Cedimento ampolla rettale
Ho 64 anni ed o sofferto di varie anoressie. L'ultima mi ha condotta a pesare 34 kg per 156 cm di altezza. Ora sono ingrassata, a causa dei numerosi dolci che mangio e,nonostante assuma prodotti dimagranti, non riesco a perdere nemmenno un etto.
Vivo da sola, perché ambedue i miei genitori sono finiti in ospizio, a causa di una demenza senile per ciascuno. Papà, che era abbastanza lucido, è morto dopo nemmeno un anno dal ricovero, a causa di infarti, morbo di Parkonson, disturbi respiratori ed altro.
Da quando non è più la mamma a cucinare, io,qusi sempre. mi limito ad un appuccino, tranne il Sabato e la Domenica, giorni in cui mi permetto pasti regolari.
Verdure e frutta non esistono da un pezzo sulla mia tavola e bevo pochissimo.
Da un po' di tempo, le mie feci erano dure come sassi, veri e propri fecalomi, che dovevo spessare con le dita, aiutandomi anche con un clistere di glicerina, che, tuttavia, faceva ben poco.
Mi sono fatta visitare da un proictologo, che mi ha diagnosticato un lieve cedimento dell'ampolla rettale, ma che non mi ha riscontrato nulla nel retto.
Mi ha ordinato due bustine di «Movicol», da assumere la sera e mi ha prescritto una serie di esami, alcuni dei quali molto dolorosi, anche a detta del mio ginecologo.
Questi, mi ha sconsigliato di sottopormi ad indagini così invasivi e fastidiosissimi, da effettuare a mente serena, anche perché soffro di disturbi psichici e non riuscirei a sopportarli.
Prendo inininterrottamente psicofarmaci da almeno quindici anni.
Gli ultimi indicatimi dallo psichiatra sono i seguenti:
-Seroquel 25 compresse (2 al giorno).
-5 gocce di Elopram al mattino.
-20 gocce di Rivotril al mattino-
-20 gocce di En al mattino, 20 a mezzogiorno e 30 alla sera.
-10 gogge di Minias prima di andare a letto.
Tutti e due i proctologi mi hanno detto che tutti questi psicofarmaci, purtroppo necessari, in quanto sono un'ipocondriaca, contribuiscono non poco a rendere difficoltosa l'evacuazione.
Infatti, fin da quando ero ragazza, ho sempre assunto lassativi in misura paurosa. Ultimamente, sono arrivata a svuotare, tutto in una volta, un intero barattolo di Tamarine marmellata, seguito da un cucchiaio di Magnesia san Pellegrino. Il tutto per espellere immediatamente quello che avevo ingerito, magari dopo cinque giorni di digiuno.
Qualche giorno fa, mi sono fatta visitare da un proctologo dell'Ospedale di Monza, suggeritomi dal mio ginecologo, Però, intanto, introducendo il mio dito nel retto, mi ero accorta che l'ampolla rettale, pur muovendosi lievemente durante l'atto dell'espulsioni delle feci, cosa che il mio ginecologo mi ha assicurato che è normale, specie ad una certa età, ritornava in posizione normale subito dopo.
Il referto del secondo proctologo è il seguente:
E.O: addome trattabile, non dolente.
Sfintere tonico, ampolla vuota , con pareti elastiche.
Mi ha consigliato una colonscopia, solo onvincermi che non ho nessun tumore.
Che cosa devo fare?
Grazie.
Marisa malvasi
Vivo da sola, perché ambedue i miei genitori sono finiti in ospizio, a causa di una demenza senile per ciascuno. Papà, che era abbastanza lucido, è morto dopo nemmeno un anno dal ricovero, a causa di infarti, morbo di Parkonson, disturbi respiratori ed altro.
Da quando non è più la mamma a cucinare, io,qusi sempre. mi limito ad un appuccino, tranne il Sabato e la Domenica, giorni in cui mi permetto pasti regolari.
Verdure e frutta non esistono da un pezzo sulla mia tavola e bevo pochissimo.
Da un po' di tempo, le mie feci erano dure come sassi, veri e propri fecalomi, che dovevo spessare con le dita, aiutandomi anche con un clistere di glicerina, che, tuttavia, faceva ben poco.
Mi sono fatta visitare da un proictologo, che mi ha diagnosticato un lieve cedimento dell'ampolla rettale, ma che non mi ha riscontrato nulla nel retto.
Mi ha ordinato due bustine di «Movicol», da assumere la sera e mi ha prescritto una serie di esami, alcuni dei quali molto dolorosi, anche a detta del mio ginecologo.
Questi, mi ha sconsigliato di sottopormi ad indagini così invasivi e fastidiosissimi, da effettuare a mente serena, anche perché soffro di disturbi psichici e non riuscirei a sopportarli.
Prendo inininterrottamente psicofarmaci da almeno quindici anni.
Gli ultimi indicatimi dallo psichiatra sono i seguenti:
-Seroquel 25 compresse (2 al giorno).
-5 gocce di Elopram al mattino.
-20 gocce di Rivotril al mattino-
-20 gocce di En al mattino, 20 a mezzogiorno e 30 alla sera.
-10 gogge di Minias prima di andare a letto.
Tutti e due i proctologi mi hanno detto che tutti questi psicofarmaci, purtroppo necessari, in quanto sono un'ipocondriaca, contribuiscono non poco a rendere difficoltosa l'evacuazione.
Infatti, fin da quando ero ragazza, ho sempre assunto lassativi in misura paurosa. Ultimamente, sono arrivata a svuotare, tutto in una volta, un intero barattolo di Tamarine marmellata, seguito da un cucchiaio di Magnesia san Pellegrino. Il tutto per espellere immediatamente quello che avevo ingerito, magari dopo cinque giorni di digiuno.
Qualche giorno fa, mi sono fatta visitare da un proctologo dell'Ospedale di Monza, suggeritomi dal mio ginecologo, Però, intanto, introducendo il mio dito nel retto, mi ero accorta che l'ampolla rettale, pur muovendosi lievemente durante l'atto dell'espulsioni delle feci, cosa che il mio ginecologo mi ha assicurato che è normale, specie ad una certa età, ritornava in posizione normale subito dopo.
Il referto del secondo proctologo è il seguente:
E.O: addome trattabile, non dolente.
Sfintere tonico, ampolla vuota , con pareti elastiche.
Mi ha consigliato una colonscopia, solo onvincermi che non ho nessun tumore.
Che cosa devo fare?
Grazie.
Marisa malvasi
[#1]
Non credo possa temere un tumore,
piuttosto consulterei un gastroenterologo nel l'ipotesi che farmaci + problemi caratteriali
possano aver generato una colopatia funzionale su base stitica.
Cordialmente
piuttosto consulterei un gastroenterologo nel l'ipotesi che farmaci + problemi caratteriali
possano aver generato una colopatia funzionale su base stitica.
Cordialmente
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
Grazie, Dottore. Il 27 Giugno mi sono sottoposta a colomscopia, per smettere di stressare dea anni me e il mio medico curante, e non mi è stato trovato niente, tranne qualche piccolo diverticolo non flogistico. La sua diagnosi è stata confermata anche dall'endoscopopista, ma, purtroppo, devo continuare ad assumere quelle piccole dosi di psicofarmac. Ora, mi aiuto col «Movicol» e tutto sembra, almeno per il momento esersi sistemato.
E' veramente un esperto e. se non abitassi a Monza, le assicuro he diventerei sua cliente.
Marisa Malvasi
E' veramente un esperto e. se non abitassi a Monza, le assicuro he diventerei sua cliente.
Marisa Malvasi
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.8k visite dal 22/06/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.