Premetto che di reflusso gastrico lui ha sempre sofferto

Ringraziando anticipatamente per il consulto,espongo brevemente il mio quesito.
Da dieci giorni mio padre è ricoverato presso una struttura ospedaliera ove è stato sottoposto a tutta una serie di accertamenti volti a chiarire la causa dei continui rigurgiti di cibo che lo hanno assillato ultimamente.
Premetto che di reflusso gastrico lui ha sempre sofferto.Tuttavia, di recente, il disturbo si è acuito, rendendo necessario il ricovero a causa, fra l'altro, di una disidratazione in corso.
E' stato sottoposto ad ogni tipo di esame, tra cui radiografie, gastroscopia e TAC con mezzo di contrasto, ma non è emersa alcuna causa di tipo meccanico o organico.
Sembra che il problema nasca da un restringimento dell'esofago, che i medici avrebbero definito a "cavatappi", con la conseguenza che il cibo a volte "passa" e a volte si ferma, per poi essere immediatamente espluso.
Aggiungo che mio padre assume psicofarmaci per un disturbo dell'umore da poco diagnosticatogli (olanzapina e gocce di EN).
A questo punto, mi chiedo: è possibile che detti farmaci possano aver acuito la sintomatologia del reflusso?
Grazie di nuovo e cordiali saluti.
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
Le benzodiazepine possono peggiorare il reflusso,
ma il disturbo di suo padre appare essere un disordine motorio dell'esofago.

Cordialmente

www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente
Gentili Dottori,

mi permetto ancora di chiedere se c'è una terapia che possa risolvere o comunque alleviare il problema, visto che mio padre, a causa dei frequanti rigurgiti, non riesce bene ad alimentarsi.
I medici del reparto presso cui è ricoverato, dopo undici gironi, ancora nulla dicono in tal senso.
Temo che la situazione non sia risolvibile e che, una volta dimesso, mio padre abbia nuovamente problemi di disidratazione o di valori alterati.
Aggiungo che, a causa del ristagno di liquidi gastrici, ha sviluppato anche un principio di polmonite, ormai curata con antibiotici.
Io ho fiducia nei medici che lo curano, tuttavia ammetto che, quando i risultati tardano ad arrivare, è assai difficile mantenersi ottimisti..

Grazie ancora e cordiali saluti.
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
L'approccio terapeutico nei disordini motori dell'esofago è quanto mai complesso e talora non completamente risolutivo;
naturalmente la terapia appropriata discende da una precisa diagnosi del tipo di disturbo.

Cordialmente
[#4]
Utente
Utente
Gentili Dottori,

sembra che il disturbo di mio padre sia dovuto ad un ispessimento delle pareti dell'esofago, come evidenziato dall'ultimo esame cui è stato sottoposto, e cioè la manometria esofagea.
I medici, pertanto, non lo hanno ancora dimesso dalla struttura ospedaliera (ove si trova ricoverato oramai da quasi venti giorni) e attendono un ulteriore accertamento, ancora più approfondito.
Stante la predetta diagnosi, mi chiedo: ci sono possibilità che mio padre possa tornare a mangiare come prima, senza rigurgitare tutto?
Premetto che siamo tutti in ansia per il suo stato di salute, aggravato dalla recente insorgenza di una depressione aggressiva che lo rende a tratti nervoso ed irritabile (e chi non lo sarebbe al suo posto?).
Qual è la soluzione del problema? Un intervento chirurgico?
Temo che la situazione sia irreversibile e questa paura fa stare male tutta la famiglia, anche in considerazione del fatto che mio padre ha appena sessantacinque anni ed è stato sempre attivo e vitale.
Vi ringrazio fin d'ora per la gentile disponibilità.

Cordiali saluti.

[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
<<ispessimento delle pareti dell'esofago, come evidenziato dall'ultimo esame cui è stato sottoposto, e cioè la manometria esofagea.>>

la manometria misura le pressioni esofagee, non le pareti,
che invece possono essere valutate da EGDS con biopsie ed esami radiologici (TC, ecoendoscopia, etc.).

Per una prognosi e/o relativa terapia occorre una diagnosi che, a quanto leggo, non è stata ancora espressa.

Cordialmente
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