Farmaci: è così che si cura la gastrite?
Da una gastroscopia per indagare le cause di anemia microcitemica è risultata una gastrite cronica di grado severo, con parziale atrofia del fondo gastrico, oltre che una erosione fibrinosa millimetrica.
Risulto anche carente di vitamina B12.
La gastroenterologa mi ha prescritto PARIET20, per l'erosione, senza indicare un tempo di terapia, credo significhi che li dovrei prendere fino alla prossima gastroscopia di controllo (tra 1 anno).
Ho letto che gli inibitori di pompa protonica possono diminuire l'assorbimento del ferro, oltre che la capacità digestiva essendo "alcalinizzanti" e inadatti a una condizione atrofica con probabile condizione di ipocloridria. Non ho alcun reflusso, solo la bocca amara al mattino appena sveglia e solo se mangio tardi alla sera.
Temo che una terapia farmacologica così protratta a lungo non mi faccia bene, che possa vanificare la terapia marziale (in 2 mesi ho raggiunto faticosamente 9,9 di emoglobina) e peggiorare una capacità digestiva già piuttosto delicata.
E' così necessario continuare a oltranza con farmaci così potenti?
Non si potrebbe piuttosto aiutarsi migliorando le abitudini alimentari?
Risulto anche carente di vitamina B12.
La gastroenterologa mi ha prescritto PARIET20, per l'erosione, senza indicare un tempo di terapia, credo significhi che li dovrei prendere fino alla prossima gastroscopia di controllo (tra 1 anno).
Ho letto che gli inibitori di pompa protonica possono diminuire l'assorbimento del ferro, oltre che la capacità digestiva essendo "alcalinizzanti" e inadatti a una condizione atrofica con probabile condizione di ipocloridria. Non ho alcun reflusso, solo la bocca amara al mattino appena sveglia e solo se mangio tardi alla sera.
Temo che una terapia farmacologica così protratta a lungo non mi faccia bene, che possa vanificare la terapia marziale (in 2 mesi ho raggiunto faticosamente 9,9 di emoglobina) e peggiorare una capacità digestiva già piuttosto delicata.
E' così necessario continuare a oltranza con farmaci così potenti?
Non si potrebbe piuttosto aiutarsi migliorando le abitudini alimentari?
[#1]
In effetti è possibile che peggiorino le performances digestive.
Le consiglio un secondo parere.
Cordialmente
Le consiglio un secondo parere.
Cordialmente
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
E' già il terzo gastroenterologo che consulto e tutti mi hanno indicato un farmaco IPP. Ho preso Lucen40 per 2 settimane ma mi provoca dolori di stomaco, bocca amarissima e irritabilità conseguente, nonostante questo pare che sintomi di questo tipo non vengano presi in minima considerazione.
Il dubbio che un IPP potesse farmi male mi è venuto leggendo su internet e mi sembra molto sensato che una possibile ipocloridria non vada associata a un farmaco che può peggiorare la digestione.. mi sembra LOGICO, quanto meno.
Non ho reflusso, solo una millimetrica erosione.. mi pare eccessivo prescrivere un farmaco che può peggiorare la digestione (e che oltretutto MI CREA disturbi), da prendere per almeno 1 anno.
Il Suo parere pertanto mi pare il più accurato, ma non ho ancora incontrato uno specialista che la veda così, in sostanza.
Un'altra domanda:
La lieve riduzione di VITAMINA B12 può essere dovuta a uno squilibrio di fattore intrinseco? L'ultima gastroenterologa l'ha escluso, dirottando su un ennesimo esame diagnostico: l'enteroscopia con videocapsula, per verificare l'intestino tra stomaco e colon, secondo lei un problema all'ileo potrebbe essere la causa dalla carenza di B12.
Trovo inoltre quanto meno approssimativo che una visita da uno specialista gastroenterolgo non sia completa di almeno una minima indicazione dietetica.. come se tutto si curasse solo con farmaci (facendo tanto contente le case farmaceutiche..).
Scusi lo sfogo, ringrazio in anticipo.
Il dubbio che un IPP potesse farmi male mi è venuto leggendo su internet e mi sembra molto sensato che una possibile ipocloridria non vada associata a un farmaco che può peggiorare la digestione.. mi sembra LOGICO, quanto meno.
Non ho reflusso, solo una millimetrica erosione.. mi pare eccessivo prescrivere un farmaco che può peggiorare la digestione (e che oltretutto MI CREA disturbi), da prendere per almeno 1 anno.
Il Suo parere pertanto mi pare il più accurato, ma non ho ancora incontrato uno specialista che la veda così, in sostanza.
Un'altra domanda:
La lieve riduzione di VITAMINA B12 può essere dovuta a uno squilibrio di fattore intrinseco? L'ultima gastroenterologa l'ha escluso, dirottando su un ennesimo esame diagnostico: l'enteroscopia con videocapsula, per verificare l'intestino tra stomaco e colon, secondo lei un problema all'ileo potrebbe essere la causa dalla carenza di B12.
Trovo inoltre quanto meno approssimativo che una visita da uno specialista gastroenterolgo non sia completa di almeno una minima indicazione dietetica.. come se tutto si curasse solo con farmaci (facendo tanto contente le case farmaceutiche..).
Scusi lo sfogo, ringrazio in anticipo.
[#3]
Comprendo lo sfogo,
posso ulteriormente aiutarla fornendo le il link di un mio articolo sui PPI
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1677-gli-inibitori-della-pompa-protonica-ppi-corretto-utilizzo-e-raccomandazioni.html
Cordialmente
posso ulteriormente aiutarla fornendo le il link di un mio articolo sui PPI
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1677-gli-inibitori-della-pompa-protonica-ppi-corretto-utilizzo-e-raccomandazioni.html
Cordialmente
[#4]
Utente
Articolo molto interessante, grazie.
Nel frattempo ho effettuato la ricerca di ANTICORPI ANTI CELLULE PARIETALI, che risulta positivo ad alto titolo (1/640).
Significa che ho ho una gastrite autoimmune?
Secondo lei il Pariet 20 è comunque indicato visto gli anticorpi diretti verso la pompa protonica ? Sto assumendo una compressa al giorno, ossia metà dose rispetto a quanto indicato dallo specialista.
Sarebbe necessario anche la ricerca anticorpi anti fattore intrinseco e la gastrinemia?
Tenga conto della carenza di B12: pg/ml 132 (range 180-914)
Nel frattempo ho effettuato la ricerca di ANTICORPI ANTI CELLULE PARIETALI, che risulta positivo ad alto titolo (1/640).
Significa che ho ho una gastrite autoimmune?
Secondo lei il Pariet 20 è comunque indicato visto gli anticorpi diretti verso la pompa protonica ? Sto assumendo una compressa al giorno, ossia metà dose rispetto a quanto indicato dallo specialista.
Sarebbe necessario anche la ricerca anticorpi anti fattore intrinseco e la gastrinemia?
Tenga conto della carenza di B12: pg/ml 132 (range 180-914)
[#5]
Gli anticorpi anti cellule parietali gastriche (APCA), positivi ad alto titolo, depongono fortemente per GCAA (gastrite cronica atrofica autoimmune).
Ulteriori conferme possono derivare dal dosaggio della gastrinemia e dalla la ricerca sierica di Ab-IF (anticorpi anti-fattore-intrinseco), è anche possibile effettuare un dosaggio con prelievo di succo gastrico.
Come avrà letto nell'articolo, la diminuzione dell'acidità gastrica può impedire il rilascio di vitamina B12 dalle proteine alimentari.
Anche una terapia a lungo termine con PPI causa malassorbimento di vitamina B12.
I PPI non mi sembra possano aiutare l'atrofia gastrica.
Nella GCAA il profilo emocromocitometrico è caratteristico,
ovvero si realizza una anemia macrocitica, con il volume corpuscolare medio (MCV) superiore a 90 fl per unità (di qui il termine macrocitica).
Nel suo caso, invece, lei parla di <<anemia microcitemica>>,
quale il valore dell'MCV?
Cordialmente
Ulteriori conferme possono derivare dal dosaggio della gastrinemia e dalla la ricerca sierica di Ab-IF (anticorpi anti-fattore-intrinseco), è anche possibile effettuare un dosaggio con prelievo di succo gastrico.
Come avrà letto nell'articolo, la diminuzione dell'acidità gastrica può impedire il rilascio di vitamina B12 dalle proteine alimentari.
Anche una terapia a lungo termine con PPI causa malassorbimento di vitamina B12.
I PPI non mi sembra possano aiutare l'atrofia gastrica.
Nella GCAA il profilo emocromocitometrico è caratteristico,
ovvero si realizza una anemia macrocitica, con il volume corpuscolare medio (MCV) superiore a 90 fl per unità (di qui il termine macrocitica).
Nel suo caso, invece, lei parla di <<anemia microcitemica>>,
quale il valore dell'MCV?
Cordialmente
[#6]
Utente
Grazie per il riscontro sollecito.
Gli specialisti che ho consultato avevano escluso la possibilità di gastrite autoimmune, per via dell'MVC a 64,9 fl.
Ho effettuato comunque la ricerca degli APCA, anche seguendo il Suo suggerimento in un post precedente, oltre che quello dell'ematologa.
Ho cercato un laboratorio che effettui ricerca di Ab-IF, ma pare sia un esame che non prevedono.
Trova che sia da escludere un'anemia perniciosa e -spero- una GCAA, visto i valori di MVC?
Si fare qualcosa per minimizzare i rischi che la GCAA degeneri in serie patologie?
Gli specialisti che ho consultato avevano escluso la possibilità di gastrite autoimmune, per via dell'MVC a 64,9 fl.
Ho effettuato comunque la ricerca degli APCA, anche seguendo il Suo suggerimento in un post precedente, oltre che quello dell'ematologa.
Ho cercato un laboratorio che effettui ricerca di Ab-IF, ma pare sia un esame che non prevedono.
Trova che sia da escludere un'anemia perniciosa e -spero- una GCAA, visto i valori di MVC?
Si fare qualcosa per minimizzare i rischi che la GCAA degeneri in serie patologie?
[#7]
La GCAA prevede follow up endoscopici, per verifiche istologiche periodiche.
Il valore dell'MCV è in contrasto con l'anemia perniciosa (carenza di B12).
Sarebbe utile un confronto fra il gastroenterologo e l'ematologo che hanno la possibilità di seguirla direttamente.
Il valore dell'MCV è in contrasto con l'anemia perniciosa (carenza di B12).
Sarebbe utile un confronto fra il gastroenterologo e l'ematologo che hanno la possibilità di seguirla direttamente.
[#8]
Utente
Le sono molto grata per le risposte sempre così esaurienti.
Sottoporrò senz'altro il confronto a gastroenterologo ed ematologo.
Approfitto ancora della Sua disponibilità per chiederle:
Se gli anticorpi anti FI sono positivi in circa 1-3% dei casi di GCAA, è strettamente necessario eseguirne la ricerca? (ho chiamati diversi laboratori di analisi ma è un esame che non eseguono)
Visto che nella GCAA il volume corpuscolare medio è tipicamente superiore a 90 fl, posso sperare di non avere questa patologia?
Con che frequenza suggerirebbe gli accertamenti endoscopici e istologici ?
Una dieta e stile di vita corretti possono sostenere la prevenzione che la GCAA degeneri in patologie più serie?
Sottoporrò senz'altro il confronto a gastroenterologo ed ematologo.
Approfitto ancora della Sua disponibilità per chiederle:
Se gli anticorpi anti FI sono positivi in circa 1-3% dei casi di GCAA, è strettamente necessario eseguirne la ricerca? (ho chiamati diversi laboratori di analisi ma è un esame che non eseguono)
Visto che nella GCAA il volume corpuscolare medio è tipicamente superiore a 90 fl, posso sperare di non avere questa patologia?
Con che frequenza suggerirebbe gli accertamenti endoscopici e istologici ?
Una dieta e stile di vita corretti possono sostenere la prevenzione che la GCAA degeneri in patologie più serie?
[#9]
<<Una dieta e stile di vita corretti>> sono sempre auspicabili,
Le GCAA in genere necessitano di un follow-up con EGDS ogni due anni.
Nel precedente consulto
https://www.medicitalia.it/consulti/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/353078-gastrite-atrofica-e-anemia.html
lei riferisce
<<il gastroenterogo ha escluso la possibilità di gastrite autoimmune, per il fatto che le analisi presentano un'anemia "microcitica" e non "macrocitica".
Inoltre mi ha detto che l'atrofia gastrica non riduce l'assorbimento del ferro>>.
Penso che sia utile, attraverso il suo specialista di riferimento , definire esattamente il tipo di gastrite atrofica da cui lei è affetta.
Prego
Le GCAA in genere necessitano di un follow-up con EGDS ogni due anni.
Nel precedente consulto
https://www.medicitalia.it/consulti/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/353078-gastrite-atrofica-e-anemia.html
lei riferisce
<<il gastroenterogo ha escluso la possibilità di gastrite autoimmune, per il fatto che le analisi presentano un'anemia "microcitica" e non "macrocitica".
Inoltre mi ha detto che l'atrofia gastrica non riduce l'assorbimento del ferro>>.
Penso che sia utile, attraverso il suo specialista di riferimento , definire esattamente il tipo di gastrite atrofica da cui lei è affetta.
Prego
[#10]
Utente
Purtroppo non ho ancora trovato uno specialista gastroenterologo di cui fidarmi.
I precedenti che ho già consultato:
Escludevano la necessità di analisi di ricerca autoimmunità, che invece le APCA ad alto titolo fanno sospettare.
Hanno insistito nel prescrivere farmaci PPI da assumere per lunghi periodi e in dosi doppie del normale (questo riscontro l'ho avuto leggendo il bugiardino del farmaco e dal medico curante). Ho espresso i miei dubbi riguardo l'assorbimento del ferro e vitamina B12: perplessità che non è stata presa in minima considerazione.
Escludevano che la gastrite cronica atrofica possa causare anemia sideropenica, notizia che ho invece trovato avvalorata in diversi siti internet curati da specialisti del settore, oltre che dal Suo autorevole parere.
Hanno affermato infine la necessità di eseguire una endoscopia con videocapsula da eseguire presso la propria struttura ospedaliera, nonostante la ricerca di sangue occulto negativo e l'emoglobina sia in aumento con la terapia marziale.
Dovrei forse fidarmi di questi professionisti?
Cordiali saluti
I precedenti che ho già consultato:
Escludevano la necessità di analisi di ricerca autoimmunità, che invece le APCA ad alto titolo fanno sospettare.
Hanno insistito nel prescrivere farmaci PPI da assumere per lunghi periodi e in dosi doppie del normale (questo riscontro l'ho avuto leggendo il bugiardino del farmaco e dal medico curante). Ho espresso i miei dubbi riguardo l'assorbimento del ferro e vitamina B12: perplessità che non è stata presa in minima considerazione.
Escludevano che la gastrite cronica atrofica possa causare anemia sideropenica, notizia che ho invece trovato avvalorata in diversi siti internet curati da specialisti del settore, oltre che dal Suo autorevole parere.
Hanno affermato infine la necessità di eseguire una endoscopia con videocapsula da eseguire presso la propria struttura ospedaliera, nonostante la ricerca di sangue occulto negativo e l'emoglobina sia in aumento con la terapia marziale.
Dovrei forse fidarmi di questi professionisti?
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 7.5k visite dal 06/06/2013.
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