Improvvisa stitichezza

Buonasera. Due settimane fà, dopo alcuni mesi di alvo alterno ma con crescenti problemi di stitichezza, ho avuto una defecazione ampia ma sformata. Da allora, nei successivi sette giorni, nessun altra defecazione ma forti borborigmi intestinali e cospicua emissione di gas. Preoccupato mi sono rivolto al colonproctologo che ha constato la presenza, nel colon discendente, di cospicia presenza di massa fecale mentre nulla vi era nel retto. Mi ha pertanto praticato un'idrocolonterapia che, al momento, ha risolto il problema riuscendo a frantumare detta massa con emissione di porzioni fecali da lui definite "sassi": la procedura mi ha provocato immediato sanguinamento rettale proseguito anche il giorno successivo. Su sua indicazione mi sono sottoposto, due giorni dopo, a colonscopia ovviamente preceduta da preparazione: l'esame ha evidenziato la presenza di piccolo polipo nel colon discendente (asportato durante l'esame) e discreta presenza diverticolare nel sigma: nell'altro di patologico. Nei due giorni successivi ho patito forti dolori in zona sovrapubica, iliaca sinistra e nel retto poi progressivamente scomparsi. Mi è stata prescritta l'assunzione di Psyllogel (i bustina die) per 20 giorni. Domenica scorsa ho defecato per due volte con buona abbondanza (feci non del tutto formate). Il giorno successivo nulla, ieri due piccoli pezzi molto duri ed espulsi con sforzo: il che mi fa temere che il problema si possa riproporre.
Preciso che RMN di circa tre mesi fa ha evidenziato protrusione ad ampio raggio D7-D8 e che, successivamente, ho urtato con una certa violenza proprio in quel punto con successiva algia dorsale e sottoscapolare sinsitra (RX non ha evidenziato lesioni ossee) e che, per problemi ansiosi con insonnia, assumo benziodiazepine (Ansiolin gocce) ed un neurolettico a bassa dose serale (Olanzapina 1,25 cps).
Gradirei un parere su quanto descritto ed, in particolare, se i disturbi intestinali descritti (che sembrano non avere causa in un'ostruzione meccanica) consentano di ipotizzare una sopravvenuta atonia del colon. In caso affermativo se i problemi del rachide ed i farmaci assunti possano esserne causa. Mi sarebbe gradito sapere anche quali provvedimenti sarebbe opportuno assumere prima che il disturbo assuma carattere di severità.
Ringrazio per l'attenzione
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Il dolore riflesso potrebbe aver determinato una certa atonia del colon. Potrebbero essere utili dei probiotici con inulina, del polietilenglicole e qualche procinetico.

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Gentile Dottor Cosentino, La aggiorno sulla situazione confidando in un suo parere. Dall'ultima defecazione indicatale sono stato stitico per sei giorni. Mi sono recato in una struttura ospedaliera dove sono stato sottoposto a visita addominale (peristalsi presente e valida, tec ridottto, addome trattabile, non dolorabile, "palpabile il colon discendente -feci") e ad esplorazione rettale (residui fecali morbidi in ampolla, non sangue) e, quindi, a rx addome diretto ("esame eseguito in ortostatismo. Non si apprezzano evidenti falci di area libera in sede sottodiaframmatica né significativi livelli idroaerei. Area colica poco rappresentata nei vari quadranti addominali. DIFFUSI SEGNI DI COPROSTASI"). Un gastroenterologo mi ha prescritto Onligol bustine (1 bustina mattina e sera) e Rialax fiale (1 la mattina): poco convinto non ho sin quì asunto alcunché se non Plantalax (1 bustina mattino e sera) consigliatomi da colonproctologo di mia conoscenza. Il giorno successivo (cinque giorni fa) ho espulso con grande sforzo un pezzo fecale molto duro (a seguito dell'atto sono fuoriusciti dall'ano nodi gonfi: immagino emorroidi vista una pregressa diagnosi di prolasso uncoemorroidario di II/III livello e paradossia del muscolo puborettale) ed, il giorno successivo, ho avuto un'abbondante defecazione sformata. Da tre giorni espello, con sforzo e fuoriuscita dei suddetti nodi, piccoli pezzi fecali duri. Nel frattempo avverto forti borborigmi nel colon discente ed ho abbondante emissione di gas.
Le ricordo il mio trauma dorsale susseguente alla diagnosi di protrusione ad ampio raggio D7-D8.
Le sarei grato di un suo parere e di suoi suggerimenti temendo che possa essesri determinata una situazione di stasi del colon discendente (paralitico?).
La ringrazio
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Non credo che la stipsi abbia un nesso con il trauma dorsale. Potrebbe essere utile lo studio del tempo di transito intestinale per capire le caratteristiche della stipsi.

Saluti
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, scusandomi per il ritardo. Augurandomi che abbia trascorso un sereno Ferragosto, mi permetto di aggiornarLa. Non ho effettuato lo studio del tempo del transito intestinale, ma lo farò. Ad oggi, nonostante l'attuale uso di Plantalax, di colina e inositolo defeco con grande sforzo piccole palline disidradate seguite, con altrettanto sforzo (per la paradossia ?) da feci filiformi più morbide. Come Le ho riferito nel primo messaggio, i problemi di stitichezza ingravescente (prima avevo un alvo alterno e sino a circa 10 mesi fà del tutto normale) sono insorti subito dopo il trauma dorsale, ma prendo atto del Suo parere che esclude una conessione tra le due cose ....credo, comunque, che esista un sopravvenuto problema di motilità intestinale: ad esempio la sera di circa 10 giorni fà, dopo avere mangiato un qualcosa non ben conservata (che ha provocato analoga reazione in altra persona) ho avuto dolori al basso addome che hanno provocato ben tre ampie defecazioni solide e formate e subito dopo due scariche liquide...il giorno successivo due defecazioni sformate: da allora sono tornato al solito stato. Aggiungo che, da quando è cominciato questo problema (prima decade di luglio) ho perso appetito ed anche circa sette chili di peso.
Le sarei molto grato di un Suo parere su quanto io possa fare per rendere nell'immediato le funzioni intestinali almeno accettabili e, soprattutto, evitare sforzi defecatori sicuramente dannosi sia per il retto che la colonna vertebrale.
Ringrazio. Cordiali saluti
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