.B.
Secondo il Vs autorevole parere? Paziente di 37 anni monorene dx congenito. Grazie!
S.G.
[#1]
Ritengo alquanto improbabile (anche se non impossibile) la comparsa di metaplasia/neoplasia dopo un così breve periodo. Si potrebbe avere se mai un peggioramento della patologia infiammatoria (esofagite) qualora non sia stata eseguita l'opportuna terapia.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Grazie Dott. Cosentino per la celere risposta, vorrei descriverle in breve per quanto possibile alcuni sintomi e il trattamento prescritto al momento della diagnosi e adottato, anche se in maniera discontinua, sino ad oggi: Esomeprazolo 40mg 2 volte al dì prima di colazione e cena x 2 settimane e poi riduzione ad una compressa da 40mg 1 volta al dì x altri 2 mesi. Ecografie addominali negative anche per immagini "target" ne tratti di rigidità o anomalo ispessimento delle pareti ileo-coliche, patognomonici per IBD, solo il fegato presenta dimensioni modicamente aumentate da steatosi epatica, la loggia renale sx è occupata da anse intestinali (paz. monorene dx). Eseguita nel 2006 anche enteroscopia con videocapsula, referto: A partire dal digiuno distale e lungo tutto il decorso del piccolo intestino si osservano alcune ulcere aftoidi a fondo fibrinoso del diametro massimo di 3 mm. Dopo 5 ore e mezza di registrazione si raggiunge lo sfondato cecale. Conclusioni: Verosimile malattia di Crohn digiuno-ileale in fase di attività moderata. Una sola e precedente colonileoscopia fatta nel 2005, che portò all'indicazione della pillola endoscopica anche per i sintomi sopra descritti e calo ponderale, evidenziò una lieve proctite aspecifica e alcune ulcerette aftoidi in sede colica (sigma) e nell'ileo, quadro che invece nelle successive 2 colonscopie fu sempre negativo. All'epoca trattato con del Pentasa 500 4 compresse al di, IPP e supposte di mesalazina. Il Pentasa mi fu tolto dopo un controllo endoscopico nel 2007. Esami ematochimici sempre nella norma ( VES, PCR, IgG IgA ASCA, ANCA ecc...)
Ad oggi i sintomi di esofagite pressoché quasi sempre presenti, con assunzione di IPP (esomeprazolo) a cicli alterni a volte da 40mg a volte da 20. Dolori addominali diffusi in ipocondrio sx/epigastrio, bruciori dolori come se in fondo gastrico retro costale (pancreas), presenti modesti dolori in fosse iliache. Sindromi diarroiche ricorrenti 2/3 anche 4 volte in un mese durata 2/3 gg, solo a volte tracce di sangue in quantità molto modesta, febbre quasi sempre assente solo un paio di volte temp.max 38.0, all'esordio evacuazioni consistenti e abbondanti di feci formate anche 6/7 a distanza ravvicinata, seguono scariche dolorose e difficoltose, presente tenesmo dolore e prurito anale, alla remissione alternanza dell'alvo. Quasi sempre malessere diffuso, dolori articolari, lombari, astenia. Si cerca di gestire il tutto con IPP, citalopram, cicli di NORMIX, buscopan e probiotici.
Crohn? Probabili affezioni alla colecisti? Del pancreas? VIPOMA, GASTRINOMA, Zollinger-Ellison, malattia di Whipple? TBC intestinale? Tutte cose ipotizzate, smentite, considerate da suoi colleghi nel corso degli anni. Grazie per l'attenzione.
Un Cordiale saluto!
S.G.
Ad oggi i sintomi di esofagite pressoché quasi sempre presenti, con assunzione di IPP (esomeprazolo) a cicli alterni a volte da 40mg a volte da 20. Dolori addominali diffusi in ipocondrio sx/epigastrio, bruciori dolori come se in fondo gastrico retro costale (pancreas), presenti modesti dolori in fosse iliache. Sindromi diarroiche ricorrenti 2/3 anche 4 volte in un mese durata 2/3 gg, solo a volte tracce di sangue in quantità molto modesta, febbre quasi sempre assente solo un paio di volte temp.max 38.0, all'esordio evacuazioni consistenti e abbondanti di feci formate anche 6/7 a distanza ravvicinata, seguono scariche dolorose e difficoltose, presente tenesmo dolore e prurito anale, alla remissione alternanza dell'alvo. Quasi sempre malessere diffuso, dolori articolari, lombari, astenia. Si cerca di gestire il tutto con IPP, citalopram, cicli di NORMIX, buscopan e probiotici.
Crohn? Probabili affezioni alla colecisti? Del pancreas? VIPOMA, GASTRINOMA, Zollinger-Ellison, malattia di Whipple? TBC intestinale? Tutte cose ipotizzate, smentite, considerate da suoi colleghi nel corso degli anni. Grazie per l'attenzione.
Un Cordiale saluto!
S.G.
[#3]
Un consulto del genere credo metterebbe in difficoltà anche un medico con tutta la documentazione in mano. Ovviamente credo proprio che solo con visita diretta e la visione degli accertamenti eseguiti sarà possibile formulare qualche ipotesi.
Saluti.
Saluti.
[#4]
Utente
Grazie ancora per l'attenzione Dott. Cosentino, in una recente visita mi si consiglia studio del transito esofageo con videofluorografia, dosaggio della Calprotectina fecale, ricerca sangue occulto nelle feci in 3 campioni, Breath test al lattosio e al glucosio. Nel frattempo terapia con esomeprazolo 40mg 2 volte al dì x 8 settimane e levosulpiride 25mg 2 volte al dì x 20gg. Premetto che nel 2011 presso l'ospedale S.Orsola di Bologna ho eseguito già Breath test al lattosio che risultò positivo con un transito accelerato e uno studio seriato del tenue risultato negativo per IBD.
Capisco la difficoltà oggettiva nell'azzardare una diagnosi, l'unica cosa che chiedo è un parere sul consiglio datomi ad eseguire altri esami del genere, in particolare quello di sottopormi ad uno studio dell'esofago con videofluorografia esponendomi nuovamente, così come nel 2011 con il transito del tenue, a radiazioni in maniera anche pesante dato l'esame. Da circa tre anni per ragioni di lavoro vivo ad Olbia nord Sardegna, e qui come ho potuto constatare purtroppo è molto difficile trovare professionisti disposti a gestire patologie del genere, non esistono reparti ospedalieri specializzati ne medici preparati in tal senso. Pensi che il mio medico curante disconosce gran parte degli esami da me eseguiti, come ad esempio la Calprotectina, per lui si tratterebbe di un errore di trascrizione da parte dello specialista della ben più nota coprocultura, o più semplicemente come l'assunzione di esomeprazolo di 80mg die che non servirebbe a nulla se non a curare un insulinoma, per non parlare poi della Videofluorografia dell'esofago che per lui sarebbe addirittura fuori da ogni protocollo e non riconosciuta dall'OMS. E menomale che come medico curante è pure specialista in cardiologia e medicina interna. Mi chiedo poi cosa centrìno gli IPP con l'insulinoma. ¿Booo?
Ecco credo che questo faccia già capire la dimensione del problema, se partiamo dalla base come dal supporto da parte del proprio medico curante essenziale nell'aiuto alla gestione di patologie complesse come nel caso delle malattie infiammatorie croniche di non facile diagnosi anche a distanza di anni dall'esordio dei sintomi. Nel complesso la situazione constringerebbe il più delle volte i pazienti a pellegrinaggi fuori dalla propria regione per riuscire ad avere un minimo di assistenza adeguata. Povera Italia!
Smetto scusandomi per la lungaggine e Ringraziando ancora per la pazienza rinnovo i più Cordiali Saluti!
S.G.
Capisco la difficoltà oggettiva nell'azzardare una diagnosi, l'unica cosa che chiedo è un parere sul consiglio datomi ad eseguire altri esami del genere, in particolare quello di sottopormi ad uno studio dell'esofago con videofluorografia esponendomi nuovamente, così come nel 2011 con il transito del tenue, a radiazioni in maniera anche pesante dato l'esame. Da circa tre anni per ragioni di lavoro vivo ad Olbia nord Sardegna, e qui come ho potuto constatare purtroppo è molto difficile trovare professionisti disposti a gestire patologie del genere, non esistono reparti ospedalieri specializzati ne medici preparati in tal senso. Pensi che il mio medico curante disconosce gran parte degli esami da me eseguiti, come ad esempio la Calprotectina, per lui si tratterebbe di un errore di trascrizione da parte dello specialista della ben più nota coprocultura, o più semplicemente come l'assunzione di esomeprazolo di 80mg die che non servirebbe a nulla se non a curare un insulinoma, per non parlare poi della Videofluorografia dell'esofago che per lui sarebbe addirittura fuori da ogni protocollo e non riconosciuta dall'OMS. E menomale che come medico curante è pure specialista in cardiologia e medicina interna. Mi chiedo poi cosa centrìno gli IPP con l'insulinoma. ¿Booo?
Ecco credo che questo faccia già capire la dimensione del problema, se partiamo dalla base come dal supporto da parte del proprio medico curante essenziale nell'aiuto alla gestione di patologie complesse come nel caso delle malattie infiammatorie croniche di non facile diagnosi anche a distanza di anni dall'esordio dei sintomi. Nel complesso la situazione constringerebbe il più delle volte i pazienti a pellegrinaggi fuori dalla propria regione per riuscire ad avere un minimo di assistenza adeguata. Povera Italia!
Smetto scusandomi per la lungaggine e Ringraziando ancora per la pazienza rinnovo i più Cordiali Saluti!
S.G.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.8k visite dal 01/10/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Allergia alimentare
L'allergia alimentare è una reazione eccessiva e immediata scatenata dal sistema immunitario verso un alimento: come si manifestano e quali sono i cibi responsabili.