Ernia jatale refullso gastroesofageo

Salve,sono un ragazzo di 22 anni e vorrei descrivervi i miei sintomi. Che io ricordi sono circa una decina di anni che soffro di rigurgito alimentare saltuariamente acido.Cmq non ho mai badato al rigurgito fino a 5 anni fa quando in seguito ad un pasto abbondante ho avuto un forte attacco di ansia accompagnato a continua eruttazione,difficoltà a fa- -re"il respiro profondo"accompagnato a dolore tra la bocca dello stoma- co e lo sterno.Dopo una gastroscopia e gli esami da helycobacter( per fortuna negativi)mi è stata diagnosticata in inversione un'ernia jatale accompagnata da reflusso gastro-esofageo,il tutto è stato curato con inibitori della pompa e gavison; i sintomi sono regressi dopo una set- timana.Pochi giorni dopo la scomparsa dei sintomi ho interrotto la cura.Nei successivi anni i sintomi si sono ripetuti ma in maniera lieve e quindi non ho mai dato peso al problema.Purtroppo una settimana fa ho avuto un brusco ritorno dei sintomi dopo un pasto: continua eruttazione sensazione di stomaco gonfio e bloccato e fastidiose contrazioni dello stomaco verso il diaframma,conati di vomito(che passano se respiro con il naso), impossibilità a respirare profondamente. Sono circa sette giorni che sono in quasi completo digiuno, la mia domanda è se è possibile che sia una cosa grave anche se nn mi da dolori lancinanti? Devo ripetere la gastroscopia o qualche esame diagnostico?
Vi ringrazio di cuore, il vostro servizio di consulenza è davvero nobile.
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Dr.ssa Maria Morena Morelli Chirurgo generale 719 12
Gentile Utente,
l’ernia iatale con associato reflusso gastroesofageo è una patologia anatomico-funzionale ‘controllabile’ dal punto di vista sintomatologico con terapia medica ed abitudini dietetico comportamentali.
Non è una ‘cosa grave’, ma, ricorrere alla terapia farmacologica ed attenersi ‘sempre’ a delle regole (alimentari-comportamentali) è fondamentale per ridurre le possibili complicanze (es. esofagiti da reflusso).
Per quanto riguarda il ripetere la gastroscopia, ritengo che dopo cinque anni (?) tale esame sia altamente consigliabile al fine di valutare gli eventuali danni a carico della mucosa esofagea determinati dal reflusso acido.

Cordialmente
Dott.ssa M.M.Morelli

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Utente
Utente
Anzitutto la ringrazio infinitamente per la repentina risposta. Mi rimane un dubbio: quando la patologia che le ho descritto diviene operabile chirurgicamente? Ed è possibile stabilirlo anche senza esami diagnostici invasivi ( gastroscopia)? Le faccio questa domanda anzitutto perchè il digiuno di cui le ho parlato causato dai sintomi e sensazioni prima citati continua a protrarsi nonstante la cura farmacologica. Inoltre è da circa cinque giorni che durante la notte mi sveglio di soprassalto come in apnea con fame d'aria e respiro difficoltoso, sintomi che passano dopo una decina di respiri con il naso. Vi ringrazio di cuore, offrite un servizio impareggiabile.
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Dr.ssa Maria Morena Morelli Chirurgo generale 719 12
Gentile Utente,
la terapia farmacologica e le regole dietetico-comportamentali (tra cui un controllo degli stati di ansia-stress ed obesità che vengono considerati favorenti il reflusso) permettono un buon controllo dei sintomi. L’indicazione al trattamento chirurgico, che come tutti gli interventi presenta rischi e complicanze da non trascurare, si basa su diversi fattori (es. resistenza alla terapia medica, esofagite complicata,….) che non possono prescindere dalla valutazione endoscopica. Se la terapia farmacologica, da Lei attualmente seguita, non porta ad un miglioramento dei sintomi (in associazione alle ‘famigerate’ regole !), prima di pensare all’intervento chirurgico, dovrebbe riparlarne con il Suo gastroenterologo che valuterà se è il caso di modificare la dose di inibitori di pompa protonica e/o l’associazione di procinetico.

Cordialmente
Dott.ssa M.M.Morelli
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Utente
Utente
Gentile dottoressa Morelli,
sono a conoscenza delle componenti di stress e ansia legate al reflusso, il mio dubbio è se i miei sintomi siano riconducibili solo a queste. Sono coscente che per sfatare ogni mia "perplessità" dovrò effettuare degli accertamenti endoscopici e affidarmi alle mani di un buon gastroenterologo. A proposito potrebbe consigliarmi un dottore in tal senso? La ringrazio

Cordialmente
Gentile Utente
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Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 908 15
Gentile Utente, per migliorare la sintomatologia da reflusso e i suoi potenziali danni, è indispensabile cercare di ridurre il peso corporeo. Un eccesso di peso infatti favorisce la presenza dell'ernia iatale e quindi il reflusso. Concordo con la Collega sulla opportunità di seguire determiante regola comportamentali e alimentari e sulla opportunità di ripetere la agstroscopia per evidenziare eventuali segni di esofagite. A tale proposito consiglio di effettuare tale esame con la tecnica trasnasale che, oltre ad essere meno fastidiosa della tradizionale, consente di studiare molto bene tutti i tratti dell'esofago oltre allo stomaco e duodeno. Sono a sua disposizione per eventuali ulteriori informazioni.
Cordiali saluti

Dott. Roberto Mangiarotti

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Utente
Utente
Gentile Dottor Mangiarotti, la ringrazio per l'interessamento e vorrei porgerle una domanda: dove è possibile effettuare la gastroscopia transnasale di cui mi ha accennato? E seconda, è consigliata effettuarla nella fase acuta dei sintomi che sto passando in questo momento?
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Dr.ssa Maria Morena Morelli Chirurgo generale 719 12
Gentile Utente,
in relazione alla Sua domanda sul consigliarle un gastroenterologo, ha preso in considerazione la possibilità di rivolgersi allo stesso gastroenterologo che ha effettuato la precedente gastroscopia ?; Rivolgersi allo stesso operatore è importante per avere una continuità diagnostica-terapeutica.
Per quanto riguarda il dove è possibile effettuare la metodica per via transanale può rivolgersi al Servizio di Endoscopia dell'Ospedale S.Eugenio; prima dell'esame dovrà sottoporsi a visita che le darà modo di rivolgere al gastroenterologo che effettuerà l'esame qualsivoglia ulteriore domanda.
(numero verde 803333)
Nella speranza di esserle stata utile

Cordialmente
Dott.ssa M.M.Morelli
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Utente
Utente
Grazie degli ottimi consigli. Questo martedì comincerò a muovermi in tal senso. Per quanto riguarda la metodologia "transanale" spero sia un errore di battitura perchè già la gastroscopia mi spaventa...(Scusi la battuta :))
La ringrazio infinitamente per la disponibilità, Buonasera.
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Dr.ssa Maria Morena Morelli Chirurgo generale 719 12
Riconosco.....errore non voluto !!!
TRANSNASALE....
Ottima ed ironica anche la Sua osservazione

Cordialmente
Dott.ssa M.M.Morelli
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Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 908 15
Gentile Utente, oltre al S.Eugenio, al S.Giovanni e al Policlinico Tor Vergata, effettuo personalmente la gastroscopia transnasale "in attività intramoenia" presso un Centro di Endoscopia a Monteverde.
Cordiali saluti
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