Riducibile in ortostantismo

Buongiorno, voglio chiedere un parere al vostro Staff-Medico per capire qual' è la soluzione migliore al mio problema.
Sono alta 150 cm, il mio peso è di 59 kg.(ho un seno molto abbondante 6° misura)
Da da tre anni circa soffro di reflusso-gastrico, a seguito diagnosi di Esofagite di IV grado, dal mio medico curante mi è stata prescritta una cura di Lansoprazolo.
I sintomi che ultimamente sento sono in particolare gonfiore dello stomaco nella parte alta, e forti dolori.
Ho ripetuto la Gastro-Duodenoscopia nel mese di febbraio u.s. e mi è stata diagnosticata un "Voluminosa ernia jatale di circa 9 cm.
Stomaco normoconformato vuoto a digiuno con mucosa rosea senza alterazioni. Piloro centrale e pervio. Bulbo duedenale regolare con mucosa rosea senza alterazioni. Seconda porzione duodenale nella norma. Mi è stato consigliato di fare anche un RX del tubo digerente completo con la seguente diagnosi:
Esofago regolarmente canalizzato, senza lesioni. Presenza di voluminosa ernia jatale gastrica da scivolamento, riducibile in ortostantismo. Passaggio mezzo di contrasto regolare e nel corso della osservazione radioscopica non si sono evidenziati reflussi gastro-esofagei.
Bulbo duodenale ben distendibile, esente da lesioni ulcerative.
Nella norma la C duodenale e le anse digiunali iniettate.
Test all'ureasi per la ricerca di Helicobacter: NEGATIVO.
Secondo Voi è possibile trovare una cura? O bisogna fare un intervento chirurgico?
In attesa di un Vostro riscontro, porgo Cordiali Saluti.
Varese 08/05/2007
Carolina
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.6k 218
Gentile signora,
la presenza di ernia iatale da scivolamento descritta "voluminosa", accompagnata in passato a esofagite severa regredita dopo trattamento farmacologico, ma con persistenza di sintomatologia clinica può essere di pertinenza chirurgica. Tuttavia, prima di confermare questa indicazione è opportuno integrare la terapia medica con tensioattivi che riducano il meteorismo e antispastici per un periodo limitato di tempo. Se la sintomatologia dolorosa recede stabilmente dovrà poi controllare periodicamente le condizioni della mucosa esofagea (endoscopicamente) per orientare o meno l'opportunità dell'intervento.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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