Aerofagia/meteorismo... cronicizzato?

Salve,

da molti anni soffro -inizialmente in maniera ciclica, mentre in maniera quasi costante nell'ultimo anno/ anno e mezzo- di disturbi nel tratto tra bocca dello stomaco e stomaco stesso.

Da sempre ho serissime difficoltà a digerire alcuni specifici cibi, che sono stati anche oggetto di diverbi con i vari medici incrociati nella mia vita, non sempre d'accordo sul fatto che effettivamente tali pietanze potessero causare problemi. Nello specifico si tratta di insalata di ogni tipologia, peperoni, spezie dal sapore marcato quali l'aglio, e frutta.
Ancora più pieno mi sento quando assumo latte (i derivati apparentemente non danno problemi).

A ciò va aggiunta una mia certa tendenza all'ansia, che presumo possa andare ad aggravare qualsiasi problematica in atto.

Procedo a ripercorrere qualcosa del mio "vissuto gastrico".

Il mio medico di base, circa 6 o 7 anni fa, poichè accusavo bruciore dopo praticamente ogni pasto, con una saltuaria componente di reflusso gastroesofageo ed altrettanto saltuarie sensazioni di ripienezza gastrica, mi fece effettuare una radiografia "a testa in giù" (perdonatemi, non ricordo il nome esatto della posizione) per verificare la possibile presenza di una ernia iatale, ma risultò negativa.
Mi prescrisse delle cure con Lucen per la gastrite nei periodi critici, e Gaviscon Advance da utilizzare all'occorrenza.
Da quando mi sono trasferito a 800m di altitudine con aria pura -forse per caso- non ho più avuto bruciori, ma di altri problemi ne ho ancora moltissimi.

In maniera pressochè costante durante l'anno, e non necessariamente dipendente dalla mia alimentazione, dopo ogni pasto e, anzi, spesso persino al risveglio, ho un fortissimo senso di pienezza, accompagnato da eruttazione frequente ma non risolutiva, da fastidio nella "respirazione profonda" (come se facessi fatica a prendere il respiro al 100% della sua potenzialità) e da senso di appetito assolutamente azzerato. L'aria che si dirige verso l'intestino ed in flatulenze è una percentuale veramente minima.
Il problema si aggrava in maniera fortemente debilitante durante la notte, precisamente tra le 2 e le 3 ore dopo il momento in cui mi sono coricato.
Mi sveglio 1000 volte, è drammatico.
Tenete presente che faccio trascorrere molte ore tra i pasti e il momento in cui mi corico, e su suggerimento anche del mio medico ho preso l'abitudine di fare mezzora di camminata a velocità molto sostenuta dopo il pranzo e dopo la cena. Risulta un palliativo e poco di più, comunque.

Il mio medico attribuisce questi sintomi soltanto all'ansia, e mi ha più volte prescritto Levobren compresse, che però non credo di poter assumere vita natural durante, quindi desidererei essere orientato sugli esami o sui consulti da fare per capirci qualcosa di più.
In questi giorni per tentare di arginare il problema in maniera più naturale sto assumendo carbone vegetale, ma ho notato che mi causa un po' di stipsi e quindi anch'esso non è ideale.

Non ho mai fatto indagini su intolleranze.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
La malattia da reflusso e l' ansia sembrerebbero giocare un ruolo. Se non ancora eseguita, una gastroscopia potrebbe verficare la presenza di esofagite. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie dott.,

volevo aggiungere (ma era terminato lo spazio) che, avendo letto siti specializzati sul web, sto cercando anche di mangiare molto lentamente, in silenzio, sto evitando sia le bibite gassate o alcoliche, che i cibi fritti o molto grassi o dolci vari ed eventuali con creme e simili.

Non ho ancora effettuato la gastroscopia perchè mi è stata sconsigliata in quanto piuttosto fastidiosa, secondo il mio medico di base.

Lei me la consiglia come primissimo passo, o potrei verificare eventuali intolleranze o disturbi alimentari prima di essa?

grazie nuovamente
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