Reflusso gastro-esofageo, ernia iatale

Gent.mo Dott. Quatraro,
Le scrive una ragazza 25enne della Prov. di Bari.
A seguito di un periodo piuttosto burrascoso, pieno di stress e momenti negativi, ho iniziato ad avere problemi intestinali che consistevano nell'alternarsi di stipsi e dissenteria con molta aria nell'intestino e dolore ai reni. La difficoltà nell'espellere quest'aria pare mi provocasse vertigini sebbene non riuscissi a spiegarmi il nesso. Mi capitava spesso anche di avvertire dei piccoli e brevi spasmi diffusi nella zona intestinale. A queste sensazioni si aggiungeva la componente ansiosa che mi portava ad andare in panico ad ogni minimo allarme poiché la mia è una vera fobia verso gli ospedali, aghi e tutto ciò che possa riguardare il campo ospedaliero. Attualmente questa fobia è piuttosto aumentata a seguito di episodi negativi che mi hanno costretta a trascorrere un lungo periodo in ospedali oncologici per via dello stato di salute di persone a me molto care. Per farla breve, ogni qual volta avvertivo un dolore o spasmo, il battito cardiaco impazziva, sentivo mancarmi l'aria e tremavo come una foglia. Il mio medico curante, conoscendo le mie pecche, era solito tranquillizzarmi dicendomi che si trattava di colon irritabile per via del momento che stavo trascorrendo.
Diminuiti questi problemi e normalizzate le feci, grazie anche a Normix e fermenti lattici quali Enterolactis plus, ho iniziato a soffrire di un odioso bruciore che dalla zona addominale risale a livello dello sterno e delle volte arriva alla gola. A tutto ciò si unisce un continuo accumulo di muchi che mi tormentano tutto il giorno e spesso mi provocano conati di vomito. Ad oggi mi risulta difficile ingerire qualsiasi cibo poiché avverto sempre del malessere a livello dell'esofago. In aggiunta, ogni qual volta senta la necessità di digerire, devo spingere con l'addome contraendolo per far si che l'aria defluisca. Sempre a questo proposito, il medico curante crede possa trattarsi di ernia iatale.
So già che mi risponderà che senza esami e diagnosi è impossibile darmi delle dritte ma ho un terrore pazzesco della gastroscopia/endoscopia. Temo di complicare l'esame con uno dei miei soliti svenimenti. Sono invasivi come esami? Sono in cerca di uno specialista a cui affidarmi e che possa rassicurarmi ed essere comprensivo. Capisco che il mio modo di reagire non è di aiuto ma questa fobia sono anni che cerco di sconfiggerla e non c'è verso....
Spero di sentirLa quanto prima, qualora i tempi di attesa per una visita presso l'Ospedale sono troppo lunghi, mi recherei presso il suo studio ad Acquaviva.

Scusi per lo sfogo!

Grazie

Buona serata!

[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
Si tranquillizzi,
sia il colon irritabile che il reflusso sono patologie benigne e terapeuticamente gestibili.

Laddove il suo medico decidesse di farle effettuare la gastroscopia, non abbia timore,
è uno "scoglio" superabilissimo.

Cordialmente

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille Dottore! Qsta Sera ho trovato sollievo con Gaviscon. Tuttavia ho preso contatti con il numero verde per una visita con Lei nella prossima settimana presso l ospedale Miulli . Voglio che sia uno specialista a indicarmi esami, anche perché ho anche problemi di intolleranze alimentari mai approfondite. Ancora Grazie! A presto! Buona domenica!
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
Come desidera.

Cordiali Saluti
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