Tumore Colon
Salve,
ieri mio padre è stato sottoposto a colonscopia e gli è stato diagnosticato un tumore al colon (nel 2000 era un polipo). Credo sia in programma una nuova colonscopia ed una radiografia (per indagare eventuali metastasi e se "è operabile"). Vorrei sapere se la situazione è grave, se reversibile. Oggi non ho fatto altro che fare ricerche a riguardo. La prospettiva è un intervento di colectomia, se ho ben capito, lo eseguiranno la prossima settimana. Inoltre credo gli sia stato prelevato un campione per la biopsia, aspettiamo i risultati. Mio padre sta assumendo da tempo uno sciroppo lassativo, Laevolac, e ne ha fatto uso a livello cronico. Lo dico perchè ho letto (può darsi che abbia mal interpretato) che può avere un qualche collegamento, ma forse si trattava di un'altra patologia, melanosi o qualcosa giù di lì, dubito si tratti della stessa cosa. Vorrei maggiori informazioni a riguardo, se possibile. Innanzitutto la percentuale di guarigioni. Mio padre ha 73 anni, anzi, li compirà la prossima settimana in ospedale,è leggermente sovrappeso e cardiopatico (dilatazione aorta e fibrillazione), quindi segue terapia anticoagulante, ecc, inoltre, ultimamente soffre di depressione, per quest'ultima assume antidepressivi. Ringrazio in anticipo.
ieri mio padre è stato sottoposto a colonscopia e gli è stato diagnosticato un tumore al colon (nel 2000 era un polipo). Credo sia in programma una nuova colonscopia ed una radiografia (per indagare eventuali metastasi e se "è operabile"). Vorrei sapere se la situazione è grave, se reversibile. Oggi non ho fatto altro che fare ricerche a riguardo. La prospettiva è un intervento di colectomia, se ho ben capito, lo eseguiranno la prossima settimana. Inoltre credo gli sia stato prelevato un campione per la biopsia, aspettiamo i risultati. Mio padre sta assumendo da tempo uno sciroppo lassativo, Laevolac, e ne ha fatto uso a livello cronico. Lo dico perchè ho letto (può darsi che abbia mal interpretato) che può avere un qualche collegamento, ma forse si trattava di un'altra patologia, melanosi o qualcosa giù di lì, dubito si tratti della stessa cosa. Vorrei maggiori informazioni a riguardo, se possibile. Innanzitutto la percentuale di guarigioni. Mio padre ha 73 anni, anzi, li compirà la prossima settimana in ospedale,è leggermente sovrappeso e cardiopatico (dilatazione aorta e fibrillazione), quindi segue terapia anticoagulante, ecc, inoltre, ultimamente soffre di depressione, per quest'ultima assume antidepressivi. Ringrazio in anticipo.
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I farmaci (lassativi) non hanno avuto alcuna relazione con il tumore e la melanosi (condizione del tutto benigna) è semplicemente il colorito brunastro della mucosa determinato dall'assunzione cronica dei lassativi. Per quanto concerne la domanda di guarigione ciô dipende dallo stadio della malattia che viene valutato con la TAC addome e con il successivo intervento chirurgico che consentirà di analizzare la neoplasia e la sua eventuale estensione ai linfonodi.
Lei parla di un polipo nel 2000 che , mi auguro, era stato rimosso. E così ?
Cordialmente
Lei parla di un polipo nel 2000 che , mi auguro, era stato rimosso. E così ?
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
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Utente
no, a suo tempo la colonscopia fu fatta per altro e i medici furono molto sbrigatovi,ci diedero poche spiegazioni e dissero che con uno o più polipi si può vivere tranquillamente. avantieri invece scopriamo che addirittura si possono recidere durante la colonscopia. il referto del 2000 concludeva con 'per la scarsa visibilità durante l'esame non ci assumiamo nessuna responsabilità' o una frase del genere. a suo tempo non demmo peso neanxhe a questa perché non furono richjiesti ulteriori esami.
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Utente
Purtroppo andare a dire a quei medici quanto siano stati irresponsabili e incompetenti non farà stare meglio mio padre, al momento non riesco neanche ad essere arrabbiata, nonostante abbia fissato per molto tempo quella firma frettolosa e indecifrabile, una superficialità che fa rabbrividire... avere in mano la vita di una persona, tutti i suoi trascorsi, i traguardi, la cultura, la famiglia, il suo modo d'essere, di voler bene ed archiviare tutto con un 'cosa di poco conto, con uno o più polipi si vive tranquillamente'. Stiamo aspettando il risultato dell'istologia. Mi sembra ora di essere senza speranze, ho paura per mio padre, non sopporto che qualcosa di così cattivo gli sia cresciuto dentro... e non sopporto tutto il resto, ciò che potrebbe accadere, Nella disperazione sicuramente la starò tediando con troppe domande e mi scuso in anticipo. Vorrei sapere solo una cosa, per avere un barlume di speranza: il risultato dell'istologia potrebbe essere che il tumore sia benigno? In questo caso ho letto che nel 99 per cento dei casi l'operazione chirurgica è risolutiva. Lui non ha mai avuto nessun sintomo, tranne nell'ultimo mese, anemia e perdita di sangue nelle feci. Anche qui abbiamo insistito noi col medico curante per far fare una colonscopia, perchè frettolosamente diceva 'non si sforzi, sarà qualche capillare', ma il colore del sangue era scuro, non acceso, ecco il nostro campanello d'allarme. La prego di rispondere, cercherò di rendere più rare queste mie richieste. La ringrazio in anticipo e per tutto ciò che ha fatto, più coscienzioso lei a distanza di tutti i medici con i quali abbiamo avuto a che fare.
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Utente
Non ho il referto con me, il gastroenterologo che ci sta seguendo ha preferito tenere all'oscuro mio padre della realtà, visto lo stato depressivo, effettivamente non reggerebbe la cosa, già sapendo che devono asportargli un polipo è abbastanza in ansia, viste le precedenti e negative esperienze in ospedale. Giovedi prossimo lo ricoverano per colonscopia, tac e, probabilmente (lo spero) intervento di colectomia. Il risultato dell'esame istologico arriverà tra molti giorni, così ci hanno detto. Appena ho un qualche referto in mano glielo copio immediatamente qui.
Ancora grazie di cuore.
Ancora grazie di cuore.
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Utente
si, ma non hanno potuto esplorare l'ultima parte del colon perché provava dolore,la ripeteranno in narcosi. nel frattempo mio padre non va al bagno da una settimana,gli é stato consigluato di proseguiire cn un cucchiaio di laevolac alla sera,ma non ha risolto. Sta proseguendo con la dieta preparatoria alla colonscopia e cioè pasta in bianco, riso, carne, pesce. e latticini freschi,nessun alimento con 'deposito".
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Utente
ho prelevatoi il risultato dell'istologia.riporta: notizie cliniche: a livello del colon discendente-sigma esiste una neoplasia vegetante,del diametro di circa 6 cm. diagnosi: adenocarcinoma, moderatamente differenziato,diffusamente ulcerato, del grosso intestino. mi dica lei. ora aspettiamo di poter fare la tac,hanno rimandato il ricovero per mancanza posti.
[#13]
Utente
la tac é andata bene, siamo pronti all'intervento,ma é sorta una complicazione.Mio padre ha una dilatazione dell'aorta pari a 5. Ne era a conoscenza,ma da dieci anni. la situazione é stabile e il cardiologo di fiducia gliha sempre sconsigliato l'intervebto,visto anche il carattere ansioso. Ora l'anestesista non vuole assumersi la responsabilità di sottoporlo ad anestesia per l'intervento al colon. A quanto pare dovremmo prima effettuare quelo all'orta. é cosí in grave l situazione?
[#15]
Utente
Referto TAC: Stadiazione di neoplasia del discendente-sigma eseguita prima e dopo iniezione di 120 ml di Iomeron 400, alla velocità di flusso di 3,5 ml/s, dopo contrasto iperdenso per os, clisma opaco ad acqua e tecnica multidetettore.
TORACE Qualche micronodulo a entrambi i lobi inferiori e al lobo superiore destro, adiacenti la piccola scissura, non caratterizzabili, da rivalutare successivamente. Formazione cistica a pareti lievemente inspessite al lobo superiore destro. Non adenopatie ilo-medistiniche nè versamento pleurico. Dilatazione aneurismatica dell'aorta ascendente con diam. max trasv. di 5,3 cm.
ADDOME E PELVI Fegato aumentato di dimensioni e steatosico. Minuta cisti al lobo sinistro. In corrispondenza del segmento IVa (sede sottodiaframmatica) si evidenzia sfumata area tenuemente e costantemente ipodensa di 1,5 cm; altre due minute aree ipodense sono presenti al passaggio VIII-V e al VII segmento. Utile valutazione ecografica intraoperatoria. Pancreas, milza, reni, surreni e vescica normali. Qualche piccola cisti renale destra. In corrispondenza del discendente medio è presente la nota neoplasia vegetante, emicirconferenziale e substenosante associata a iperdensità del grasso perilesionale sede di minuti linfonodi. Non ispessimenti parietali a carico dei restanti tratti colici. Il cieco è poco disteso, tuttavia non mostra evidenti ispessimenti parietali. Non adenopatie retroperitoneali e pelviche nè versamento peritonale.
Capisco ben poco, a dire il vero, a me sembra che polmoni e fegato siano stati compromessi. Aspetto una sua spiegazione.
La ringrazio in anticipo, distinti saluti
TORACE Qualche micronodulo a entrambi i lobi inferiori e al lobo superiore destro, adiacenti la piccola scissura, non caratterizzabili, da rivalutare successivamente. Formazione cistica a pareti lievemente inspessite al lobo superiore destro. Non adenopatie ilo-medistiniche nè versamento pleurico. Dilatazione aneurismatica dell'aorta ascendente con diam. max trasv. di 5,3 cm.
ADDOME E PELVI Fegato aumentato di dimensioni e steatosico. Minuta cisti al lobo sinistro. In corrispondenza del segmento IVa (sede sottodiaframmatica) si evidenzia sfumata area tenuemente e costantemente ipodensa di 1,5 cm; altre due minute aree ipodense sono presenti al passaggio VIII-V e al VII segmento. Utile valutazione ecografica intraoperatoria. Pancreas, milza, reni, surreni e vescica normali. Qualche piccola cisti renale destra. In corrispondenza del discendente medio è presente la nota neoplasia vegetante, emicirconferenziale e substenosante associata a iperdensità del grasso perilesionale sede di minuti linfonodi. Non ispessimenti parietali a carico dei restanti tratti colici. Il cieco è poco disteso, tuttavia non mostra evidenti ispessimenti parietali. Non adenopatie retroperitoneali e pelviche nè versamento peritonale.
Capisco ben poco, a dire il vero, a me sembra che polmoni e fegato siano stati compromessi. Aspetto una sua spiegazione.
La ringrazio in anticipo, distinti saluti
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Al fegato e polmoni ci sono noduli da rivalutare, mentre si descrivono le caratteristiche della neoplasia al sigma. Bisogna adesso valutare la priorità dell'intervento: aneurisma o resione del sigma ?
Saluti
Saluti
[#17]
Utente
La situazione al momento è questa. Nel centro specializzato in Gastroenterologia dove mio padre era ricoverato ci hanno consigliato il nome di un cardiochirurgo. Hanno dimesso mio padre due giorni fa, ieri ci siamo recati dal cardiochirurgo, una persona tra l'altro umanissima e diponibilissima, che, presa in esami la situazione ha deciso che fosse meglio rimandare l'intervento all'aorta a settembre e sottoporre con urgenza mio padre a quello intestinale, poichè continua a sanguinare (sangue rosso vivo nelle feci) e non si può sottoporre ad un'operazione chirurgica un paziente con una emoraggia in corso. Ha scritto una relazione e chiamato di persona il medico gastroenterologo, che ha fissato un nuovo ricovero per mio padre per stamane, con intervento domani. Stamattina arriviamo in ospedale, borsone alla mano, consegniamo la lettera con le indicazioni del cardiochirurgo, che sottolineava una certa urgenza e aspettiamo. Dopo un po' ci fanno sapere che COMUNQUE il primario di anestesia si opponeva all'intervento, perchè annesso a questa struttura non c'è un reparto di Cardiochirurgia, per un eventuale intervento repentino. Ci hanno messi alla porta con una lettera di dimissioni. Ora non sappiamo come muoverci. L'urgenza c'è, mio padre rischia l'anemia, è ancora in dieta, noto un deperimento incredibile col passare dei giorni. Ora ci tocca cercare un altro gastroenterologo e prenotare una visita. In più sarà sottoposto nuovamente a tutti gli esami del caso.
[#19]
Utente
Salve, l'aggiorno sulla situazione. Siamo riusciti a trovare una clinica privata, circa quindici giorni fa mio padre è stato visitato dal chirurgo, primario della struttura. E' stato eseguito il day hospital con vari esami e consulenza con cardiologo e anestesista. Avantieri si è sottoposto nuovamente a prelievo per emogas (nel frattempo aveva fatto della ginnastica respiratoria con un aggeggio apposito): tutto nella norma. Sarà ricoverato sabato e operato lunedi. Ora è in dieta idrica, ieri ha assunto due buste di selg 1000 e tra ieri e oggi è andato in bagno numerose volte. Domenica notte molta apprensione: avvertì una fitta allo stomaco subito dopo aver assunto xanax e rimise la cena. Il mio pensiero immediato l'occlusione intestinale. Po mio padre mi ha rassicurata dicendo che al bagno sta andando regolarmente e, scusate la franchezza, emette anche gas senza problemi. Tra gli effetti collaterali dello xanax vi sono anche episodi di nausea e vomito. Ora, vorrei sapere, vista la facilità con la quale ha fatto effetto il selg 1000 e la mancanza di stipsi, il pericolo occlusione, almeno fino a sabato, potremmo escluderlo?
[#22]
Utente
La aggiorno, anche perchè avrei una domanda. Lunedì 19 agosto mio padre è stato operato. L'intervento è andato benissimo, è stato in sala operatoria circa 5 ore. Il chirurgo ci ha detto che il fegato è pulito e che dobbiamo aspettare il risultato dell'istologia. Già il giorno dopo l'operazione mio padre ha emesso gas ed è andato di corpo per 2 volte, recandosi lui stesso in bagno. Poi sono seguiti 2 giorni difficili, in cui accusava forti dolori all'addome, tanto da non riuscire a girarsi nel letto e, in più, febbre che andava e veniva e difficoltà nella respirazione. Poi si è scoperto che si era disinserito il drenaggio e, infatti, appena sistemato, si sono riempite 3 buste e la febbre è scomparsa. Il giorno dopo, venerdi, mio padre ha dormito 30 e più ore di seguito, sollecitato a svegliarsi, riusciva a malapena a muovere le labbra. Debole e spossato. Da ieri ha ricominciato ad alzarsi più volte dal letto, anche se ha bisogno di aiuto, non ha molta forza in braccia e gambe, anche se non accusa più dolori addominali. E' un po' assente, o, meglio, lucido, ma con poca forza e voglia di rispondere e parlare. Pressione e temperatura sono ottime. Prosegue con la cura antidepressiva e dorme, dorme tanto. Non ha ancora iniziato a ingerire liquidi o cibo. Per ora solo flebo ricostituenti, antibiotici e antidolorifici. Volevo chiedere se questo stato di 'rilassamento' possa essere dovuto a questi ultimi (toradol, mi è parso di leggere sulle flebo). Inoltre, dopo il primo giorno non urinava più, l'hanno stimolato con lasix e albumina. Ora le urine sono rossastre. Cosa mi può dire a proposito? E' normale? La ringrazio in anticipo.
[#24]
Utente
Grazie. Mio padre è una roccia, a quanto dice il chirurgo, è molto, troppo reattivo. Sembra non abbia subito un intervento, è irrequieto e gli manca il letto di casa e le sue cose. All'uscita dalla sala operatoria già chiedeva che ore fossero e se il suo compagno di stanza stesse bene. Il giorno dopo andò a lavarsi da solo in bagno, si fece la barba. 'Non bisogna mai lasciarsi andare e dare una brutta impressione di se' disse. Spero che tutto volga al termine positivamente.
Ringrazio Lei che, oltre ai suoi preziosissimi consulti medici, diretti e precisi, ha dispensato iniezioni di positività e ottimismo. Ogni sua risposta ha placato attimi di panico e senso di smarrimento e impotenza. Per quanto possa valere, la mia stima nei suoi confronti è infinita.
La terrò aggiornata sul caso, come si può fare con un amico medico, al quale si può chieder tutto senza problemi.
Buona domenica.
Ringrazio Lei che, oltre ai suoi preziosissimi consulti medici, diretti e precisi, ha dispensato iniezioni di positività e ottimismo. Ogni sua risposta ha placato attimi di panico e senso di smarrimento e impotenza. Per quanto possa valere, la mia stima nei suoi confronti è infinita.
La terrò aggiornata sul caso, come si può fare con un amico medico, al quale si può chieder tutto senza problemi.
Buona domenica.
[#26]
Utente
Salve dottore. Mi sembra doveroso contattarla per dirle che mio padre non c'è più. Al primo intervento (quello sopra citato) ne sono seguito altri 3, a distanza di una settimana l'uno dall'altro. Dopo l'intervento in laparoscopia ha avuto problemi con l'anastomosi. A quanto pare, vista la cardiopatia (fibrillazione atriale), dilatazione dell'aorta, la circolazione sanguigna non era ottimale e questo ha ostacolato la cicatrizzazione dei due capi di intestino. Addome acuto, aria libera e peritonite. E' stato operato nuovamente e gli è stata praticata una colostomia provvisoria sul trasverso ed è stata riparata l'anastomosi. Dopo tre giorni ha iniziato a mangiare normalmente, la stomia funzionava. Unico problema una piccola infezione dovuta al catetere e stato di debolezza e astenia. Dopo una settimana è stato dimesso, tornato a casa ha rovesciato per 2 giorni, in più ha avuto brividi di freddo e sudorazioni eccessive. Siamo tornati in ospedale. Si pensava all'astinenza dagli antidepressivi, invece gli si è rigonfiata la pancia. La radiografia ha evidenziato aria in stomaco ed intestino. Pressione bassissima (80 - 50) e il giorno dopo febbre. Nuova peritonite. Nuovo intervento per necrosi del moncone di intestino, che è stato riposizionato in una 'zona più vascolarizzata'. Questa volta 6 drenaggi. drenaggi. Post operatorio tragico. Niente voce, 2 focolai di polmonite, tenuta sotto controllo con c-pap e broncoaspirazione., frequenza cardiaca altissima. Antibiotici vari, alimentazione prima con omogeneizzati, poi con parenterale. Dopo una settimana il drenaggio che andava a finire accanto allo stomaco era ancora di colore scuro. Decidiamo di trasferirlo in un'altra struttura ospedaliera. Il primario lo visita e decide di operarlo dopo 20 minuti: perforazione dell'intestino tenue. Quarto intervento: altre 5 ore di attesa sfinente. Toilette e nuova anastomosi all'intestino tenue. Trasferimento immediato in terapia intensiva, dove rimane per 2 giorni. Rientrato in reparto ha trascorso 2 giorni da leone. Allettato, con le piaghe, non ha dormito un solo minuto. Gli occhi fissi su me e mio fratello (tornato dall'estero proprio 2 giorni prima del decesso) Non l'abbiamo lasciato mai solo. Sembrava volesse memorizzare i nostri volti, anche nel buio, stamparseli nel cuore prima di lasciarci per sempre. Il pomeriggio del secondo giorno emoraggia dalla stomia, tenuta a freno con sacche di sangue e plasma (era domenica, i suoi medici non erano in reparto). Esami clinici nella norma. Sudorazione durante la notte, ancora emoraggia. Vari farmaci per la coagulazione endovena. Altre sacche di sangue e plasma. La mattina ero sola con lui, aspettavamo il medico, supplicavo Iddio che arrivasse presto, perchè avevo capito dallo sguardo dell'infermiere cosa sarebbe successo di lì a poco. L'ho visto spegnersi, raffreddarsi, perdere colore, lo sguardo, divenuto quasi cattivo, sembrava volesse tenersi stretta la vita, mentre il respiro diveniva affannoso. Io, tra le lacrime, l'agitazione, gli occhi sulla porta e sul monitor. La frequenza a 40. Il medico arriva, mi fanno uscire dalla stanza. Vedo entrare la squadra con l'attrezzatura per la rianimazione. Dopo qualche minuto la notizia. Ad uccidere mio padre non è stato il cancro, ma un'ulcera. Ha iniziato a sanguinare per lo stress dovuto ai 4 interventi, a quanto pare. Non abbiamo potuto accertare nulla. Tanta rabbia. Avevamo avuto pochi giorni prima i risultati della biopsia effettuata sul tratto di intestino: tutti i linfonodi erano indenni.Ho trascorso 3 mesi con lui, abbandonando tutto il resto. Notte e giorno. Credevo che se avessi dedicato tutta me stessa, se avessi risolto i suoi bisogni e vegliato su di lui quando dormiva. chiamato gli infermieri ogni volta che notavo qualcosa di strano, avrei salvato mio padre. Lui era un uomo fortissimo, ha lottato davvero, sottoponendosi a 4 interventi pesantissimi. Ho tanta rabbia e tanta tristezza... non avrebbe mai lasciato 2 figli poco più che ventenni e mamma, avrà sofferto tantissimo. I sensi di colpa non mi danno pace. Avrei dovuto, potuto fare di più? Lui avrebbe trovato la soluzione migliore se si fosse trattato di un mio problema. Dove ho sbagliato?
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Lei non ha affatto sbagliato, ma suo padre é incorso in una sequela di problematiche e complicanze che in ambiente chirurgico possono verificarsi. Lo so bene perché vivo in ambito chirurgico ed a volte tutto evolve senza un razionale. Non si abbatta . Suo padre sa che lei ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilità.
Un abbraccio.
Felice Cosentino
Un abbraccio.
Felice Cosentino
Questo consulto ha ricevuto 27 risposte e 15.7k visite dal 11/07/2013.
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