Gastrite, ernia iatale e violenti malesseri
Gentilissimi Dottori,
vi espongo il mio problema poiché, dopo anni di cure e controlli di varia natura (gastroenterologici, cardiaci e neurologici) non riesco ancora a venire a capo di una situazione che si sta rilevando assai invalidante e sta compromettendo la mia qualità di vita.
Premetto che nel 2006 ho avuto la diagnosi di sclerosi multipla rr che ho curato per 3 anni con interferone e cicli di cortisone (sia boli endovena che per bocca), poi smesso in quanto sia la condizione clinica sia i referti di imaging indicavano che la situazione si era stabilizzata e non ho avuto più ricadute.
Da 4-5 anni soffro ormai in maniera continuativa di reflusso, gastrite e prima ancora di colite.
Ho effettuato una colonscopia con esito negativo.
Una prima gastroscopia 5 anni fa aveva evidenziato ipotonia del cardias e una leggera esofagite, curate con IPP e antiacidi per un lungo periodo, poi smessi e ripresi solo per qualche giorno al bisogno.
Ho effettuato eradicazione di helicobacter pylori con antibiotici.
Una seconda gastroscopia lo scorso anno ha evidenziato una piccola ernia iatale, esofagite da reflusso e sempre helicobacter, ho quindi proceduto a una seconda eradicazione con antibiotici e come terapia Omeprazolo prima da 40mg per la fase acuta e poi da 20 per il mantenimento.
Sembrava andasse tutto abbastanza bene con gli IPP quando a giugno scorso, causa una forte lombalgia, ho assunto Diclofenac per via orale.
La gastrite (esofagite) nonostante gli IPP è tornata più aggressiva di sempre, e solo adesso con dieta ferrea, IPP e gaviscon riesco a trovare un minimo sollievo.
Questa la situazione generale.
In particolare però, da un paio d'anni a questa parte, ho iniziato a soffrire frequentemente di forti crisi, caratterizzate da tachicardia persistente (140-150bpm), soprattutto in fase postprandiale, accompagnate da una fastidiosissima sensazione di forte tensione addominale, nausea, tremori e debolezza diffusa.
Varie volte mi sono recata anche al pronto soccorso.
All'inizio sono stati classificati come attacchi di panico, curati con ansiolitici, che mi hanno dato un minimo di sollievo, ma rilevo tutt'ora che è una condizione legata a questa fortissima tensione addominale come se nello stomaco ci fosse un pallone.
Gli holter cardiaci che ho fatto (2) rilevano una tachicardia sinusale, no aritmie e qualche extrasistole.
Ho sentito parlare di sindrome cardiogastrica, e di iperstimolazione del nervo vago da parte dell'apparato digerente, ma quando ne ho parlato a diversi gastroenterologi hanno liquidato la cosa come se non fosse di loro competenza.
Ora, poiché mi ritengo una persona a volte forse ansiosa ma di fondo abbastanza razionale, volevo un vostro parere sulla natura "organica" e non puramente ansiosa di questi attacchi (molto violenti che condizionano la mia vita sociale e lavorativa).
Premetto che insieme agli IPP, sto iniziando ad assumere regolarmente anche integratori di magnesio in quanto gli IPP ne riducono l'assorbimento.
GRAZIE MILLE!!
vi espongo il mio problema poiché, dopo anni di cure e controlli di varia natura (gastroenterologici, cardiaci e neurologici) non riesco ancora a venire a capo di una situazione che si sta rilevando assai invalidante e sta compromettendo la mia qualità di vita.
Premetto che nel 2006 ho avuto la diagnosi di sclerosi multipla rr che ho curato per 3 anni con interferone e cicli di cortisone (sia boli endovena che per bocca), poi smesso in quanto sia la condizione clinica sia i referti di imaging indicavano che la situazione si era stabilizzata e non ho avuto più ricadute.
Da 4-5 anni soffro ormai in maniera continuativa di reflusso, gastrite e prima ancora di colite.
Ho effettuato una colonscopia con esito negativo.
Una prima gastroscopia 5 anni fa aveva evidenziato ipotonia del cardias e una leggera esofagite, curate con IPP e antiacidi per un lungo periodo, poi smessi e ripresi solo per qualche giorno al bisogno.
Ho effettuato eradicazione di helicobacter pylori con antibiotici.
Una seconda gastroscopia lo scorso anno ha evidenziato una piccola ernia iatale, esofagite da reflusso e sempre helicobacter, ho quindi proceduto a una seconda eradicazione con antibiotici e come terapia Omeprazolo prima da 40mg per la fase acuta e poi da 20 per il mantenimento.
Sembrava andasse tutto abbastanza bene con gli IPP quando a giugno scorso, causa una forte lombalgia, ho assunto Diclofenac per via orale.
La gastrite (esofagite) nonostante gli IPP è tornata più aggressiva di sempre, e solo adesso con dieta ferrea, IPP e gaviscon riesco a trovare un minimo sollievo.
Questa la situazione generale.
In particolare però, da un paio d'anni a questa parte, ho iniziato a soffrire frequentemente di forti crisi, caratterizzate da tachicardia persistente (140-150bpm), soprattutto in fase postprandiale, accompagnate da una fastidiosissima sensazione di forte tensione addominale, nausea, tremori e debolezza diffusa.
Varie volte mi sono recata anche al pronto soccorso.
All'inizio sono stati classificati come attacchi di panico, curati con ansiolitici, che mi hanno dato un minimo di sollievo, ma rilevo tutt'ora che è una condizione legata a questa fortissima tensione addominale come se nello stomaco ci fosse un pallone.
Gli holter cardiaci che ho fatto (2) rilevano una tachicardia sinusale, no aritmie e qualche extrasistole.
Ho sentito parlare di sindrome cardiogastrica, e di iperstimolazione del nervo vago da parte dell'apparato digerente, ma quando ne ho parlato a diversi gastroenterologi hanno liquidato la cosa come se non fosse di loro competenza.
Ora, poiché mi ritengo una persona a volte forse ansiosa ma di fondo abbastanza razionale, volevo un vostro parere sulla natura "organica" e non puramente ansiosa di questi attacchi (molto violenti che condizionano la mia vita sociale e lavorativa).
Premetto che insieme agli IPP, sto iniziando ad assumere regolarmente anche integratori di magnesio in quanto gli IPP ne riducono l'assorbimento.
GRAZIE MILLE!!
[#1]
La sindrome gastro-cardia è possibile e può giustificare i sintomi cardiaci (riflessi). Ecco un consulto recente sul tema:
https://www.medicitalia.it/consulti/cardiologia/370284-reflusso-gastroesofageo-e-disturbi-cardiaci.html
Eseguirei anche un studio funzionale dell'esofago con pH-mano-impedenzometria per meglio valutare la motilità del viscere (ipotonia?) e la tipologia del reflusso.
Cordialmente
https://www.medicitalia.it/consulti/cardiologia/370284-reflusso-gastroesofageo-e-disturbi-cardiaci.html
Eseguirei anche un studio funzionale dell'esofago con pH-mano-impedenzometria per meglio valutare la motilità del viscere (ipotonia?) e la tipologia del reflusso.
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Con i limiti di un consulto a distanza,
il suo disturbo, e precisamente la <<forte tensione addominale>> con manifestazione di tachicardia,
prende il nome di sindrome gastro-cardiaca (o sindrome di Roemheld) legata ad un eccesso di aria nello stomaco (=meteorismo). Lo stomaco, distendendosi, causa l'attivazione di risposte "riflesse" che realizzano i sintomi che lei riferisce.
Prego
il suo disturbo, e precisamente la <<forte tensione addominale>> con manifestazione di tachicardia,
prende il nome di sindrome gastro-cardiaca (o sindrome di Roemheld) legata ad un eccesso di aria nello stomaco (=meteorismo). Lo stomaco, distendendosi, causa l'attivazione di risposte "riflesse" che realizzano i sintomi che lei riferisce.
Prego
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#3]
Utente
Grazie mille per le risposte che confermano, almeno per i pochi dati che avete a disposizione, i miei sospetti.
A breve ripeterò una gastroscopia per monitorare la situazione ad oggi, e poi intendo fare l'esame di cui parla il dott. Cosentino.
Come ultima cortesia vi chiederei di indicarmi un centro di riferimento su Roma per problematiche specifiche di questo tipo, visto che i gastroenterologi che ho visto finora non hanno preso in considerazione di fare ulteriori approfondimenti per risolvere il mio problema, e mi ritrovo a distanza di anni con un problema che diventa sempre più invalidante.
Grazie mille di nuovo.
A breve ripeterò una gastroscopia per monitorare la situazione ad oggi, e poi intendo fare l'esame di cui parla il dott. Cosentino.
Come ultima cortesia vi chiederei di indicarmi un centro di riferimento su Roma per problematiche specifiche di questo tipo, visto che i gastroenterologi che ho visto finora non hanno preso in considerazione di fare ulteriori approfondimenti per risolvere il mio problema, e mi ritrovo a distanza di anni con un problema che diventa sempre più invalidante.
Grazie mille di nuovo.
[#4]
i Centri a Roma sono tanti dove viene praticata la Gastroenterologia di livello. Eccone alcuni:
San Camillo, Tor Vergata, Sant'Andrea, Umberto I, Gemelli.
Auguroni e ci aggiorni se le fa piacere.
San Camillo, Tor Vergata, Sant'Andrea, Umberto I, Gemelli.
Auguroni e ci aggiorni se le fa piacere.
[#8]
Utente
Gentili Dottori,
vi aggiorno circa il risultato della gastroscopia che ho effettuato:
1- Biopsie antro gastrico
2- Biopsie II porzione duonenale
1- Frammenti di mucosa verosimilmente della giunzione gastroduedenale sede di intensa flogosi cronica nella lamina propria, in fase attiva e con iperplasia foveolare. HP presente (+--). Utile controllo bioptico dopo terapia.
2- Frammento di mucosa del piccolo intestino con deiscenza subtotale dell'epitelio villare e con edema nella lamina propria.
Il mio gastroenterologo mi ha dato la terapia antibiotica per eradicare l'HP più esomeprazolo 40mg/die, poi passare a 20mg/die per due mesi, e dopo di che ripetere la gastroscopia.
Premetto che questo è il terzo tentativo di eradicazione che faccio dell'HP.
Devo preoccuparmi? Cosa mi consigliate?
Grazie mille e saluti.
vi aggiorno circa il risultato della gastroscopia che ho effettuato:
1- Biopsie antro gastrico
2- Biopsie II porzione duonenale
1- Frammenti di mucosa verosimilmente della giunzione gastroduedenale sede di intensa flogosi cronica nella lamina propria, in fase attiva e con iperplasia foveolare. HP presente (+--). Utile controllo bioptico dopo terapia.
2- Frammento di mucosa del piccolo intestino con deiscenza subtotale dell'epitelio villare e con edema nella lamina propria.
Il mio gastroenterologo mi ha dato la terapia antibiotica per eradicare l'HP più esomeprazolo 40mg/die, poi passare a 20mg/die per due mesi, e dopo di che ripetere la gastroscopia.
Premetto che questo è il terzo tentativo di eradicazione che faccio dell'HP.
Devo preoccuparmi? Cosa mi consigliate?
Grazie mille e saluti.
[#11]
Utente
Scustemi ecco il risultato della endoscopia:
Anamnesi Gastroenterologica: epigastralgie
Quadro endoscopico e manovre operative:
- ESOFAGO: normale il calibro, la mucosa e la motilità. Piccola ernia jatale con reflusso gastroesofageo.
- STOMACO: contenente modica quantità di lago mucoso. Fornice e corpo regolari per mucosa e disegno plicale. Iperemia della mucosa antrale con congestione iuxtapilorica ove si osservano alcune erosioni. Biopsie per istologia (A). Cinesi antropilorica presente. Piloro normotonico.
- DUODENO: bulbo iperemico, esente da ulcere. 2° porzione nella norma Biopsie random in 2° porzione(B).
CONCLUSIONI: ERNIA JATALE - GSTRODUODENITE
(Istologia in corso)
GRAZIE MILLE.
Anamnesi Gastroenterologica: epigastralgie
Quadro endoscopico e manovre operative:
- ESOFAGO: normale il calibro, la mucosa e la motilità. Piccola ernia jatale con reflusso gastroesofageo.
- STOMACO: contenente modica quantità di lago mucoso. Fornice e corpo regolari per mucosa e disegno plicale. Iperemia della mucosa antrale con congestione iuxtapilorica ove si osservano alcune erosioni. Biopsie per istologia (A). Cinesi antropilorica presente. Piloro normotonico.
- DUODENO: bulbo iperemico, esente da ulcere. 2° porzione nella norma Biopsie random in 2° porzione(B).
CONCLUSIONI: ERNIA JATALE - GSTRODUODENITE
(Istologia in corso)
GRAZIE MILLE.
[#12]
Molto bene nulla di rilevante e segua pure le indicazione del collega:
>> Il mio gastroenterologo mi ha dato la terapia antibiotica per eradicare l'HP più esomeprazolo 40mg/die, poi passare a 20mg/die per due mesi, e dopo di che ripetere la gastroscopia. <<
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 5.7k visite dal 24/08/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Sclerosi multipla
Cos'è la sclerosi multipla (SM)? Quali sono le cause della demielinizzazione e i fattori di rischio della malattia? Si possono individuare i sintomi precoci?