Dolori addominali al quadrante destro
Gentili dottori, da 7 mesi soffro di dolori addominali al quadrante destro che vanno dall'ombelico alla fossa iliaca, e da un paio di settimane anche molto vicino all'anca. i dolori si irradiano spesso anche alla gamba. dagli esami del sangue i globuli bianchi non sono aumentati e alla visita dal medico anche la manovra del rilascio per verificare una possibile appendicite non è risultata positiva. Ho fatto colonscopia, gastroscopia e ecografia all'addome e non c'è nulla fuori dalla norma. Non conosco ancora però il risultato della biopsia fatta durante la gastroscopia.
Il dottore pensi si possa trattare di colon irritabile, ma i dolori sono forti e costanti dal mattino alla sera ormai da sette mesi, e non provo alcun sollievo nell'andare in bagno, anche se soffro di un pò di stitichezza e di gonfiore di stomaco.
Mi chiedo se si possa trattare di appendicite cronica, se c'è modo di verificarlo con dei test. Non credo molto alla teoria del colon irritabile, e non riesco più a convivere con il dolore, che si calma un pò solo quando sono sdraiata, impedendomi di fare qualsiasi cosa e con la nausea che il dolore spesso mi provoca . Ho anche perso il lavoro per questo.
Spero possiate darmi qualche suggerimento. magari di qualche patologia che puù dare questo tipo di sintomi.
Grazie infinite
Dana
Il dottore pensi si possa trattare di colon irritabile, ma i dolori sono forti e costanti dal mattino alla sera ormai da sette mesi, e non provo alcun sollievo nell'andare in bagno, anche se soffro di un pò di stitichezza e di gonfiore di stomaco.
Mi chiedo se si possa trattare di appendicite cronica, se c'è modo di verificarlo con dei test. Non credo molto alla teoria del colon irritabile, e non riesco più a convivere con il dolore, che si calma un pò solo quando sono sdraiata, impedendomi di fare qualsiasi cosa e con la nausea che il dolore spesso mi provoca . Ho anche perso il lavoro per questo.
Spero possiate darmi qualche suggerimento. magari di qualche patologia che puù dare questo tipo di sintomi.
Grazie infinite
Dana
[#1]
La diagnosi di appendicite cronica è clinica, e sovente difficoltosa.
A volte l'esame ecografico od una colonscopia possono evidenziare segni di flogosi.
Le consiglio quindi di affidarsi ad uno specialista per una corretta diagnosi differenziale con la Sindrome dell'intestino irritabile.
Cordialmente
A volte l'esame ecografico od una colonscopia possono evidenziare segni di flogosi.
Le consiglio quindi di affidarsi ad uno specialista per una corretta diagnosi differenziale con la Sindrome dell'intestino irritabile.
Cordialmente
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
La ringrazio molto per la risposta,
volevo solo chiederle, c'è un esame che io possa farmi prescrivere che evidenzi un'appendicite acuta o cronica in modo più certo?
E' possibile che un'appendicite sia presente anche se gli esami del sangue, globuli bianchi e ves sono normali?
inoltre ho sentito parlare di un nuovo test delle urine capace di accertare un'appendicite, esiste anche qui in italia?
E arrivo alla mia ultima domanda, e mi scuso per tutte quelle che le sto ponendo, ma mi chiedevo, se un'appendicite non è in fase acuta, quanto può andare avanti senza dover essere operata o diventare pericolosa?
La ringrazio infinitamente per la gentilezza
le auguro un buona giornata
Dana Forte
volevo solo chiederle, c'è un esame che io possa farmi prescrivere che evidenzi un'appendicite acuta o cronica in modo più certo?
E' possibile che un'appendicite sia presente anche se gli esami del sangue, globuli bianchi e ves sono normali?
inoltre ho sentito parlare di un nuovo test delle urine capace di accertare un'appendicite, esiste anche qui in italia?
E arrivo alla mia ultima domanda, e mi scuso per tutte quelle che le sto ponendo, ma mi chiedevo, se un'appendicite non è in fase acuta, quanto può andare avanti senza dover essere operata o diventare pericolosa?
La ringrazio infinitamente per la gentilezza
le auguro un buona giornata
Dana Forte
[#3]
Gentilissima Dana,
non esistono esami specifici per l'appendicite cronica,
il test a cui fa riferimento è stato pensato (in America) alcuni anni fa per la diagnosi di appendicite acuta.
Il resto delle sue domande possono essere evase solo da chi ha piena e diretta contezza del suo quadro clinico.
Cordialmente
non esistono esami specifici per l'appendicite cronica,
il test a cui fa riferimento è stato pensato (in America) alcuni anni fa per la diagnosi di appendicite acuta.
Il resto delle sue domande possono essere evase solo da chi ha piena e diretta contezza del suo quadro clinico.
Cordialmente
[#4]
Utente
Caro dottore,
sono andata oggi dal dottore spiegandogli di nuovo i miei disturbi, e questa volta durante la visita è risultato che il dolore in zona dell'appendice c'è ma non risulta invece esserci dolore al rilascio dopo la pressione nella zona. Quindi il dottore ha escluso un'infiammazione in corso, ma mi ha prescritto un'ecografia intestinale per appendicopatia o ileite terminale e un prelievo delle feci per calprotectina immunometrico.
Potrebbe gentilmente spiegarmi di cosa si tratta? cosa pensa di poter trovare e a quali complicanze andrei incontro se i risultati fossero positivi?
Grazie ancora del tempo che mi dedica e per la sua gentilezza.
Una buona giornata a lei.
Dana Forte
sono andata oggi dal dottore spiegandogli di nuovo i miei disturbi, e questa volta durante la visita è risultato che il dolore in zona dell'appendice c'è ma non risulta invece esserci dolore al rilascio dopo la pressione nella zona. Quindi il dottore ha escluso un'infiammazione in corso, ma mi ha prescritto un'ecografia intestinale per appendicopatia o ileite terminale e un prelievo delle feci per calprotectina immunometrico.
Potrebbe gentilmente spiegarmi di cosa si tratta? cosa pensa di poter trovare e a quali complicanze andrei incontro se i risultati fossero positivi?
Grazie ancora del tempo che mi dedica e per la sua gentilezza.
Una buona giornata a lei.
Dana Forte
[#6]
In effetti appare un dato incongruente, nè l'ecografia potrebbe aiutare molto in tal senso.
Mi permetto, non potendola visitare direttamente, di consigliarle una visita specialistica come già le avevo scritto in replica #1 che aiuti a far un pò di chiarezza.
Cordialmente
Mi permetto, non potendola visitare direttamente, di consigliarle una visita specialistica come già le avevo scritto in replica #1 che aiuti a far un pò di chiarezza.
Cordialmente
[#7]
Utente
Caro dottore,
dopo aver effettuato l'ecografia intestinale è risultato che l'appendice era infiammata e così con il mio dottore abbiamo deciso di programmarne l'esportazione. Ciò è avvenuto circa 9 giorni fa.
L'intervento è andato bene e sono stata dimessa dopo 4 giorni. Da subito però ho avvertito dolore non solo nella zona della cicatrice, ma a che più in basso a sinistra e sopra sempre poco più a sinistra a qualche centimetro di distanza dalla cicatrice. Mi è stato detto che era tutto normale, che il dottore aveva controllato che tutto fosse a posto anche a distanza dall'appendice. ma adesso dopo giorni, mentre la cicatrice non mi fa quasi più male, il dolore interiore spostato continua. Può dirmi se è normale o da cosa potrebbe dipendere. la cicatrice interna è spostata rispetto a quella esterna? e fa più male? o è possibile che controllando il resto dell'addome mi abbia leso un pò la superficie e che quindi adesso mi faccia male?
Inoltre vorrei chiederle qualche informazione rispetto alle aderenze intestinali che mi spaventano molto, e' possibile che con appendicectomia aperta si creino aderenze pericolose?
La ringrazio moltissimo per l'aiuto e le informazioni e le porgo i miei saluti
dopo aver effettuato l'ecografia intestinale è risultato che l'appendice era infiammata e così con il mio dottore abbiamo deciso di programmarne l'esportazione. Ciò è avvenuto circa 9 giorni fa.
L'intervento è andato bene e sono stata dimessa dopo 4 giorni. Da subito però ho avvertito dolore non solo nella zona della cicatrice, ma a che più in basso a sinistra e sopra sempre poco più a sinistra a qualche centimetro di distanza dalla cicatrice. Mi è stato detto che era tutto normale, che il dottore aveva controllato che tutto fosse a posto anche a distanza dall'appendice. ma adesso dopo giorni, mentre la cicatrice non mi fa quasi più male, il dolore interiore spostato continua. Può dirmi se è normale o da cosa potrebbe dipendere. la cicatrice interna è spostata rispetto a quella esterna? e fa più male? o è possibile che controllando il resto dell'addome mi abbia leso un pò la superficie e che quindi adesso mi faccia male?
Inoltre vorrei chiederle qualche informazione rispetto alle aderenze intestinali che mi spaventano molto, e' possibile che con appendicectomia aperta si creino aderenze pericolose?
La ringrazio moltissimo per l'aiuto e le informazioni e le porgo i miei saluti
[#8]
Aspetterei di valutare l'esame istologico sul pezzo operatorio asportato (appendice),
il dolore addominale nei giorni dell'immediato periodo post-chirurgico è un evento possibile,
quanto alle aderenze esse sono una conseguenza possibile dopo un intervento chirurgico addominale.
Cordialmente
il dolore addominale nei giorni dell'immediato periodo post-chirurgico è un evento possibile,
quanto alle aderenze esse sono una conseguenza possibile dopo un intervento chirurgico addominale.
Cordialmente
[#9]
Utente
Caro dottore,
volevo chiederle alcuni chiarimenti sugli esiti della biopsia fatti durante la gastroscopia.
I risultati dicono:
Mucosa del tipo del piccolo intestino con architettura villosa conservata
L'approfondimento immunoistochimico per la valutazione del numero di T linfociti intraepiteliali (in rapporto a 100 cellule epiteliali superficiali) ha evidenziato quota linfocitaria:
da 26% - 40%
il reperto può corrispondere al tipo 1 secondo la classificazione di marsh.
Granulociti eosinofili > 60/10 HPF (= campi microscopici a forte ingrandimento) x40
Quota granulocitaria complessiva valutata con immunoistochimica: intermedia
Questo significa che non c'è celiachia ma che c'è un'infiammazione? questa infiammazione è chiamata anche colon irritabile o è una cosa diversa? da cosa può essere provocata e come può essere curata? (se può ovviamente dare una risposta in proposito)
La ringrazio moltissimo per il suo tempo e per il suo aiuto
Cari saluti
volevo chiederle alcuni chiarimenti sugli esiti della biopsia fatti durante la gastroscopia.
I risultati dicono:
Mucosa del tipo del piccolo intestino con architettura villosa conservata
L'approfondimento immunoistochimico per la valutazione del numero di T linfociti intraepiteliali (in rapporto a 100 cellule epiteliali superficiali) ha evidenziato quota linfocitaria:
da 26% - 40%
il reperto può corrispondere al tipo 1 secondo la classificazione di marsh.
Granulociti eosinofili > 60/10 HPF (= campi microscopici a forte ingrandimento) x40
Quota granulocitaria complessiva valutata con immunoistochimica: intermedia
Questo significa che non c'è celiachia ma che c'è un'infiammazione? questa infiammazione è chiamata anche colon irritabile o è una cosa diversa? da cosa può essere provocata e come può essere curata? (se può ovviamente dare una risposta in proposito)
La ringrazio moltissimo per il suo tempo e per il suo aiuto
Cari saluti
[#10]
Il dato non ha nulla a che vedere con il colon.
E' una situazione che riguarda il duodeno e che potremmo definire "border line",
ovvero il referto pone un tenue sospetto di malattia Celiaca
che sarà cura del suo gastroenterologo approfondire.
Cordialmente
E' una situazione che riguarda il duodeno e che potremmo definire "border line",
ovvero il referto pone un tenue sospetto di malattia Celiaca
che sarà cura del suo gastroenterologo approfondire.
Cordialmente
[#11]
Utente
Caro dottore,
innanzitutto mille grazie per la risposta. Vorrei chiederle ancora una cosa, il gastroenterologo che mi ha fatto la gastroscopia mi ha spiegato i risultati così:
"Il referto istologico mostra delle modeste alterazioni (lieve aumento delle cellule infiammatorie nella mucosa) tale reperto è del tutto aspecifico e di frequente riscontro. Tale quadro, in assenza di positività per gli esami sierologici relativi alla celiachia non consente di porre diagnosi di celiachia."
Non capisco, lei mi parla di "border line" e lui dice lieve aumento. Per quanto riguarda poi il mio medico curante, lui non mi ha neanche accennato a questo aumento e mi ha detto che tutto era a posto e che non avevo la celiachia.
Può spiegarmi perché l'esito è così interpretabile? Inoltre, avendo questa alterazione non dovrei curarla? o cercare di scoprire da cosa può essere causata? o che sintomi può portare?
Lei dice che sarebbe da approfondire quando invece il mio medico curante non mi ha neanche accennato nulla a riguardo.
Mi scuso se le porto i pareri dei medici che mi hanno visitata, non è mia intenzione mettere in discussione il loro lavoro, ma come può notare, non riesco ad avere una risposta precisa a ciò che è stato trovato.
La ringrazio moltissimo per il suo parere
un caro saluto e buona giornata
innanzitutto mille grazie per la risposta. Vorrei chiederle ancora una cosa, il gastroenterologo che mi ha fatto la gastroscopia mi ha spiegato i risultati così:
"Il referto istologico mostra delle modeste alterazioni (lieve aumento delle cellule infiammatorie nella mucosa) tale reperto è del tutto aspecifico e di frequente riscontro. Tale quadro, in assenza di positività per gli esami sierologici relativi alla celiachia non consente di porre diagnosi di celiachia."
Non capisco, lei mi parla di "border line" e lui dice lieve aumento. Per quanto riguarda poi il mio medico curante, lui non mi ha neanche accennato a questo aumento e mi ha detto che tutto era a posto e che non avevo la celiachia.
Può spiegarmi perché l'esito è così interpretabile? Inoltre, avendo questa alterazione non dovrei curarla? o cercare di scoprire da cosa può essere causata? o che sintomi può portare?
Lei dice che sarebbe da approfondire quando invece il mio medico curante non mi ha neanche accennato nulla a riguardo.
Mi scuso se le porto i pareri dei medici che mi hanno visitata, non è mia intenzione mettere in discussione il loro lavoro, ma come può notare, non riesco ad avere una risposta precisa a ciò che è stato trovato.
La ringrazio moltissimo per il suo parere
un caro saluto e buona giornata
[#12]
"Border line" significa "al limite", "linea di confine",
ovvero un dato in bilico che merita di essere rivalutato e confermato,
cosa che riconfermo nel suo caso.
Naturalmente esperienze e sensibilità diverse possono indurre valutazioni lievemente difformi od addirittura contrastanti.
Il consiglio che posso darle è quello di farsi seguire da uno specialista esperto di sua fiducia.
Cordialmente
ovvero un dato in bilico che merita di essere rivalutato e confermato,
cosa che riconfermo nel suo caso.
Naturalmente esperienze e sensibilità diverse possono indurre valutazioni lievemente difformi od addirittura contrastanti.
Il consiglio che posso darle è quello di farsi seguire da uno specialista esperto di sua fiducia.
Cordialmente
[#13]
Utente
La ringrazio moltissimo del suo parere caro dottor Quatraro,
Se già la cosa prima mi sembrava strana, tanto di più lo è adesso e sicuramente andrò a fondo, anziché dimenticarmi della cosa che come dice il mio medico, non esiste.
Dice bene quando dice di rivolgersi a qualcuno di fiducia, ma purtroppo non conosco nessuno di cui possa fidarmi. Il gastroenterologo che mi ha seguita e che ha eseguito la gastroscopia è uno dei più riconosciuti nella zona in cui vivo.
Lei non saprebbe indicarmi qualcuno nel Torinese o in Piemonte? Verrei volentieri da lei non fosse solo così distante! :)
Se già la cosa prima mi sembrava strana, tanto di più lo è adesso e sicuramente andrò a fondo, anziché dimenticarmi della cosa che come dice il mio medico, non esiste.
Dice bene quando dice di rivolgersi a qualcuno di fiducia, ma purtroppo non conosco nessuno di cui possa fidarmi. Il gastroenterologo che mi ha seguita e che ha eseguito la gastroscopia è uno dei più riconosciuti nella zona in cui vivo.
Lei non saprebbe indicarmi qualcuno nel Torinese o in Piemonte? Verrei volentieri da lei non fosse solo così distante! :)
[#15]
Utente
Caro dottore,
volevo chiederle se continuare ad avere un dolore modesto ma fastidioso nella zona della cicatrice e tutt'intorno a per una distanza di 4 o 5 cm ella sua circonferenza, dopo 4 mesi da un'appendicectomia può essere un sintomo normale o se si può trattare di adesioni addominali del post intervento. Il dolore/fastidio mi sembra nel sotto pelle per quanto io possa intuire, difficile a dirsi, non è forte ma decisamente fastidioso, e non lo sento se faccio movimenti particolari, ma può prendermi, e lo fa spesso, in qualsiasi circostanza, anche se ho notato che camminare troppo lo fa comparire quasi sempre.
Purtroppo quello delle adesioni intestinali è un pensiero che mi preoccupa molto.
Potrebbe darmi qualche chiarimento rispetto a ciò che sento.
La ringrazio moltissimo.
Buona serata
volevo chiederle se continuare ad avere un dolore modesto ma fastidioso nella zona della cicatrice e tutt'intorno a per una distanza di 4 o 5 cm ella sua circonferenza, dopo 4 mesi da un'appendicectomia può essere un sintomo normale o se si può trattare di adesioni addominali del post intervento. Il dolore/fastidio mi sembra nel sotto pelle per quanto io possa intuire, difficile a dirsi, non è forte ma decisamente fastidioso, e non lo sento se faccio movimenti particolari, ma può prendermi, e lo fa spesso, in qualsiasi circostanza, anche se ho notato che camminare troppo lo fa comparire quasi sempre.
Purtroppo quello delle adesioni intestinali è un pensiero che mi preoccupa molto.
Potrebbe darmi qualche chiarimento rispetto a ciò che sento.
La ringrazio moltissimo.
Buona serata
[#18]
Utente
Caro dottore,
sono passati mesi dalla mia richiesta di consulto.
Vorrei porle ancora una domanda dato che purtroppo ultimamente il mio dolore al lato superiore destro dell'addome è peggiorato.
Inizio con il dire che mi trovo in America da tre mesi circa, mesi in cui per fortuna avevo coperti da un'assicurazione, che però finirà fra pochi giorni.
Mi sono recata qui al pronto soccorso dove mi sono state fatte analisi del sangue e un'ecografia addominale dove tutto risulta essere a posto, quindi sono stata mandata a casa con una diagnosi di gastrite.
Mentre ero in italia ho fatto due gastroscopie solo nelle scorso anno che non hanno evidenziato nulla, a parte la biopsia che le riporto nuovamente:
(Mucosa del tipo del piccolo intestino con architettura villosa conservata
L'approfondimento immunoistochimico per la valutazione del numero di T linfociti intraepiteliali (in rapporto a 100 cellule epiteliali superficiali) ha evidenziato quota linfocitaria:
da 26% - 40%
il reperto può corrispondere al tipo 1 secondo la classificazione di marsh.
Granulociti eosinofili > 60/10 HPF (= campi microscopici a forte ingrandimento) x40
Quota granulocitaria complessiva valutata con immunoistochimica: intermedia)
Mi chiedo dunque se questo può essere riferito ad una gastrite, altrimenti per quale motivo non risulta nulla dalla gastroscopia nonostante i dolori e la nausea che peggiorano.
La ringrazio infinitamente dell'attenzione
un cordiale saluto e buone feste!
sono passati mesi dalla mia richiesta di consulto.
Vorrei porle ancora una domanda dato che purtroppo ultimamente il mio dolore al lato superiore destro dell'addome è peggiorato.
Inizio con il dire che mi trovo in America da tre mesi circa, mesi in cui per fortuna avevo coperti da un'assicurazione, che però finirà fra pochi giorni.
Mi sono recata qui al pronto soccorso dove mi sono state fatte analisi del sangue e un'ecografia addominale dove tutto risulta essere a posto, quindi sono stata mandata a casa con una diagnosi di gastrite.
Mentre ero in italia ho fatto due gastroscopie solo nelle scorso anno che non hanno evidenziato nulla, a parte la biopsia che le riporto nuovamente:
(Mucosa del tipo del piccolo intestino con architettura villosa conservata
L'approfondimento immunoistochimico per la valutazione del numero di T linfociti intraepiteliali (in rapporto a 100 cellule epiteliali superficiali) ha evidenziato quota linfocitaria:
da 26% - 40%
il reperto può corrispondere al tipo 1 secondo la classificazione di marsh.
Granulociti eosinofili > 60/10 HPF (= campi microscopici a forte ingrandimento) x40
Quota granulocitaria complessiva valutata con immunoistochimica: intermedia)
Mi chiedo dunque se questo può essere riferito ad una gastrite, altrimenti per quale motivo non risulta nulla dalla gastroscopia nonostante i dolori e la nausea che peggiorano.
La ringrazio infinitamente dell'attenzione
un cordiale saluto e buone feste!
[#19]
<<Da mesi soffro di nausea cronica e dolore al lato superiore destro dell'addome>>
14-10-13
https://www.medicitalia.it/consulti/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/379692-nausea-cronica-e-dolore-in-zona-biliare.html
Non mi sembra che la gastroscopia orienti per gastrite, al più per un lievissimo sospetto di celiachia ... ma ne abbiamo parlato nei suoi precedenti consulti.
I suoi dolori potrebbero essere legata ad una sindrome aderenziale (ma anche di questo ne abbiamo parlato),
putroppo i limiti del consulto online, privato della possibilità di visita diretta, non consentono di dirle di più, ... le occorre un bravo medico "sul campo"!
Prego
Buone feste anche a lei
14-10-13
https://www.medicitalia.it/consulti/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/379692-nausea-cronica-e-dolore-in-zona-biliare.html
Non mi sembra che la gastroscopia orienti per gastrite, al più per un lievissimo sospetto di celiachia ... ma ne abbiamo parlato nei suoi precedenti consulti.
I suoi dolori potrebbero essere legata ad una sindrome aderenziale (ma anche di questo ne abbiamo parlato),
putroppo i limiti del consulto online, privato della possibilità di visita diretta, non consentono di dirle di più, ... le occorre un bravo medico "sul campo"!
Prego
Buone feste anche a lei
Questo consulto ha ricevuto 21 risposte e 4.3k visite dal 26/04/2013.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.