Disturbi vari e feci gialle
Gentilissimi medici
Brevemente sperando di essere breve e preciso.
Sono un soggetto discretamente ansioso. Da molti anni soffro di problemi (mai invalidanti) all intestino e talvolta allo stomaco. Circa 6-7 anni fa tramite Cosima opaco mi diagnosticarono il colon irritabile che però ho sempre imparato a gestire bene nel tempo.
Circa 10 anni fa eseguii colon scoppia e gastroscopia entrambe negative.
Da oltre 1 mese soffrivo di dolorini al fianco destro, che sono scomparsi recentemente. Circa un mese fa feci esami del sangue i quali erano tutti normali tranne bilirubina diretta a 0,24 su 0,2.
Quella totale e quella indiretta normali.
Poco prima ho avuto anche bocca amara e l'ho tuttora.
Dopo una settimana di stress lavorativo elevato (trasferta estera con cene e orari non proprio buoni), comincia lo stomaco a farmi male, languore senza aver fame, acidità, fastidio alla deglutizione, digestione difficile, gonfiore.
Ho avuto anche un giorno con un paio di episodi di diarrea.
Ho cominciato a prendere antiacidi la situazione dello stomaco sta gradualmente tornando ad una sorta di normalità. Nei giorni scorsi il colon avrei potuto disegnarlo dal gran che lo sentivo definito e blandamente dolente.
Il mio medico mi ha prescritto una eco addome superiore, eseguita tutto nella norma. Sospettava calcoli da qualche parte.
Non ho ittero. Ho preso per circa tre mesi consecutivamente supradyn solo per tenermi in forma. Sospeso immediatamente quando ho notato macchie gialle nelle mani, scomparse dopo la sospensione.
Quando la mia serenità cominciava a tornare, anche per l'abbandono dei sintomi più pesanti (che mi hanno comunque tenuto sveglio un paio di notti con nausee anche importanti (il senso di fame c'era sempre in ogni caso), noto da due giorni che le mie feci sono gialle, ma davvero gialle, e poltacee anche se formate, con muco trasparente mi pare anche se non sono certissimo.
Chiedo quindi una, per quanto possibile, valutazione del mio caso e qualche suggerimento specifico.
Mille grazie in anticipo.
Brevemente sperando di essere breve e preciso.
Sono un soggetto discretamente ansioso. Da molti anni soffro di problemi (mai invalidanti) all intestino e talvolta allo stomaco. Circa 6-7 anni fa tramite Cosima opaco mi diagnosticarono il colon irritabile che però ho sempre imparato a gestire bene nel tempo.
Circa 10 anni fa eseguii colon scoppia e gastroscopia entrambe negative.
Da oltre 1 mese soffrivo di dolorini al fianco destro, che sono scomparsi recentemente. Circa un mese fa feci esami del sangue i quali erano tutti normali tranne bilirubina diretta a 0,24 su 0,2.
Quella totale e quella indiretta normali.
Poco prima ho avuto anche bocca amara e l'ho tuttora.
Dopo una settimana di stress lavorativo elevato (trasferta estera con cene e orari non proprio buoni), comincia lo stomaco a farmi male, languore senza aver fame, acidità, fastidio alla deglutizione, digestione difficile, gonfiore.
Ho avuto anche un giorno con un paio di episodi di diarrea.
Ho cominciato a prendere antiacidi la situazione dello stomaco sta gradualmente tornando ad una sorta di normalità. Nei giorni scorsi il colon avrei potuto disegnarlo dal gran che lo sentivo definito e blandamente dolente.
Il mio medico mi ha prescritto una eco addome superiore, eseguita tutto nella norma. Sospettava calcoli da qualche parte.
Non ho ittero. Ho preso per circa tre mesi consecutivamente supradyn solo per tenermi in forma. Sospeso immediatamente quando ho notato macchie gialle nelle mani, scomparse dopo la sospensione.
Quando la mia serenità cominciava a tornare, anche per l'abbandono dei sintomi più pesanti (che mi hanno comunque tenuto sveglio un paio di notti con nausee anche importanti (il senso di fame c'era sempre in ogni caso), noto da due giorni che le mie feci sono gialle, ma davvero gialle, e poltacee anche se formate, con muco trasparente mi pare anche se non sono certissimo.
Chiedo quindi una, per quanto possibile, valutazione del mio caso e qualche suggerimento specifico.
Mille grazie in anticipo.
[#1]
Caro amico, in primo luogo le suggerisco un esame chimico-fisico delle feci ed una coprocoltura.
Si faccia poi visitare da un gastroenterologo.
Nell'attesa assuma fermenti lattici per 3 - 4 settimane!
Resto a sua disposizione!
Cordialmente!
Si faccia poi visitare da un gastroenterologo.
Nell'attesa assuma fermenti lattici per 3 - 4 settimane!
Resto a sua disposizione!
Cordialmente!
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua risposta.
Le chiedo in aggiunta: c'è qualcosa che può colorare le feci (ad esempio ho mangiato pasta in bianco con olio extra vergine per alcuni giorni) oppure è certamente da imputare a bile in eccesso o in difetto (devo ancora approfondire la tematica mi scuso) e quindi riscontrabile in una patologia dell'apparato digerente?
Grazie mille
Le chiedo in aggiunta: c'è qualcosa che può colorare le feci (ad esempio ho mangiato pasta in bianco con olio extra vergine per alcuni giorni) oppure è certamente da imputare a bile in eccesso o in difetto (devo ancora approfondire la tematica mi scuso) e quindi riscontrabile in una patologia dell'apparato digerente?
Grazie mille
[#3]
Utente
La ringrazio per la sua risposta.
Le chiedo in aggiunta: c'è qualcosa che può colorare le feci (ad esempio ho mangiato pasta in bianco con olio extra vergine per alcuni giorni) oppure è certamente da imputare a bile in eccesso o in difetto (devo ancora approfondire la tematica mi scuso) e quindi riscontrabile in una patologia dell'apparato digerente?
Grazie mille
Le chiedo in aggiunta: c'è qualcosa che può colorare le feci (ad esempio ho mangiato pasta in bianco con olio extra vergine per alcuni giorni) oppure è certamente da imputare a bile in eccesso o in difetto (devo ancora approfondire la tematica mi scuso) e quindi riscontrabile in una patologia dell'apparato digerente?
Grazie mille
[#5]
Utente
Grazie per le cortesi risposte, spero di non abusare della sua disponibilità.
Gradisca un aggiornamento.
Il mio medico di base ha impostato una terapia con omeprazolo 20mg al pasto principale. peridon prima di ogni pasto piccolo o grande che siano.
Non contento sono andato tre giorni fa da un gastroenterologo che mi ha confermato il primario sospetto di gastroduodenite. Non mi è stata prescritta gastroscopia anche se la mia ansia sta salendo e la ritengo dirimente almeno ai fini personali. La visita è stata comunque scrupolosa.
La sintomatologia è in miglioramento dopo 6 giorni di omeprazolo 20mg, la nausea passata, digerisco di nuovo sufficientemente bene, gonfiore molto meglio.
Rimane il sintomo che più mi fa rabbrividire ovvero quello che si è presentato da subito mi pare due settimane fa: dolore alla deglutizione in un punto abbastanza preciso e circostanziato. Quello stesso punto non è esente da gorgoglii anche frequenti a stomaco pieno meno ma a stomaco vuoto ben di più.
Stamattina ad esempio non c'era ma durante il giorno si presenta quasi sempre con le blande (ad oggi) eruttazioni che prendono spunto esattamente in quella zona.
Solo una settimana fa la sensazione era che quel punto mi provocasse nausea e anche una sorta di stimolo, la sensazione primordiale del conato. Anche se non ho mai vomitato o avuto la sensazione netta di doverlo fare.
La cosa quindi più negativa per me è questa persistenza al dolorino quando passa o arriva il cibo, faccio fatica a capirlo sinceramente. Mi pare sia più nel passaggio. Il gastroenterologo dice che è il cardias con buona probabilità, il mio medico di base dice che è l'esofago infiammato. Samo li insomma.
Quello che mi chiedo, abbandonando per un attimo le mie feci gialle che permangono tali a giorni alterni (mi pare quando il transito è più veloce) è se il dolore sia un sintomo tranquillamente inquadrabile in una patologia quale quella diagnosticata.
Lei cosa mi dice? Ha dei consigli aggiuntivi rispetto quanto riportato? Sarebbe per me utile saperlo per decidere se procedere ad una gastroscopia oppure attendere qualche tempo per verificare se il tutto rientra.
La ringrazio molto anticipatamente, dimenticavo ho 46 anni e anche in passato (tipo 3-4 anni fa) all'ingestione ebbi dei dolori ma passarono in qualche giorno massimo senza terapie.
Stavolta il sintomo è abbastanza radicato mi pare di capire e per me pessimo acceleratore di ansia.
Ricordo che ho passato un periodo davvero molto stressante coincidente con l'esplosione dei sintomi sopra descritti.
Anche se non ricordo bene mi pare che difficoltà alla deglutizione senza dolore facciano parte della mia storia, come dice il mio medico, tipo spasmi esofagei li ricordo anche da giovanissimo.
Però stavolta sono onestamente in difficoltà, di fronte ad una cosa che mi da la sensazione di non passare così rapidamente, di essere li, bella radicata e tosta.
Grazie ancora
Gradisca un aggiornamento.
Il mio medico di base ha impostato una terapia con omeprazolo 20mg al pasto principale. peridon prima di ogni pasto piccolo o grande che siano.
Non contento sono andato tre giorni fa da un gastroenterologo che mi ha confermato il primario sospetto di gastroduodenite. Non mi è stata prescritta gastroscopia anche se la mia ansia sta salendo e la ritengo dirimente almeno ai fini personali. La visita è stata comunque scrupolosa.
La sintomatologia è in miglioramento dopo 6 giorni di omeprazolo 20mg, la nausea passata, digerisco di nuovo sufficientemente bene, gonfiore molto meglio.
Rimane il sintomo che più mi fa rabbrividire ovvero quello che si è presentato da subito mi pare due settimane fa: dolore alla deglutizione in un punto abbastanza preciso e circostanziato. Quello stesso punto non è esente da gorgoglii anche frequenti a stomaco pieno meno ma a stomaco vuoto ben di più.
Stamattina ad esempio non c'era ma durante il giorno si presenta quasi sempre con le blande (ad oggi) eruttazioni che prendono spunto esattamente in quella zona.
Solo una settimana fa la sensazione era che quel punto mi provocasse nausea e anche una sorta di stimolo, la sensazione primordiale del conato. Anche se non ho mai vomitato o avuto la sensazione netta di doverlo fare.
La cosa quindi più negativa per me è questa persistenza al dolorino quando passa o arriva il cibo, faccio fatica a capirlo sinceramente. Mi pare sia più nel passaggio. Il gastroenterologo dice che è il cardias con buona probabilità, il mio medico di base dice che è l'esofago infiammato. Samo li insomma.
Quello che mi chiedo, abbandonando per un attimo le mie feci gialle che permangono tali a giorni alterni (mi pare quando il transito è più veloce) è se il dolore sia un sintomo tranquillamente inquadrabile in una patologia quale quella diagnosticata.
Lei cosa mi dice? Ha dei consigli aggiuntivi rispetto quanto riportato? Sarebbe per me utile saperlo per decidere se procedere ad una gastroscopia oppure attendere qualche tempo per verificare se il tutto rientra.
La ringrazio molto anticipatamente, dimenticavo ho 46 anni e anche in passato (tipo 3-4 anni fa) all'ingestione ebbi dei dolori ma passarono in qualche giorno massimo senza terapie.
Stavolta il sintomo è abbastanza radicato mi pare di capire e per me pessimo acceleratore di ansia.
Ricordo che ho passato un periodo davvero molto stressante coincidente con l'esplosione dei sintomi sopra descritti.
Anche se non ricordo bene mi pare che difficoltà alla deglutizione senza dolore facciano parte della mia storia, come dice il mio medico, tipo spasmi esofagei li ricordo anche da giovanissimo.
Però stavolta sono onestamente in difficoltà, di fronte ad una cosa che mi da la sensazione di non passare così rapidamente, di essere li, bella radicata e tosta.
Grazie ancora
[#7]
Utente
Buonasera Dottore,
le riscrivo per un aggiornamento che ritengo importante.
In questi giorni conservo feci giallognole, formate. il mio intestino si muove molto. Mal di stomaco calato ma persistente (stanotte non ho chiuso occhio per la nausea). pancia sempre molto gonfia. Ieri ho fatto molta fatica a mangiare per rigetto del cibo, oggi con Peridon è andata meglio e ho mangiato normalmente o quasi. Però i dolori ci sono e sono a pugno per intenderci negli ultimi giorni. Oggi ho digerito credo abbastanza bene.
Non convinto del mio stato di salute (premetto che ho fatto esami del sangue il 10 Luglio risultati sostanzialmente nella norma a parte Bilirubina diretta a 0,24) stamane sono andato a fare esami di routine per capire meglio qual'è il mio stato con esami del sangue che forse vogliono dire poco ma che a volte ti accendono delle lampadine.
Tutto nella norma ( Neutrofili 70% Linfociti 22,4%), anche i test per l'epatite nella norma, amilasi ok, Transaminasi ok, Emocromo ok, bianchi ok, rossi ok, bilirubina diretta 0,21, e tutti gli altri a seguire esclusa la proteina C reattiva che non ho fatto per ignoranza essendo stata una decisione autonoma.
Il valore anomalo è la VES a 82.
Le ricordo che ho fatto un'eco addome superiore meno di 10 giorni fa tutto nella norma.
Persistendo un mio malessere che definirei complessivamente unico nella mia vita, nel senso che non ricordo di esser mai stato così in difficoltà per i dolori ma soprattutto per questa netta sensazione di avere dentro una roba tosta che non si smuove granché nonostante 8 giorni di cura Omeprazolo, le chiedo un consiglio aggiuntivo a quelli già prodotti sino a qui.
IL gastroenterologo con cui ho parlato da poco minimizza, o meglio, dice osservo con attenzione quel valore ma francamente non mi dice niente preso così da solo. Per cui ci dobbiamo risentire tra 10 giorni per capire se la cura che sto facendo ha fatto effetto completo. Ho chiesto se non fosse il caso di fare una gastroscopia, lui dice che non ne vede le ragioni.
A me invece quel valore (che nelle analisi fatte a Luglio era buono VES 7) dice molto e corrisponde esattamente con quello che vivo. I miei malesseri, dolori e quant'altro me li ritrovo scritti nero su bianco. In passato non ho mai avuto alterazioni della VES.
Cosa ne pensa ? La ringrazio molto in anticipo
le riscrivo per un aggiornamento che ritengo importante.
In questi giorni conservo feci giallognole, formate. il mio intestino si muove molto. Mal di stomaco calato ma persistente (stanotte non ho chiuso occhio per la nausea). pancia sempre molto gonfia. Ieri ho fatto molta fatica a mangiare per rigetto del cibo, oggi con Peridon è andata meglio e ho mangiato normalmente o quasi. Però i dolori ci sono e sono a pugno per intenderci negli ultimi giorni. Oggi ho digerito credo abbastanza bene.
Non convinto del mio stato di salute (premetto che ho fatto esami del sangue il 10 Luglio risultati sostanzialmente nella norma a parte Bilirubina diretta a 0,24) stamane sono andato a fare esami di routine per capire meglio qual'è il mio stato con esami del sangue che forse vogliono dire poco ma che a volte ti accendono delle lampadine.
Tutto nella norma ( Neutrofili 70% Linfociti 22,4%), anche i test per l'epatite nella norma, amilasi ok, Transaminasi ok, Emocromo ok, bianchi ok, rossi ok, bilirubina diretta 0,21, e tutti gli altri a seguire esclusa la proteina C reattiva che non ho fatto per ignoranza essendo stata una decisione autonoma.
Il valore anomalo è la VES a 82.
Le ricordo che ho fatto un'eco addome superiore meno di 10 giorni fa tutto nella norma.
Persistendo un mio malessere che definirei complessivamente unico nella mia vita, nel senso che non ricordo di esser mai stato così in difficoltà per i dolori ma soprattutto per questa netta sensazione di avere dentro una roba tosta che non si smuove granché nonostante 8 giorni di cura Omeprazolo, le chiedo un consiglio aggiuntivo a quelli già prodotti sino a qui.
IL gastroenterologo con cui ho parlato da poco minimizza, o meglio, dice osservo con attenzione quel valore ma francamente non mi dice niente preso così da solo. Per cui ci dobbiamo risentire tra 10 giorni per capire se la cura che sto facendo ha fatto effetto completo. Ho chiesto se non fosse il caso di fare una gastroscopia, lui dice che non ne vede le ragioni.
A me invece quel valore (che nelle analisi fatte a Luglio era buono VES 7) dice molto e corrisponde esattamente con quello che vivo. I miei malesseri, dolori e quant'altro me li ritrovo scritti nero su bianco. In passato non ho mai avuto alterazioni della VES.
Cosa ne pensa ? La ringrazio molto in anticipo
[#9]
Utente
Buongiorno gentilissimi dottori,
riprendo il post corrente in quanto ho aggiornamenti che vorrei proporre.
Ho eseguito circa 40 giorni fa gastroscopia con il seguente esito:
esofago regolare regolare per decorso mucosa ed aspetti sino al terzo distale dove si documenta anello di shatski.
cardias ipocontinente con due piccole erosioni rilevate sotto la giunzione squamocolonnare. Stomaco: lago mucoso chiaro, pareti ben distensibili, pliche soffici e mucosa lievemente iperemica a livello antrale in assenza di lesioni maggiori. Piloro pervio.Bulbo e DII indenni.
Esofagite di grado A secondo la classificazione di LA, cardias ipocontinente, note di lievissima gastrite antrale superficiale in via di determinazione istologica.
Biopsie antro e cardias: lieve gastrite antrale, lieve esofagite.
Prendo esomeprazolo 40mg per 30 giorni e tutto torna nella norma. Anche le feci tornano del colore classico. Sto bene insomma.
dopo 10 giorni dall'interruzione del medicinale sento tornare le prime acidità, i primi gonfiori. Le feci tornano molto chiare apparentemente giallognole anche se probabilmente (a questo punto) manca solo la classica colorazione.
Non ho ricontrollato la VES, non ho fatto altri esami in quanto il medico curante mi ha detto di lasciare perdere che il tutto gli era chiaro.
Lui poi afferma che gli pare più un problema funzionale che organico. boh.
A parte le mie feci a me è chiaro invece poco perchè sto tornando ad avere la medesima sintomatologia precedente, in particolare bruciori e rigurgiti di stomaco che stanotte non mi hanno reso la vita semplice. Smetto la pillola e tutto tende a tornare.
Chiedo gentilmente lumi o semplici suggerimenti. Cosa mi consigliate? Come faccio a provare a stare bene ? Mi pare tutto sia legato a questa acidità però non capisco bene. credo a questo punto l'ansia non c'entri granchè, potrà contribuire ma lo stress anche forte a cui sono sottoposto non riesco a credere possa provocare questo.
mille grazie in anticipo
riprendo il post corrente in quanto ho aggiornamenti che vorrei proporre.
Ho eseguito circa 40 giorni fa gastroscopia con il seguente esito:
esofago regolare regolare per decorso mucosa ed aspetti sino al terzo distale dove si documenta anello di shatski.
cardias ipocontinente con due piccole erosioni rilevate sotto la giunzione squamocolonnare. Stomaco: lago mucoso chiaro, pareti ben distensibili, pliche soffici e mucosa lievemente iperemica a livello antrale in assenza di lesioni maggiori. Piloro pervio.Bulbo e DII indenni.
Esofagite di grado A secondo la classificazione di LA, cardias ipocontinente, note di lievissima gastrite antrale superficiale in via di determinazione istologica.
Biopsie antro e cardias: lieve gastrite antrale, lieve esofagite.
Prendo esomeprazolo 40mg per 30 giorni e tutto torna nella norma. Anche le feci tornano del colore classico. Sto bene insomma.
dopo 10 giorni dall'interruzione del medicinale sento tornare le prime acidità, i primi gonfiori. Le feci tornano molto chiare apparentemente giallognole anche se probabilmente (a questo punto) manca solo la classica colorazione.
Non ho ricontrollato la VES, non ho fatto altri esami in quanto il medico curante mi ha detto di lasciare perdere che il tutto gli era chiaro.
Lui poi afferma che gli pare più un problema funzionale che organico. boh.
A parte le mie feci a me è chiaro invece poco perchè sto tornando ad avere la medesima sintomatologia precedente, in particolare bruciori e rigurgiti di stomaco che stanotte non mi hanno reso la vita semplice. Smetto la pillola e tutto tende a tornare.
Chiedo gentilmente lumi o semplici suggerimenti. Cosa mi consigliate? Come faccio a provare a stare bene ? Mi pare tutto sia legato a questa acidità però non capisco bene. credo a questo punto l'ansia non c'entri granchè, potrà contribuire ma lo stress anche forte a cui sono sottoposto non riesco a credere possa provocare questo.
mille grazie in anticipo
[#10]
Utente
Aggiungo per onestà intellettuale: quando ho cominciato a stare bene, ho ricominciato a mangiare gelati mascarpone, cioccolata di tanto in tanto, pizza, lasagne, insomma sapevo di farmi del male e infatti probabilmente me lo sono fatto.
Capisco che questo può incidere grandemente sulla questione, però è così vero? Se uno sta bene sta bene, cioè io questi problemi li ho da poco tempo dopo 45 anni di vita.
grazie ancora
Capisco che questo può incidere grandemente sulla questione, però è così vero? Se uno sta bene sta bene, cioè io questi problemi li ho da poco tempo dopo 45 anni di vita.
grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 48.6k visite dal 10/09/2013.
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