Colon irritabile di modesta entità

Gentilissimi,

vorrei porre una domanda relativa al cosiddetto "colon irritabile", di cui credo di soffrire in forma lieve. Brevemente: mai avuto problemi di intestino, ma da dicembre 2012 ho iniziato, complice presumo un cambio di dieta e una situazione personale un po' stressante (per me nuova, non essendo un tipo ansioso e incline a stress), ad accusare qualche sintomo di colon irritabile. Di fronte ai racconti di chi ne soffre "davvero" ho quasi vergogna a rivolgere il termine alla mia condizione, che in sostanza si riduce a un poco di gonfiore dopo alcuni pasti (non sempre: ad esempio, con pasta e riso vado sempre sul sicuro, e comunque nel peggiore dei casi, non è gonfiore importante, solo un po' di "senso" di gonfiore: esteticamente la pancia è sempre piatta, sono magrolino), feci tendenzialmente molli (non sempre nemmeno loro: a volte sono ben formate, a volte sto senza farne per un paio di giorni). Quest'inverno stavo un po' peggio, per qualche giorno sono stato molto gonfio e con molta aria, nel corso dei mesi i sintomi si sono molto attenuati (con l'attenuarsi dello stress di cui sopra) e ora sono rimasti solo quel paio di strascichi. Non direi nemmeno che mi danno un vero fastidio, mi scoccia solo dover stare più attento a cosa mangio (lo so, è un capriccio).

Insomma: pur essendo lieve, è comunque un colon irritabile: necessita di cure imperative? Può peggiorare se non viene curato da uno specialista, se l'unica misura che prendo è semplicemente mangiare meglio, evitando ciò che so che mi gonfia/fa evacuare "male", e cerco di muovermi di più (come sto facendo, ho ripreso a fare sport)? L'intestino è "rovinato" e la flora alterata, e quindi anche mangiando meglio comunque non basta e bisogna curare "sul serio" una condizione che se non curata può solo peggiorare, o essendo un disturbo funzionale, può, come dire, tornare alla norma "rieducando" l'intestino a funzionare? Non lo domando per pigrizia o altro, solo per curiosità e per capire se valga la pena andare da uno specialista (lo so che non ci vuole nulla, ma sono cresciuto in una famiglia un po'... "all'antica", in cui dal dottore ci si andava una volta ogni morte di Papa e solo se si sta male, se no riso in bianco e riposo, e tutto passava).

Grazie mille.
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
La lievità dei sintomi le permette di potersi rivolgere tranquillamente dal suo curante.
Il colon irritabile ha sintomi e progressione non prevedibili.
Per il meteorismo potrebbe utilizzare, concordemente con il suo medico, del Simeticone.

Cordialmente

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile dott. Quatraro,

grazie per la sua risposta. Domandavo qui perché mi trovo attualmente, burocraticamente parlando, in un "limbo", nel senso che ho cambiato casa ma non ancora residenza (medico vecchio piuttosto distante - e ora in ferie, medico nuovo ancora da cercare).

Grazie di nuovo!
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Comprendo,
ma per assumere un prodotto è necessaria la prescrizione medica,
previa valutazione diretta,
che rappresentano notoriamente il limite del consulto online.

Prego
[#4]
Utente
Utente
Gentile dott. Quatraro,

grazie per la sua risposta. So bene che nel caso si renda necessaria una terapia a base di medicinali, è necessario un confronto con il proprio curante, oltre ovviamente alla prescrizione. Non era mia intenzione "rimediare" un nome di un medicinale o una diagnosi, al contrario: la mia curiosità era relativa in generale all'evolvere di questa sindrome, al modo di trattarla e alle eventuali conseguenze di una sua sottovalutazione.

Io per ora mi trovo tranquillo a mangiare quello che mi fa stare meglio, e in caso di gonfiore/feci molli, non li vivo come invalidanti né particolarmente fastidiosi. Ormai si tratta di diversi mesi di condizione di relativo "benessere". Eventualmente per migliorare ancora di più, se non "guarire" del tutto nel senso di ristabilire una flora al 100% ben funzionante, prenderei in considerazione l'assunzione di qualche rimedio blando per il meteorismo (carbone vegetale, fermenti lattici da supermercato).

Quello che appunto mi chiedo, scusandomi per la prolissità, è se tutto questo mio approccio sia sottovalutare un problema che può peggiorare e aggravarsi, oppure se sia il modo "giusto" (in fondo spesso si dice che con questa sindrome è questione di conviverci!).

Grazie di nuovo.
[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Ha centrato il problema!
<<spesso si dice che con questa sindrome è questione di conviverci!>>.

A dispetto della sua benignità tale condizione clinica decorre spesso in modo bizzarro ed altalenante per quanto concerne il corredo sintomatologico.
L'autogestione può riguardare un corretto stile di vita,
ma per quanto riguarda l'approccio con parafarmaci e farmaci è necessario che sia un medico,
possibilmente discretamente consapevole della problematica,
a gestirlo.

Prego
[#6]
Utente
Utente
Gentile dott. Quatraro,

grazie per la sua risposta, chiarissimo.

Un'ultima curiosità: è possibile che tra gli accorgimenti che mi fanno stare meglio a livello di gonfiore e meteorismo, e di regolarità nelle evacuazioni (a livello di frequenza e di consistenza) ci sia, paradossalmente... l'eliminazione, o almeno la drastica riduzione, delle verdure? Ho notato che mangiando - alternandoli, naturalmente - pasta, riso, carne, pesce, frutta (quasi unicamente banane, ogni tanto mele e albicocche), uno yogurt magro al giorno a merenda e qualche snack di cereali (a colazione perlopiù), più altre cose a seconda del momento (da qualche salume ogni tanto, a grana/pecorino, a qualche dolciume da forno), poco pane e farinacei bianchi, sto sostanzialmente quasi sempre piuttosto bene, riducendo al minimo i miei sintomi, mentre non appena mangio qualche verdura (perlopiù finocchi), detti sintomi si acuiscono quasi all'istante.

Grazie di nuovo!
[#7]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Le verdure notoriamente stimolano la peristalsi e sono flatogene (generano gas),
... Quindi ... Si è possibile!

Prego
[#8]
Utente
Utente
Gentile dott. Quatraro,

non per prenderla come mio "confessore", ma le domando un altro parere. Dopo giorni (direi una settimana filata) di transito intestinale particolarmente perfetto, senza il minimo gonfiore e con 1-2 emissioni di feci al giorno perfettamente formate, oggi dopo un piatto di pasta al pomodoro ho avvertito (dopo circa 45-60 min dal pasto) uno stimolo improvviso e impellente, vado al bagno... feci liquidissime! Niente crampi, niente dolore né prima né dopo. Davvero molto, molto liquide. E' quindi la famosa imprevedibilità del colon irritabile o può essere altro (considerato che non ho altri sintomi)? Nel mio pranzo, dei normali spaghetti al pomodoro con la bottarga, non c'era niente di nuovo rispetto al solito (se non del peperoncino, che ho sempre assunto ma che dall'anno scorso ho quasi eliminato... anche se so che è nella lista nera per chi soffre di colon irritabile). Le uniche altre "novità" dell'ultima settimana sono state l'introduzione di uno yogurt magro con fermenti lattici vivi al giorno (non Activia o simili, uno yogurt normale ma che li ha) e la riduzione drastica delle verdure (un paio di finocchi in tutta la settimana!).

Grazie di nuovo.
[#9]
Utente
Utente
Un'altra domanda, più generale come consiglio anche in ottica futura... non trattandosi di diarrea, ma di feci comunque liquidissime sebbene limitate a una scarica isolata e senza alcun altro sintomo (sto bene e ho già anche un po' di appetito), è comunque meglio che mi attenga alle solite norme di alimentazione "post-diarrea", quindi evitando cibi solidi almeno per oggi, mangiando in bianco domani e così via? O essendo probabilmente una bizza del colon sensibile, da questo punto di vista non servono questi accorgimenti? Lo yogurt, che mi piace assai ma che non conosco molto come alimento, è consigliato o è meglio metterlo da parte per qualche giorno?

Grazie ancora.
[#10]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
... è << la famosa imprevedibilità del colon irritabile>>,

ed è utile che si <<attenga alle solite norme di alimentazione "post-diarrea">>.

Lo yogurt è meglio metterlo da parte per qualche giorno.

Prego
[#11]
Utente
Utente
Capito. La ringrazio molto! A cenare con solo un brodino non resistevo per l'appetito, visto che la giornata è andata tranquilla ho mangiato pollo e riso in brodo condito con olio e parmigiano (comunque una portata da ospedale, ma almeno un po' saziante!).

La ringrazio di nuovo.
[#12]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Ci mancherebbe.

Auguroni
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