Bruciore retrosternale

Buongiorno,
da circa 3 mesi avverto il sintomo della pirosi, soprattutto lontano dai pasti e la
sera prima di coricarmi (in tale ultima occasione il Gaviscon riesce a lenire totalmente il bruciore e a permettermi di addormentarmi). Vorrei sottolineare che il bruciore segue sempre le eruttazioni, molto frequenti. Il sintomo del reflusso di materiale acido, al contrario, si presenta molto raramente.
A circa 20 giorni dal manifestarsi della pirosi, il medico di base mi ha prescitto una terapia di 4 settimane con Lansoprazolo: premetto che già dopo l'assunzione di una capsula il fastidio scompare, salvo poi ripresentarsi sempre dopo qualche giorno dalla sospensione.
Vi ricordo infine che la sintomatologia si era presentata in forma forse più critica già nove anni fa: una gastroscopia con esame istopatologico aveva diagnosticato un esofagite cronica in fase di lieve attività (grado 1) e una gastrite cronica semplice.
L'esame, ripetuto nel 2007, parlava per l'esofago di "linea Z frastagliata", ma non più di esofagite, e per lo stomaco rilevava presenza in sede prepilorica di rilevatezza iperemica con piccola erosione; il refero istopatologico parlava di angiectasie e "rigenerazione del collo e fondo delle ghiandole".
In entrambe le occasioni è risultata negativa la ricerca dell'Helicobacter Pylorii.
Spero di essere stato sufficientemente esaustivo nella descrizione, viceversa non esitate a richiedere chiarimenti.
Oltre a attenermi scrupolosamente alle regole sull'alimentazione e sull'attività fisica, già ben descritte sul sito, vorrei chiedervi se:
1) è il caso di ripetere l'esame della gastroscopia?
2) esistono altri accertamenti che si possono condurre sull'esofago? Ritorno a
tal proposito sul fenomeno delle mie frequenti eruttazioni, quasi sempre associate appunto alla pirosi.
Certo di un Vostro cortese riscontro, ringrazio e saluto cordialmente.
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526 41
Sembra trattarsi di reflusso GastroEsofageo.
Oltre a terapia medica occorre rispettare norme antireflusso.

Cordialmente

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno,
l'altro giorno sono stato dal medico di base per la prescrizione di altre due scatole
di Lansoprazolo: lui ritiene di non effettuare la gastroscopia, ma di continuare appunto a assumere l'IPP.
Come ho scritto nell'email del 5 maggio, il bruciore già viene lenito dopo la prima
capsula: il medico comunque mi ha prescritto di assumerne almeno per 7 giorni
consecutivi.
Le chiedo: una terapia di questo genere (al bisogno assunzione per almeno 7 giorni) potrebbe negli anni portare a delle patologie gravi allo stomaco?
Certo di un Vostro cortese riscontro, saluto cordialmente.
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526 41
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio dottore: il suo articolo, oltre che interessante, è stato molto chiaro:
nel mio caso devo cercare di risolvere il disturbo senza ricorrere agli IPP...avendo ià consumato due scatole (4 settimane) di Lansoprazolo, ho ancora un "bonus" di una per il 2013...cercherò di bere molta acqua per diminuire l'impatto degli acidi
( ne bevo poca).
Secondo lei, perché il mio medico non vuole prescrivere l'EGDS?
C'è anche un motivo legato al taglio dei costi ?
Grazie ancora e saluti
[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526 41
E' possibile ma è corretto chiedere direttamente a lui.

Cordialità
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