Problemi ancora con ernia iatale e gastrite?
salve avrei bisogno di un vostro parere...
ad agosto dell'anno scorso ho avuto ernia iatale e gastrite,ho fatto una cura con lansoprazolo e malox per circa 2 mesi e mezzo,arrivata a stare meglio il mio medico curante ha deciso di smettere con la terapia!adesso a distanza di un anno ho alcuni sintomi quali piccole fitte al petto(ma non bruciore),problemi a deglutire,dolore al collo con sensazione di gonfiore a volte bruciore,fitte alla pancia e dolore allo sterno fino ad arrivare ai fianchi!non so cosa pensare,secondo voi dovrei fare un 'altra gastroscopia?sinceramente vorrei cercare di eviarla...può essere ancora un problema con l'ernia iatale e la gastrite?cosa dovrei fare?
gazie per la vostra disponibilità
ad agosto dell'anno scorso ho avuto ernia iatale e gastrite,ho fatto una cura con lansoprazolo e malox per circa 2 mesi e mezzo,arrivata a stare meglio il mio medico curante ha deciso di smettere con la terapia!adesso a distanza di un anno ho alcuni sintomi quali piccole fitte al petto(ma non bruciore),problemi a deglutire,dolore al collo con sensazione di gonfiore a volte bruciore,fitte alla pancia e dolore allo sterno fino ad arrivare ai fianchi!non so cosa pensare,secondo voi dovrei fare un 'altra gastroscopia?sinceramente vorrei cercare di eviarla...può essere ancora un problema con l'ernia iatale e la gastrite?cosa dovrei fare?
gazie per la vostra disponibilità
[#1]
Gentile Signorina,
la pregressa diagnosi di ernia iatale e gastrite, con disturbi risolti dopo terapia medica, purtroppo induce a far pensare che alcuni dei sintomi da Lei riferiti (“...sensazione di gonfiore a volte bruciore, fitte alla pancia...”) potrebbero ricollegarsi ad una riacutizzazione delle suddette patologie (dal referto della precedente gastroscopia si evince se vi erano altresì segni di reflusso gastroesofageo ?). Chiaramente la gastroscopia sarebbe un ausilio diagnostico importante ma nel frattempo potrebbe provare a seguire un regime alimentare-comportamentale (es. evitare cioccolata, alcolici, spezie, bibite gassate e/o fredde, pasti abbondanti e ricchi di grassi, favorire pasti piccoli e frequenti, etc...) e valutare se avverte un miglioramento del quadro clinico; Comunque si consulti prima con il Suo medico curante o gastroenterologo di fiducia per valutare la necessità di riprendere la terapia medica.
Inoltre, ha seguito i consigli dati dal Dott. Ferrarolo (febbraio 2008) e dal Dott. Finzi ? (marzo 2008).
Nella speranza di esserle stata d'aiuto
Dott.ssa M.M.Morelli
la pregressa diagnosi di ernia iatale e gastrite, con disturbi risolti dopo terapia medica, purtroppo induce a far pensare che alcuni dei sintomi da Lei riferiti (“...sensazione di gonfiore a volte bruciore, fitte alla pancia...”) potrebbero ricollegarsi ad una riacutizzazione delle suddette patologie (dal referto della precedente gastroscopia si evince se vi erano altresì segni di reflusso gastroesofageo ?). Chiaramente la gastroscopia sarebbe un ausilio diagnostico importante ma nel frattempo potrebbe provare a seguire un regime alimentare-comportamentale (es. evitare cioccolata, alcolici, spezie, bibite gassate e/o fredde, pasti abbondanti e ricchi di grassi, favorire pasti piccoli e frequenti, etc...) e valutare se avverte un miglioramento del quadro clinico; Comunque si consulti prima con il Suo medico curante o gastroenterologo di fiducia per valutare la necessità di riprendere la terapia medica.
Inoltre, ha seguito i consigli dati dal Dott. Ferrarolo (febbraio 2008) e dal Dott. Finzi ? (marzo 2008).
Nella speranza di esserle stata d'aiuto
Dott.ssa M.M.Morelli
[#2]
Ex utente
quando ho fatto la gastroscopia avevo una gastrite acuta con ernia iatale e avevo anche il reflusso gastroesofageo!so che mi devo limitare a magiare come lei ha scritto ma il fatto è che mi sembra strano che a distanza di un anno continui a sentire questi tipi di dolore...ma per queste cose vi è bisogno di una terapia di mantenimento secondo lei?mi sono rivolta così spesso a voi perchè il mio medico non mi ascolta molto sostiene che iosia stressata e che tutte questi dolori dipendano da mio sistema nervoso.
ma è normale che mi si siano gonfiati i linfonodi del collo?cioè posso collegare questa al mio problema?scusi per le tante domande ma è da agosto dell'anno scorso che mi sento ininterrottamente male(basta che vada a leggere le mie richieste di consulto).
grazie tante per la sua disponibilità
ma è normale che mi si siano gonfiati i linfonodi del collo?cioè posso collegare questa al mio problema?scusi per le tante domande ma è da agosto dell'anno scorso che mi sento ininterrottamente male(basta che vada a leggere le mie richieste di consulto).
grazie tante per la sua disponibilità
[#3]
Gentile Signorina,
l'ernia iatale ed il reflusso gastroesofageo sono 'alterazioni' anatomo-funzionali a livello della zona di passaggio tra esofago e stomaco; Il reflusso di materiale acido con coinvolgimento faringo-esofageo può spiegare la percezione di “…piccole fitte al petto, problemi a deglutire, dolore al collo con sensazione di gonfiore a volte bruciore…”. La gastrite, altresì, è associata ad iperacidità e/o riduzione delle capacità di 'difesa' della mucosa gastrica - azione lesiva dell'acido cloridrico -.
Ricorrere ciclicamente a supporto con terapia medica, se ritenuto necessario, ed attenersi alle suddette regole dietetico- comportamentali permette di ben controllarne le manifestazioni cliniche.
Inoltre, consideri che, situazioni di ansia, stress e depressione possono ‘favorire’ l’acuirsi della sintomatologia.
Le ribadisco la necessità di rivalutazione clinica.
P.S. ha eluso la mia domanda: ha seguito i consigli dati dal Dott. Ferrarolo (febbraio 2008) e dal Dott. Finzi ? (marzo 2008). ;-)
Dott.ssa M.M.Morelli
l'ernia iatale ed il reflusso gastroesofageo sono 'alterazioni' anatomo-funzionali a livello della zona di passaggio tra esofago e stomaco; Il reflusso di materiale acido con coinvolgimento faringo-esofageo può spiegare la percezione di “…piccole fitte al petto, problemi a deglutire, dolore al collo con sensazione di gonfiore a volte bruciore…”. La gastrite, altresì, è associata ad iperacidità e/o riduzione delle capacità di 'difesa' della mucosa gastrica - azione lesiva dell'acido cloridrico -.
Ricorrere ciclicamente a supporto con terapia medica, se ritenuto necessario, ed attenersi alle suddette regole dietetico- comportamentali permette di ben controllarne le manifestazioni cliniche.
Inoltre, consideri che, situazioni di ansia, stress e depressione possono ‘favorire’ l’acuirsi della sintomatologia.
Le ribadisco la necessità di rivalutazione clinica.
P.S. ha eluso la mia domanda: ha seguito i consigli dati dal Dott. Ferrarolo (febbraio 2008) e dal Dott. Finzi ? (marzo 2008). ;-)
Dott.ssa M.M.Morelli
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.1k visite dal 02/06/2008.
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