Curare la stipsi
Buongiorno ho 37 anni sono astemio e non fumatore.
Da due anni purtroppo, in seguito ad un periodo molto stressante, ho iniziato a soffrire di stitichezza che mi ha portato ad una prostatite cronica batterica con persistenza dell' enterococco faecalis nello sperma, a cui si associano altri batteri provenienti dall'intestino.
So che l'eziogenesi di queste prostatiti rimane sconosciuta e non si capisce bene perchè i batteri che normalmente popolano l'intestino devono infilarsi nella prostata; ma in questi due anni di calvario ho avuto delle parentesi in cui i miei sintomi spariscono ( minzione ed ejaculazione dolorosa, bruciore al glande) nel momento in cui riesco a liberare l'intestino in modo abbondante, per 2 volte al giorno.
Ho notato inoltre che i miei sintomi sembrerebbero i dipendere dalla consistenza delle feci; infatti quando evacuo feci molto solide e abbondanti, quasi dure, sto bene, mentre quando ho evacuazioni scarse e/o con feci un po moliccie verso la fine dell'evacuazione ( pur non avendo diarrea vera e propria) i sintomi urologici tornano rapidamente a peggiorare.
il passaggio dei batteri potrebbe dipendere quindi dalla consistenza delle feci?
A livello di esami negli ultimi due anni ho fatto una colonscopia risultata negativa,
e test per celiachia e tiroide per valutare possibili cause della stipsi, ma entrambe negative.
Il mio gastroenterologo mi aveva detto di gestirmi la stipsi con agpeg ( marcogol 3350) più sciroppo di lattulosio ( epatolax) oltre a cicli di probiotici (enterolactis). Negli ultimi mesi, dietro suo consgilio, ho quasi eliminato il lattulosio aumentando leggermente il dosaggio di agpeg ( 4 o 5 grammi al giorno,praticamente una bustina) asssociandolo a volte con lo psyllogel e ho notato che libero meglio l'intestino con conseguente miglioramento della prostatite; però purtroppo questi periodi durano poco e pur mantenendo la stessa posologia di macrogol arrivano i giorni in cui ho queste evacuazioni un po più scarse del normale e con feci mollicie (alla fine dell'evacuazione) che mi causano il conseguente peggioramentodella prostatite.
Alla luce di questa situazione avete dei consigli da darmi su come cambiare la posologia dell'agpeg in relazione alla risposta avuta? Ci sono degli alimenti che aiutano il formarsi di feci grosse e solide?
in questi giorni sto provando a non a non assumere latticini per vedere se la situazione migliora.
grazie dell'aiuto e del servizio che svolgete, cordialmente
Da due anni purtroppo, in seguito ad un periodo molto stressante, ho iniziato a soffrire di stitichezza che mi ha portato ad una prostatite cronica batterica con persistenza dell' enterococco faecalis nello sperma, a cui si associano altri batteri provenienti dall'intestino.
So che l'eziogenesi di queste prostatiti rimane sconosciuta e non si capisce bene perchè i batteri che normalmente popolano l'intestino devono infilarsi nella prostata; ma in questi due anni di calvario ho avuto delle parentesi in cui i miei sintomi spariscono ( minzione ed ejaculazione dolorosa, bruciore al glande) nel momento in cui riesco a liberare l'intestino in modo abbondante, per 2 volte al giorno.
Ho notato inoltre che i miei sintomi sembrerebbero i dipendere dalla consistenza delle feci; infatti quando evacuo feci molto solide e abbondanti, quasi dure, sto bene, mentre quando ho evacuazioni scarse e/o con feci un po moliccie verso la fine dell'evacuazione ( pur non avendo diarrea vera e propria) i sintomi urologici tornano rapidamente a peggiorare.
il passaggio dei batteri potrebbe dipendere quindi dalla consistenza delle feci?
A livello di esami negli ultimi due anni ho fatto una colonscopia risultata negativa,
e test per celiachia e tiroide per valutare possibili cause della stipsi, ma entrambe negative.
Il mio gastroenterologo mi aveva detto di gestirmi la stipsi con agpeg ( marcogol 3350) più sciroppo di lattulosio ( epatolax) oltre a cicli di probiotici (enterolactis). Negli ultimi mesi, dietro suo consgilio, ho quasi eliminato il lattulosio aumentando leggermente il dosaggio di agpeg ( 4 o 5 grammi al giorno,praticamente una bustina) asssociandolo a volte con lo psyllogel e ho notato che libero meglio l'intestino con conseguente miglioramento della prostatite; però purtroppo questi periodi durano poco e pur mantenendo la stessa posologia di macrogol arrivano i giorni in cui ho queste evacuazioni un po più scarse del normale e con feci mollicie (alla fine dell'evacuazione) che mi causano il conseguente peggioramentodella prostatite.
Alla luce di questa situazione avete dei consigli da darmi su come cambiare la posologia dell'agpeg in relazione alla risposta avuta? Ci sono degli alimenti che aiutano il formarsi di feci grosse e solide?
in questi giorni sto provando a non a non assumere latticini per vedere se la situazione migliora.
grazie dell'aiuto e del servizio che svolgete, cordialmente
[#1]
Dr. Roberto Rossi
Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza
7.6k 207
Il sospetto è che si tratti di un IBS ovvero di una sindrome del colon irritabile. Per quanto riguarda consigli terapeutici non ci è possibile darne in quanto non vi è la possibilità di una visita che in questi casi è indispensabile.
Dr. Roberto Rossi
[#2]
Utente
Dottore ci sono esami specifici che possono confermare la sindrome da colon irritabile (possibilmente meno invasivi della colonscopia) e terapie specifiche che vanno al di là dei lassativi?
come alimentazione per la prostatite evito tassativamente alcolici, piccante, insaccati cibi fritti affumicati, caffè, e frutta secca. Se avessi l' IBS ci sarebbero altre cose da evitare?
Grazie Dottor Rossi per il suo consulto,
cordiali saluti
come alimentazione per la prostatite evito tassativamente alcolici, piccante, insaccati cibi fritti affumicati, caffè, e frutta secca. Se avessi l' IBS ci sarebbero altre cose da evitare?
Grazie Dottor Rossi per il suo consulto,
cordiali saluti
[#3]
Dr. Roberto Rossi
Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza
7.6k 207
La sindrome del colon irritabile è una patologia funzionale assolutamente benigna se pure assai fastidiosa. La terapia non è ne breve ne semplice e deve essere sempre valutata con il gastroenterologo. Non è possibile definirla on line.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.7k visite dal 04/07/2013.
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