Celiachia anomala
Salve,
mi chiamo Laura, ho 26 anni.
Vi scrivo per avere chiarimenti sulla mia pregressa diagnosi di celiachia.
Tutto è cominciato all'età di 7 anni. Mi fu diagnosticata un'anemia sideropenica. Il pediatra sospettò che potesse trattarsi di celiachia,essendoci un caso già diagnosticato in famiglia (mia zia,
sorella di mia madre).
Ho avuto una crescita normale, nessun altro sintomo che desse sospetti.
Essendo gemella monovulare, vengono prescritti gli esami anche a mia sorella. Oltre agli anticorpi
aga, ema e anti trasglutaminasi, ci eseguono il dna.
Nel dna di entrambe rilevano il genotipo celiachia. Gli altri esami, a me risultano negativi, a lei, si cui non si avevano sospetti iniziali, sono risultati tutti positivi.
Stupiti degli esiti, ci ripetono tutto. Morale? Stessi risultati. Decidono, dunque, di prescriverci una eaofagogastroduodenoscopia con biopsia. Non ci sono danni intestinali, ma la biopsia é compatibile con morbo celiachia. Così cominciamo la dieta senza glutine nel 1998. A luglio del 2005 ho confessato al mio gastroenterologo che, ogni tanto inserivo alimenti con glutine. Decidoamo di reinserire il glutine e ripetere gli esami. Anche mia sorella inizia il challenge. Procede tutto bene. Nessun sintomo. Esami sempre negativi. Nel 2010, a
ia sorella si ripositivizzano gli esami. Ripete l'esofagogastroduodenoscopia con biopsia. Apparentemente è tutto nella norma, ma la biopsia è compatibile con celiachia. Essendo glima positivi, riprende la dieta senza glutine. Io, invece, a distanza di 8 anni, mangio tutto, non ho somi e gli esami continuano a essere negativi. Quest'anno ho fatto un'esofagogastroduodenoscopia con biopsia, di controllo. Tutto nella norma, ma biopsia compatibile. Sono celiaca o no? Non ho sintomi, non ho danni intestinali, gli esami sono negatici, solo la biopsia è compatibile.
mi chiamo Laura, ho 26 anni.
Vi scrivo per avere chiarimenti sulla mia pregressa diagnosi di celiachia.
Tutto è cominciato all'età di 7 anni. Mi fu diagnosticata un'anemia sideropenica. Il pediatra sospettò che potesse trattarsi di celiachia,essendoci un caso già diagnosticato in famiglia (mia zia,
sorella di mia madre).
Ho avuto una crescita normale, nessun altro sintomo che desse sospetti.
Essendo gemella monovulare, vengono prescritti gli esami anche a mia sorella. Oltre agli anticorpi
aga, ema e anti trasglutaminasi, ci eseguono il dna.
Nel dna di entrambe rilevano il genotipo celiachia. Gli altri esami, a me risultano negativi, a lei, si cui non si avevano sospetti iniziali, sono risultati tutti positivi.
Stupiti degli esiti, ci ripetono tutto. Morale? Stessi risultati. Decidono, dunque, di prescriverci una eaofagogastroduodenoscopia con biopsia. Non ci sono danni intestinali, ma la biopsia é compatibile con morbo celiachia. Così cominciamo la dieta senza glutine nel 1998. A luglio del 2005 ho confessato al mio gastroenterologo che, ogni tanto inserivo alimenti con glutine. Decidoamo di reinserire il glutine e ripetere gli esami. Anche mia sorella inizia il challenge. Procede tutto bene. Nessun sintomo. Esami sempre negativi. Nel 2010, a
ia sorella si ripositivizzano gli esami. Ripete l'esofagogastroduodenoscopia con biopsia. Apparentemente è tutto nella norma, ma la biopsia è compatibile con celiachia. Essendo glima positivi, riprende la dieta senza glutine. Io, invece, a distanza di 8 anni, mangio tutto, non ho somi e gli esami continuano a essere negativi. Quest'anno ho fatto un'esofagogastroduodenoscopia con biopsia, di controllo. Tutto nella norma, ma biopsia compatibile. Sono celiaca o no? Non ho sintomi, non ho danni intestinali, gli esami sono negatici, solo la biopsia è compatibile.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 24/05/2013.
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